Di Jula Papa
Una Salute di Comunità: dal bisogno alla soluzione, documento di un’analisi civica di cittadinanzattiva per la definizione degli standard qualitativi, organizzativi, tecnologici e di investimento. Il documento è stato presentato al ministero della salute il 18 maggio ed ha al centro della riflessione il DM 71 e la riorganizzazione dei servizi sanitari nei territori, declinata secondo alcuni temi chiave. Di questo, ma non solo, Cittadinanzattiva ne ha parlato con il Commissario ad Acta, il sub Commissario e il DG salute.
La riforma della Rete Ospedaliera il tema di apertura del Programma operativo 2022-24, alla quale il Commissario ad acta evidenzia come il DM 70 non consente spazi di manovra e che le proposte programmatiche già espresse in altre riunioni sono confermate, impegno per il rafforzamento degli organici, l’integrazione funzionale tra pubblico e privato, nuove apparecchiature , il tema della digitalizzazione , interventi per la Sicurezza dell’ospedale di termoli, un nuovo ospedale ad Isernia, 13 Case della comunità, tutte finanziate dal PNRR, 2 Ospedali di comunità e 3 Centrali Operative dislocate in zone strategiche della Regione.
La missione 6 del PNRR prevede la riforma dell’assistenza sanitaria territoriale DM 71, finalizzata alla creazione e al potenziamento di strutture di prossimità. In particolare, a febbraio sono stati resi noti i nuovi standard per l’assistenza sanitaria sul territorio. Su questa tematica Cittadinanzattiva si è voluta soffermare, portando a conoscenza le istanze dei cittadini raccolte nel rapporto civico sulla salute 2022, presentato il 5 maggio. Il Rapporto evidenzia le criticità che i cittadini ancora oggi incontrano ogni qualvolta entrano in contatto con i servizi sanitari. Le segnalazioni più ricorrenti riguardano il tema dell’accesso alle prestazioni e l’Assistenza territoriale, due settori che senza un intervento sistemico negli anni, hanno provocato ripercussioni sul SSN. Inappropriati accessi al Pronto soccorso, lunghe liste di attesa, ricorso alla sanità privata, rinuncia alle cure, difficoltà di accesso alle prestazioni per la difficoltà di contattare il CUP. Non solo: anche il tema della Prevenzione, la Salute mentale, malati cronici e rari, categorie fragili, dovranno essere attenzionati.
L’Italia è al secondo posto in Europa per aspettativa di vita ed è tra i primi paesi per rapporto negativo popolazione anziana e popolazione giovane. Nel 2050 1 cittadino su 8 avrà più di 80 anni. 75.887 è la popolazione da 65 anni e oltre residente nel Molise e circa 129.222 malati cronici, Le proposte di Cittadinanzattiva come sfide del cambiamento del SSR discusso con la struttura commissariale oltre ad una relazione dettagliata consegnata, parlano di luoghi vs servizi, cioè invertire il paradigma che vede il cittadino dover andare in cerca dei servizi a favore di un modello in grado di rispondere alla molteplicità delle richieste; la prevenzione anche per costruire generazioni consapevoli del proprio ruolo nel percorso di salute collettiva; la gestione della salute mentale; rapporto tra ospedale e territorio – un ospedale come momento di passaggio e il percorso di prevenzione al centro dell’iniziativa territoriale, integrazione socio-sanitaria e risposte personalizzate alle diverse esigenze di salute, implementazione delle nuove tecnologie e digitalizzazione dei sistemi per semplificare l’accesso alle cure e programmare servizi efficaci, in particolare modo il FSE- implementazione da parte dei MMG e ASREM, un modello di salute di iniziativa che parte dal territorio quale primaria risposta, incentrata sulla prevenzione e sulla costruzione di un percorso di benessere.
Nelle prossime settimane sarà possibile visionare la bozza del Piano operativo ed eventualmente avanzare osservazioni prima della stesura del documento finale che verrà presentato al Tavolo ministeriale.