Di Vittorio Venditti
Sarebbe Bello! Ma…
già detto l’altro ieri della ripartenza anticipata di chi ha casa nel borgo da sogno ed è talmente nei pensieri e nel rispetto dell’amministrazione ‘muinicipale’ da ricevere da quella la sveglia mattutina mediante lavori in corso… proprio davanti l’abitazione di chi avrebbe gradita solo un po’ di quella famosa ‘pace da paese vivibile’, guarda caso in quei pochi giorni che vedono tal presenza, (per l’appunto drasticamente ridotta), oggi si aggiunge dell’esistenza anche di gente che potendo, anziché tornare a Gambatesa per passare qualche momento di ‘estrema tranquillità’, preferisce andare in vacanza all’estero, fuori persino dalla comunità europea, tanto è il disagio nel solo pensare all’alternativa locale.
Quest’anno però sembra che si stia preparando la riscossa: ovviamente non in via ufficiale, in qualche modo si è venuto a sapere del programma per poter fruire di un po’ di rumore anche qui, durante i canonici giorni attorno a ferragosto. Ecco il dispaccio:
Se si danno per certe le date del tre e quattro agosto che presenteranno anche quest’anno il Festival itinerante Borgo In Jazz e si parla insistentemente del cinque o sei per dedicare un po’ d’attenzione ai pochi bambini che esistono e resistono in questa valle di lacrime, (questa testata non raccoglie ne commenta in nome della Carta di Treviso), i prossimi undici, dodici e tredici del mese dedicato alle vacanze per antonomasia saranno giorni nei quali l’intera Italia meridionale e folcloristica dovrebbe riunirsi in questo paesello per concorrere in un ‘Festival della canzone dialettale’, (qui una delle occasioni nelle quali questo telematico ha trattato l’argomento), il tutto, fatto passare come trentunesima edizione di qualcosa già giunta alla trentesima possibilità dopo varie interruzioni non certo e non solo dovute alla famigerata pandemia, altro evento, il festival, nato con le migliori intenzioni e votato a promuovere la canzone dialettale esclusivamente molisana, morto perché soffocato dalla politica regionale, provinciale, gambatesana e dulcis in fundo di quartiere. A proposito di diversivi dalla normale routine proposti dall’Associazione Turistica Pro Gambatesa, non si fa cenno alcuno a cos’accadrà nei giorni antecedenti la kermesse appena citata, ma forse è ancora presto e ci stanno pensando: mai porre limiti all’inventiva paesana!
Se per quanto riguarda la locale Pro Loco, probabilmente si potrà organizzare la cosiddetta ‘Festa dell’emigrante’ il successivo sedici agosto, se il diciassette è normalmente dedicato alla ‘serata discoteca’ con la performance del nostro Ricky 99, ovvero Giampiero Rivellini, (ancora nulla in merito), se durante il periodo sono sempre attivi tornei più o meno sportivi, più o meno ripetitivi, se probabilmente gli eventi importanti che porteranno gente in paese sia pure per qualche giorno s’identificano in un paio di matrimoni, il clou per questo ipotetico calendario, dovrebbe venir offerto innanzitutto dalla performance proposta il quindici d’agosto da Giuliano Palma che se le notizie sono corrette, sarà finalmente un punto di vera riscossa per il paese nonostante il fatto che la sua scaletta sia leggermente datata, grazie al comitato feste per la Madonna della Vittoria. A ciò però andrebbe aggiunta un’esibizione della maggior parte dei componenti gambatesani delle due bande musicali presenti da decenni nel borgo da sogno, manifestazione sempre sotto l’egida del comitato appena citato, spettacolo che si dovrebbe tenere il quattordici di agosto: la nostra ‘Banda Larga’? Qui, non poteva mancare chi pretenderebbe di farci la cresta, volendo esser diplomatici nella denuncia: si dice da parecchio tempo che l’evento sia stato organizzato in onore e rispetto della Madonna della Vittoria giustappunto, con la partecipazione gratuita dei musicanti; ma si aggiunge anche che chi ha indetto tal consesso, pare che abbia avuta la prevedibile, quanto scontata, nonché ributtante idea di recarsi a bussare a quattrini, (volendo proporre una ‘locuzione’ spesso utilizzata in capolavori d’alto giornalismo), presso il comitato medesimo che di rimando, sembra abbia rigettata tal richiesta. A chiosa di tutto, si sussurra che i soggetti ‘petenti’, pare vogliano imporre sullo spettacolo lo stemma ‘muinicipale’, probabilmente per poter poi chiedere al ‘muinicipio’ il patrocinio e quindi altro pubblico danaro, alla faccia di chi ha perso tempo per le innumerevoli prove richieste da più di un anno, oltre a quanto consumato per mettersi a disposizione per una manifestazione, tutt’altro che gratuita, tutt’altro che per il bene comune.
Quanto durerà questa ‘novità’, ammesso e non concesso che sia portata a termine già stavolta?
I paesi del Molise che conta, proprio perché sanno che per vivere si canta, da tempo hanno trasmessi i calendari ufficiali di ciò che offrono a chi volesse far loro visita. Gambatesa no: qui si snobba persino la voglia di guadagnare, non in nome del reddito di cittadinanza, ne per via del fatto che per qualche giorno arrivino americani et similia per presenziare ad un paio di sposalizi. In questo paese si squalifica ogni iniziativa che non foraggia i soliti noti o chi lecca loro i piedi per natura.
Poi Ci Si Lamenta Per Lo Spopolamento.