Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
E I Vigili: Che Fanno?
Da tempo immemorabile il mio fido fotografo Totore si lamenta del mal costume che impera durante il mercato che ogni venerdì, e straordinariamente per le fiere, si svolge a Gambatesa.
Il problema posto dal mio amico e collaboratore, durante le fiere ovviamente aumenta con progressione esponenziale.
Ma qual è questo problema?
Lo puoi vedere in foto: Consiste nei rifiuti lasciati dai commercianti, a mò di sfregio, visto che costerebbe loro poco, anziché lasciare cartoni d’imballaggio e quant’altro di simile in terra, tranquillamente inserire questo materiale negli appositi cassonetti, per questo motivo posti a ridosso dei loro esercizi commerciali, meglio e più chiaramente definiti: Bancarelle.
Il benpensante di turno potrebbe obbiettare che tale operazione comporterebbe il fatto di dover schiacciare i cartoni in questione.
A costui, si risponde dicendo innanzitutto che il dovere civico, prima della protesta, dovrebbe farla da padrone, pena il non potersi poi querelare, atteso che i disagi nascano dal comportamento di ognuno di noi.
Ma a gambatesaweb non interessa questa faccia del problema:
A noi interessa sapere perché, visto che i cassonetti vengono predisposti per contenere i rifiuti, chi è addetto e pagato per far rispettare l’ordine, (nei caso specifico: la polizia municipale), si astiene dal considerare questo “consiglio” da dare ai commercianti medesimi, un’imposizione, dettata dalla Legge, oltreché dal buon senso.
Insomma: i vigili urbani, a fine mercato: dove sono?
L’orario d’ufficio è con chiusura alle quattordici!
Il mercato settimanale, al massimo finisce all’una pomeridiana.
Se si supera tale orario, mentre gli spazzini hanno obbligo di lavorare per contratto, (come sai, almeno per ora, neanche troppo regolare), i Nostri vigili urbani, come ogni impiegato municipale, percepiscono dei soldi, in qualità di mansioni straordinarie!
Allora: So di parlare al muro, visto che difficilmente a Gambatesa un impiegato municipale si renda conto di sbagliare e faccia atto di contrizione con conseguente adeguamento del suo operare al cosiddetto “Lavoro”, parola estranea dal vocabolario di questi lavoranti, ma se per caso in costoro si potesse generare un sussulto d’orgoglio, teso anche a rivalutare la reputazione non certo buona di questa gente, si potrebbe arrivare, “UDITE UDITE” al punto di considerare la possibilità di vedere Gambatesa più pulita, e rispondere anche a chi, emanando cattivo odore dato dalla paura di esprimersi liberamente. È solo in grado di porre domande al mondo, facendolo sotto nik name e soprattutto senza sapersi esprimere, al di là di una frase, significante, (volendo bene a questa gente), alla stregua di un titolo, neanche (mi sia perdonato) troppo ben esposto.