Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Giacinta Venditti
‘Il Borgo E La Storia Del Nostro Paese’: Ma Davvero Interessa Ai Locali?
Questa è una delle foto, ‘effetti collaterali’ di quanto scattato lo scorso ventinove maggio a proposito di Vespe e Lorenz Band, argomenti cliccabili per chi vuol ricordare.
La ‘valle di lacrime’, più passa il tempo, più scema di quantità di pianto perché a questo punto la poca, caparbia gente natia, preferisce scappare per cercar di ridere alla faccia di chi resta e muore in loco o poco distante, patendo, dopo il danno, la beffa di sentirsi ‘rimpiangere’ da chi li ha derubati, ridotti alla depressione e con ciò uccisi senza pietà alcuna: coccodrilli!
Ne fa le spese quella parte del borgo che è stata costruita con tante speranze da chi non ha voluto lasciare la terra d’origine durante le ondate d’emigrazione del diciannovesimo/ventesimo secolo, quando ancora si scappava a gambe levate per trovare un po’ di fortuna laddove poi si è scoperto d’incontrare i già presenti ed ambientati componenti della peggior ‘feccia’ d’Europa, ovvero ancor prima, a margine di un castello che nonostante ogni spinta, non è in grado di rendersi foriero di prosperità per coloro che comunque riescono a credere nella favola ‘turismo’, ma senza gli opportuni ‘aiutini’ non politici, bensì creativi.
Se si riesce a trovar disponibile qualche esponente ‘Qulturale’ che vanta origini gambatesane e si prova a porre la questione, ci si sente rispondere con la domanda che vorrebbe sapere cosa fa o ha prodotto chi s’interroga su tale stasi, dimenticando, il bersaglio, di far parte di soggetti che in Molise e nell’intero regno borbonico, ritiene fruttuoso il progresso determinato dal turismo, solo se ciò porta danaro e gloria senza fatica a chi non accettando certe domande, cerca d’inibire con ogni mezzo l’agire di chi si pone tali riflessioni come ostacolo da superare in nome del comune benessere.
Nel frattempo, questa porta all’ingresso verso la cosiddetta ‘Gambatesa bene’, (posto che questa esista), viene lasciata al suo destino da ogni politicante che ha superata la personale campagna elettorale, fino alle successive elezioni, quando ci si presenta, ‘candidi’ come ‘vergini/puttane’ per cercar di circuire i soliti ‘coglioni’ che generalmente cadono nel tranello e chiudono il circolo che subito dopo quelle votazioni si riavvia
per permettere di far transitare qualche viandante che si trova a passare per il borgo, praticando però ‘insindacabilmente’ le strade ritenute prelibate anche se appartenenti a quel centro storico del quale si dimentica ogni sistematica presenza.
BENVENUTI AI FESSI CHE ANCORA CREDONO NELLE FAVOLE!!!