Breve Ma Non Intenso
21 Novembre 2012
Enews, giovedì 22 novembre 2012
22 Novembre 2012
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REDDITEST: Oltre Al Danno La “Befera”

Di Vittorio Venditti

Dov’E’ La Fregatura?

Befera, il redditest? “Non e’ repressione, ma un aiuto”:
Sì, un valido “aiuto” per chi lo propone…
Per raschiare fino in fondo le tasche di chi già paga, fregandosene altamente degli altri…

Ricordi quando misi bocca e sbugiardai Il censimento?
In quel caso veniva fra le altre cose, garantito l’assoluto anonimato per quanto concerneva la compilazione e la detenzione dei dati sensibili, eventualmente messi a disposizione dal cittadino bue.

Allora io non fui cattivo profeta nel suggerirti di evitare di compilare quanto ci costò dieci euro a testa, visto che per bene che ti fosse andata, i tuoi dati sensibili sarebbero stati posti alla mercè di chiunque, (Il Censimento 2: Finalmente Scoprono Le Carte), per poi, magari, destinare i dati stessi a quel becero uso, consistente nel dirottarli presso agenzie che li utilizzassero per l’invio di messaggi pubblicitari mirati.

Presto arriveremo anche a questo, atteso che già si sta completando la connessione obbligatoria alla Rete, da tenere attiva con varie modalità, ma H24.

Già ti ho mostrato nel link che riprende il tema del censimento, come sono stati preservati i dati della mia famiglia, (dati ovviamente non dati), dalle istituzioni locali:

Perché continuare a fidarci di loro?

Morale della favola:
Quanto detto a proposito del censimento, può verificarsi tranquillamente anche compilando il redditest, come già anticipato, per ben che vada.
Per altro, a proposito di privacy, in varie edizioni di giornali radio, ho avuto modo di ascoltare le sintetiche spiegazioni date a proposito del funzionamento del test in questione.
Si è detto che la valutazione poteva fornire risultato positivo o negativo e che in quest’ultimo caso sarebbe stato possibile che arrivassero controlli, affrettandosi poi a ribadire che il test è comunque completamente anonimo.

Non è una contraddizione in termini?

So, fra i miei cinque lettori, che posso annoverare diversi componenti appartenenti alla Guardia di Finanza, così come so di averti detto che sono un radio/amatore e che di conseguenza, conoscendo a pieno come ci si debba comportare nell’utilizzo di dispositivi di collegamento elettronici, so come trarne assoluto vantaggio, magari mettendo i risultati anche a tua disposizione.

E’ in quest’ottica che mi chiedo:

Ma se oggi è possibile in tempo reale che una banca, accorgendosi di anomalie di spesa su una carta di credito, possa chiamare il cliente titolare ed eventualmente bloccare l’esborso, come mai, dovremmo credere che l’agenzia delle entrate non abbia messo in Rete un software adibito agli stessi fini?

Voglio essere più chiaro:

Se per compilare il censimento è bastato collegarsi all’apposito portale e popolare i campi preposti, perché per effettuare un semplice test si debba scaricare un software?
Sarà uno spyware?

E una volta acquisito l’indirizzo I P del p c dal quale si sta operando per assolvere a quanto richiesto dal redditest e la relativa localizzazione della fonte:

Chi mi dice che automaticamente non vengano controllate tutte le mie mosse future?
Chi mi dice che le operazioni di controllo non possano essere retroattive e divenire facili investigazioni per il passato?
Chi mi dice che data l’acquisizione della posizione, in tutto e per tutto, del contribuente da controllare, ciò non possa valere a prescindere dal dispositivo da questo utilizzato a qualsiasi fine d’ora in avanti?

Perché mi viene da pensare che è proprio questo lo scopo ultimo di tale operazione?
Perché la mia stupidità mi dice che ciò valga solo per chi finora ha pagato, atteso che chi non lo abbia fatto sicuramente non pensa di compilare questo test?

Ma volendo essere masochista fino alle estreme conseguenze:

Se il Redditest è uno strumento d’aiuto per il contribuente ed ha bisogno di un software d’appoggio, perché non cedere il programma e permettere di compilare il questionario offline?
Oppure:
Se è necessario collegarsi ad un sito internet per compilare quanto richiesto, perché il software che ci viene messo a disposizione non può essere utilizzato direttamente nella finestra del sito in questione e dev’essere scaricato sulla macchina del compilatore?

Insomma: Ma ci fate davvero così scemi?

Come detto in tante occasioni, io pago le tasse, non tanto perché mi vengano estorte alla fonte, quanto perché poi voglio riservarmi il diritto di bersagliare chi mi rapina, per il fatto che quest’ultimo non mi dà in cambio i servizi che mi spettano per Legge, concedendomi la legittima possibilità di ribellarmi allo status quo ed eventualmente regolarmi di conseguenza, avendo l’ultima parola.

SAPREI COME RISANARE IL MIO BILANCIO!
E SENZA REMORE O RIMPIANTI!

Sappiate però che ogni pazienza ha un limite e che io faccio il fesso se ne ho un tornaconto.

E’ per tutta questa serie di motivi concatenati fra loro che ritengo molto più utile evitare di abusare dell’elettronica e dei suoi effimeri vantaggi, regolandomi di conseguenza e tenendomi all’occorrenza ben coperto, così da non perdere la mia libertà d’azione, a favore di uno Stato del quale non ci si può ne ci si debba fidare, perché iniquo ed incapace di assolvere per intero al dovere che è alla base della sua stessa costituzione.

In definitiva: Questo Redditest è meglio evitarlo.

IO, LA MIA POSIZIONE, L’HO ONESTAMENTE DICHIARATA.
TU, IN MANIERA ANONIMA, CON I MIEI SUGGERIMENTI, AGISCI DI CONSEGUENZA.