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Come Scegliere Un Microfono

Di Vittorio Venditti

Al Di Là Di Quanto Noto

Questo pezzo sarebbe dovuto comparire qui già da più di un mese per via delle richieste di diversi dei quattro lettori di questa voce. Se ne parla solo oggi perché prima si è dovuto trattar d’altro, non necessariamente afferente il ramo della tecnologia.

Microfono Radiofonico

Alla domanda di cui al titolo, si potrebbe rispondere: ‘Bella domanda!’, pensando che nel tempo, l’oggetto in questione si sia talmente diversificato in forme ed usi che più che ad un articolo, bisognerebbe pensare a redigere un libro, cosa che non è compatibile con gli impegni di chi scrive. Volendo comunque soddisfare la richiesta di chi l’ha posta come domanda e rimandando per i dettagli alle innumerevoli recensioni che da quando esiste la Rete sono presenti in tal contesto, ecco qualche discriminante che potrebbe risultare utile a chi ha posti i quesiti ai quali si proverà a dar risposta.

Innanzitutto, piaccia o meno, va imposta la divisione tra buona e mala costruzione, intendendo per tali anche la parte teorica che spesso è proposta da asini in tema, soggetti da non definire in tal guisa per non offendere il ‘cocciuto, ma intelligente animale’. E’ pertanto importante dividere i prodotti in pronti all’uso in involucri di plastica o simile, paragonando questi a ciò che si può trovare in recipienti messi in commercio in vari metalli. La differenza è come quella del bere un bicchiere d’acqua in un contenitore di plastica giustappunto, ovvero procedere alla stessa operazione utilizzando un recipiente di vetro. Vale per l’acqua: figurarsi per altro, magari ritenuto più prezioso o solo più costoso!

A seguire, un altro punto importante che divide nella scelta, è visto nell’utilizzo finale del microfono. Per essere chiari: diverso è un apparato come quello in foto con sottoinsiemi dati dall’impiego in radio che trasmettono su frequenze udibili dalla massa o solo su canali riservati al lavoro tout court, al diletto, parlando di applicazioni in campo civile, ovvero di ciò che viene prodotto con tal mezzo, quando ci si avvicina all’estrazione militare di chi richiede un tal sistema per comunicare.

Tolto il terzo ed unificati per quanto possibile i precedenti, ecco che ci si trova di fronte a diverse forme di costruzione delle capsule che fanno da base a tutto il circuito. Queste, nella loro diversità, oltreché quantità contemporanea in servizio, portano ad impegnare il cervello di chi dovrà districarsi nell’acquisto, al punto di venir costretti a spendere buona parte del tempo, solo per capire qual è la finalità da raggiungere. Dunque, ai microfoni da usare alla radio, vanno affiancati quelli prodotti per venir impiegati sui palchi, scenici in innumerevoli modi, in studi di registrazione o in condizioni estreme come l’andare nello spazio o inabissarsi nei mari del pianeta, senza considerare come differenza quella data dai microfoni analogici o digitali, non solo in quanto circuiti, ma soprattutto in riferimento ai costi di costruzione e di vendita, prezzi che nel caso di alti livelli, alla fine si equivalgono, imponendo però la distanza più totale in ciò per cui gli stessi oggetti verranno posti a servizio di chi li avrà acquistati.

Si potrebbe andare avanti nella diversificazione dei microfoni oggi presenti in commercio, rischiando però di arrivare al punto d’impaurire gli acquirenti, come quando si prova a spiegare a chi deve mangiare, la modalità di produzione di questo, piuttosto che di quel cibo, facendo chiudere gli stomaci degli astanti. E’ per questo che la superficiale disamina di un oggetto talmente semplice da risultare davvero complicato si ferma qui, lasciando come al solito la libertà di giudizio di ogni cliente che magari utilizzando il proprio telefonino e pensando di parlare ad un microfono per farsi sentire, evita o non sa proprio che in questi sistemi di comunicazione ormai operano in simbiosi almeno tre, quando non quattro microfoni che a loro volta svolgono ognuno più d’un compito a tali oggetti assegnati e ciò per dire solo dell’utilizzo nel parlato diretto, senza considerare il fatto che i microfoni, per le più svariate ragioni, possono venir utilizzati per l’appunto in svariati ed impensabili contesti inclusi nella vita moderna, non solo, ne necessariamente vissuta nel cosiddetto ‘mondo civile’.

BUONA SCELTA!!!