Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
Chi La Pensa In Un Modo, Chi La Pensa Nell’Altro!
Eccoci dunque a parlare di qualcosa che se non ci tocca direttamente come editori delle stupidaggini che espettoriamo da quest’inutile sito, (noi, a parte Stefano, tutto possiamo essere, fuorché Giornalisti), ci riguarda, qualora dalle scemenze sopra menzionate, si arrivi fortuitamente a risolvere qualche problema, magari pestando i piedi a chi, per istituzione e dovere civico, avrebbe dovuto espletare quel lavoro.
Commento di Mario:
“I giornalisti hanno un potere che se mal usato, può distruggere irreversibilmente carriere, vite e determinare scelte elettorali.
Se per l’uso di una pistola o un fucile occorre il porto d’armi, considerando la pericolosità che possono assumere le parole, occorre qualche norma che tuteli le vittime dell’uso improprio di queste armi per le quali, non basta l’iscrizione a quell’ennesima corporazione detta Ordine dei Giornalisti per certificarne l’idoneità all’uso.
Vorrei però che lo strumento repressivo, non venisse usato solo quando viene messa in discussione la casta togata!”.
Commento mio:
In Italia, quando si vuole colpire qualcuno, per qualsiasi ragione, lo si fa con le armi che si hanno a disposizione.
Così ad esempio accade che s’infanghi Dino Boffo, o si uccida Enzo Tortora, per fare i nomi di persone illustri, o si compiano rapine ed assassinii, (vedi il comportamento dei fratelli Savi, all’epoca stimati poliziotti).
Poi, accade pure che per costruirsi un po’ di notorietà, si riesca a trarre da articoli, anonimi nella redazione ed ancor più vaghi nell’obbiettivo da raggiungere, la giusta scusa per alzare il capino facendo la vittima, senza pensare che il risultato che ne vien fuori è il colpire terzi, la cui sola colpa è stata quella di considerare un anonimo articolo tale, quindi da prendere come un pour parler.
E Sallusti Va In Carcere.
Chi prova a porsi il vero problema per cercare di uscire fuori dall’ingorgo?
Con il decadentismo imperante, prodromo di una crisi che spero arrivi furiosa e cancellatrice, tutti cercano d’imporre regole utili alla propria causa, deleterie al Prossimo, ma nessuno pensa che con la repressione spesso si accentuano i “Reati”, mentre una buona base culturale potrebbe risolvere il problema alla radice.
Quanto, la pena di morte, attenua la criminalità?
Quanto l’oscurantismo di certi regimi blocca il “Dire” dei dissidenti?
Io, per mia natura schivo a certi “alti livelli di amministrazione del potere”, preferisco riferirmi alle cose che mi toccano direttamente e trarne di conseguenza l’esperienza da raccontare.
Così dico che le armi delle quali parla Mario, se ben usate possono risolvere seri problemi, magari a chi, volendo agire con civiltà, non avrebbe avuta neanche lontanamente l’idea di utilizzarne i benefici.
Ogni arma, viene ipocritamente assoggettata a permessi e permessini, utili ai burocretini, deliberatamente scartati da chi ha necessità di arrivare a far uso delle armi in questione.
Così si arriva alla difesa personale, attaccando e distruggendo l’obbiettivo avverso senza pietà o ritegno alcuno, con armi virtuali e fisiche, mezzi da utilizzare per abbattere tutti quegli orpelli, visibili solo da ignoranti o loro padroni, inutile ferraglia invece per chi fa della propria libertà d’azione quella bandiera che se educatamente li ferma al confine posto al limite dell’altrui libertà, costatata la perfidia dell’avversario, diventa vessillo di guerra e viene posta ben in vista per far capire chi, alla fine, è il più forte.
Dunque: Armi Pronte All’Uso?
Mai, in prima battuta.
Sempre, per vivere tranquilli.
Voglio dire che tenere in allerta le proprie difese, in un mondo nel quale chi ha più polvere spara, diventa sempre più utile oltreché necessario.
E’ questa la ragione dell’esistenza di gambatesaweb, un’arma che sembrerebbe aver già colpito abbastanza bene determinati obbiettivi, ma un’arma che già ha evitato l’uso di altre armi, forse ancora più necessarie, armi che se sono normalmente assoggettate ai permessi dei quali parlava la nostra “Mina Vagante”, in uno stato, sempre più vicino alla crisi cancellatrice (guerra) della quale parlavo sopra, bypassando quei permessi, al momento opportuno potrebbero fare la loro lucubre comparsa, e mettere una parola chiara e senza ritorno a determinate “discussioni” via via sempre più sterili ed inconcludenti.