Di Luca Giordano
È diventato virale in Rete da un paio di giorni il video girato da una ragazza che nel filmare uno ‘pseudo trapper’ ha involontariamente inquadrata la faccia di un addetto alla sicurezza il quale, schifato dalla canzone che stava ascoltando, si è lasciato andare ad una smorfia liberatoria che faceva capire apertamente il proprio disappunto verso quel lamento, fatto passare per musica.
Ivano Monzani ( è questo il nome dello steward), oggi è primo in tendenza sui maggiori social che postano continuamente il video che lo rende il re assoluto di quel festival milanese, eclissando completamente gli “artisti ” che si sono esibiti durante la due giorni di festa.
Monzani, come hanno detto i suoi colleghi, è da una vita che lavora nel mondo dei concerti; quindi ha potuto testare in prima persona l’abbassamento qualitativo della musica commerciale che viene sopratutto venduta ai più giovani. Perciò quella smorfia di rigetto può essere usata per qualunque ambito del nostro paese che è sempre più allo sbando.
Per altro, la ragazza si affannava a zoomare nel fare il video per riprendere quella ‘sagoma’ che ‘cantava’, quando la vera star l’aveva proprio davanti a sé, personaggio che ora è sacrosanto che si goda qualche giorno di notorietà, visto che finalmente è stato trovato il giusto volto per raffigurare lo sdegno del degrado che ci circonda.