Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Dai Dischi Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet, Ma Visibili Dal Vivo Ogni Giorno… Per Ora!
Mentre Il Mondo ‘Sclera’
“Stiamo vivendo tempi brutti! Ma… brutti brutti!”, per dirla con Roberto Benigni nell’ormai celeberrimo film ‘La vita è bella’.
Si potrebbe continuare a discettare sui prodromi della terza guerra mondiale in via d’esecuzione e di certi ‘Soli’ sprigionati da taluni ‘scoppi’ “non voluti”, per carità, cosa che verrà esaudita a dovere a seguire. Sarebbe possibile continuare a recensire un capolavoro che evidentemente non ha insegnato nulla come quello richiamato sopra, ma sarebbe tempo perso e soprattutto brutta figura assicurata per chi si cimenterebbe in tal azione arrivando in coda al gruppo, visto che per prima la storia non sia riuscita nel compito, in quanto ‘Maestra Di Vita’. Oggi si riprende quanto scritto svariate volte in tanti anni d’azione di questa voce, ufficialmente registrata presso il giro d’affari del quale si tornerà a sparlare nei prossimi giorni o meno: discutendo, non delle macchie solari e di ciò che da queste viene prodotto come reazione deleteria per le comunicazioni e le trasmissioni elettriche nell’atmosfera terrestre, bel tema che comunque sarà oggetto del fantasticare del vostro cronista quando ci sarà tempo e modo per discuterne, ma dell’effetto che la stella più vicina a questo pianeta produce su chi lo abita.
Che Calore! Fu l’esclamazione/titolo dell’ottavo brano compreso nel primo disco di Pino Daniele, ‘Terra Mia’, canzone che basterebbe da sola a descrivere per bene quanto si vuol denunciare in questo sfogo. Che Calore! Ribatte oggi il gambatesano medio che nel deserto ove ‘vive’ non ha altro a cui pensare, atteso che in loco questo sia l’andazzo e difficilmente si potrebbe obiettare il contrario perché chi cerca di ostracizzare questa testata, in realtà non si rende conto che sta operando secondo il suo modus vivendi: non far niente, avendo ragione in questo caso, visto che qui non c’è niente da fare, a parte vantarsi di situazioni congiunturali momentanee e nemmeno produttive per questa valle di lacrime, tant’è vero che le stesse, forse pubblicizzate, sono state allegramente ignorate anche nei dintorni.
L’unica cosa che potrebbe venir messa in risalto, la si può vedere in una breve analisi meteo posta in essere da chi scrive ieri pomeriggio alle diciotto e trenta. Acquisendo da Google la temperatura di Gambatesa, (trentadue gradi Celsius), è stato possibile verificare il resoconto del clima, interno alla stanza nella quale lo stesso articolista si reclude per protesta e necessità. Il luogo è costruito nel tufo e lì, allo stesso orario di cui sopra, è stata rilevata con due dispositivi diversi e posizionati in altrettanti luoghi sufficientemente distanti l’uno dall’altro, una temperatura di ventidue gradi e mezzo, (a finestre aperte!), Giustizia divina nei confronti di coloro che vorrebbero lontano dal paesello chi non è gradito, sicuramente Giustizia Vera, rispetto a quella ‘prodotta’ dai soggetti che hanno fatta brutta mostra di sé venerdì scorso, avendo bisogno di una delibera per celebrare qualcosa presentata come nuova, già vecchia nei fatti per effetto di ‘consumazioni pregresse’, farcite da Leggi promulgate a favore di personaggi che si considerano più uguali del resto degli italiani.
Di quest’ulteriore ‘sfeccettatura’ della medaglia si riparlerà venerdì prossimo: PROMESSO!
AUGURI, FIGLI VERI E SCHIATTATE DI CALDO!!! E’ L’Inferno! E’ Gambatesa!