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Chi crede che lo Stato sia meglio della Mafia, o ha infezione da ingenuità o da corruzione, cancrene entrambi esiziali.

Totò Truffa

Oggi, rispettando ‘la data di scadenza’, verrà sinteticamente raccontato come il governo italiano ha sventolato di offrire un palliativo di duecento euro a chi paga regolarmente le tasse ed ha anche il dovere di non far conoscere il proprio pensiero in nome della ‘democrazia’, per poi mostrare come risultato, non solo che ciò non avverrà, ma che addirittura si è arrivati quasi a colpevolizzare chi, senza nemmeno saperlo, ha avuta la ‘fortuna’ di ottenere parte di quell’aiuto e vedersi nella privazione di quanto porterebbe almeno a raggiungere la somma promessa che non verrà mai elargita.

Ecco dunque un atto ufficiale emesso dalla multinazionale presso la quale chi scrive presta servizio.
“COMUNICATO AL PERSONALE 17 giugno 2022
Oggetto: Indennità una tantum (c.d. bonus 200 euro)
L’indennità una tantum (c.d. bonus 200 euro) viene erogata una sola volta, nel mese di luglio 2022,in favore dei lavoratori dipendenti in servizio che abbiano i seguenti 3 requisiti:
1) non siano titolari di alcun tipo di pensione (cioè qualsiasi forma previdenziale obbligatoria,pensione/assegno sociale, pensione/assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché trattamenti di accompagnamento alla pensione) con decorrenza entro il 30 giugno 2022; – Hitler avrebbe compreso meglio il problema. –
2) non siano beneficiari del reddito di cittadinanza; – Almeno questa forma d’offesa alla dignità di chi lavora è stata risparmiata. –
3) nel primo quadrimestre del 2022 abbiano usufruito per almeno una mensilità dell’esonero contributivo pari allo 0,8% previsto dalla legge di bilancio 2022 (individuabile nel cedolino di aprile 2022 con le seguenti voci: “3Z31 SGRAVIO CONTRIBUTIVO 0,8%” – per il vostro cronista la ragguardevole somma di 18,02 € – e “3ZRRSGRAVIO CONTRIB. 0,8% ARR”) – che sempre a chi scrive è arrivata con per cifra 54,42 lussuosissimi e vitali € -.
Riguardo al terzo requisito si ricorda che l’esonero contributivo pari allo 0,8% è stato applicato solo nei confronti dei dipendenti con una retribuzione mensile imponibile, ai fini previdenziali, non superiore a 2.692 euro. – Vale a dire nei confronti dei più ricchi della compagnia. –
Tale indennità è riconosciuta in via automatica dal datore di lavoro previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni indicate ai punti 1) e 2) e di non percepire tale indennità da altro datore di lavoro.
A tale scopo i lavoratori che rientrano nel punto 3) saranno individuati dall’azienda e riceveranno il 20 giugno 2022 una specifica mail nella quale sarà loro richiesto di compilare la predetta dichiarazione attraverso il nuovo case “Bonus 200 euro”, inserito nella categoria (omissis). – Come dire: noi lo sappiamo, ma voi dovete confermare quanto è già noto perché, in nome della burocrazia, non si sa mai. –
Anche gli assunti di maggio e giugno 2022 riceveranno specifica mail per consentire loro di presentare la dichiarazione qualora siano in possesso dei requisiti previsti.
La dichiarazione, che il dipendente dovrà presentare entro l’8 luglio 2022, sarà archiviata in (omissis). In assenza di dichiarazione il datore di lavoro non potrà applicare l’indennità una tantum. – A disposizione dell’eventuale GESTAPO. –
Si precisa che il dipendente titolare di più rapporti di lavoro ha diritto ad una sola una tantum di 200euro; inoltre, il bonus non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali. – Quindi, se è stato considerato quanto nel punto tre che fa parte del reddito, già esiste una forma di truffa piuttosto palese. –
Nel cedolino paga di luglio 2022 l’erogazione dell’indennità una tantum di 200 euro viene visualizzata con la voce (omissis).
Art. 31 del Decreto legge 17 maggio 2022 n. 50
Messaggio INPS n. 2397 del 13 giugno 2022”.

Concludendo, ecco il risultato che nega a chi scrive la somma esentasse per aver pagate le tasse:
18,02 € +
54,42 € =
72,44 €
Questi sono i soldi recuperati come sgravio fiscale.
200 € –
72,44 € =
127,56 €
Questi sono i soldi che vengono negati a chi ha pagato tutto regolarmente.

Totò Iettatore

Vi Serviranno Per Le Migliori Cure.
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