Di Vittorio Venditti
(Audio), Presi Dai Dischi Di Vittorio Venditti
(Foto Di Repertorio), Di Salvatore Di Maria, Marco Frosali E Presa Da Internet Da Stefano Venditti
Protesta Rassegnata
Da ieri e fino a stasera, (poi se ne dimenticheranno), si fa un gran parlare di ‘Festa Nazionale’, intendendo per tale la scusa per ‘pontificare’, sperando che chi se lo potrebbe permettere, dallo scorso martedì trentuno pomeriggio e fino a domenica cinque giugno sera, lasci casa per andare in vacanza, rimpinguando…
Ma si dice che c’è la guerra! Non sono riusciti ad impaurire a sufficienza col ‘coviddi’, la gente se ne frega del vaiolo delle scimmie in quanto ‘pecora’ ed è rassegnata a pensare che se qui venisse Putin si vivrebbe meglio. Di sicuro si sta incrementando l’inflazione perché la stagflazione o peggio la recessione, pare che siano deleterie per l’economia mondiale.
Parlare di ciò che può esportare l’Italia a livello di armi utili in battaglia, è come affermare che Satana sia il figlio di Dio.
I Caduti nostrani che vengono presentati alla stregua di trofei, sicuramente dal mondo della verità staranno pensando che avrebbero davvero da fare se volessero squartare tutti coloro che li hanno prima mandati a morire e poi ne lodano le qualità, ben sapendo che tanti sono crepati similmente a quanto stanno patendo giovani russi inviati a ‘prendersi un po’ di gloria’, mentre questi avrebbero preferito giocare alla guerra in Rete senza nemmeno derubare i coetanei invasi. Questi, come quelli di un tempo, avrebbero gradito starsene a casa loro perché in entrambi i casi non avevano ne hanno con cui realmente difendersi, ma soprattutto in quanto non avrebbero pensato minimamente a guerreggiare, se non fossero stati spinti a calci nel sedere da coloro che poi si sono guardati bene dal guidarli, per la mancanza innata di quella patente che per tornare a dire solo dell’Italia, ha vista la ‘gloriosa patria’ assoggettarsi ai vincitori per ricevere il tozzo di pane che non si nega neanche ad un cane, vista la presa della di lui cuccia, il tutto inteso come ‘liberazione’ che tradotto in anglo-americano significa ancora oggi occupazione.
Senza tirarla per le lunghe: evitando di richiamare collegamenti ipertestuali, ovvi, quanto pedanti, con un’inflazione ufficiale che per ora sfiora il sette per cento, (in vertiginosa ascesa, peggio di un missile ipersonico), il tutto condito da incrementi di prezzi reali che si diversificano dalla borsa nera solo perché definirla così sarebbe apologia del fascismo, atteso che si parli di aumenti di farina e dei suoi derivati che sfiorano il trecento per cento, (fonte: agente di commercio che riesce a lavorare perché aiutata dalla famiglia d’origine, (stipendio: nada de nada), incrementi di carburanti che invitano a pensare che accendere un mutuo per comprare un litro di benzina, più che spingere quanto attorno al serbatoio che andrebbe a contenere l’oro nero, possa essere la scusa giusta che conduca ad usare quel liquido per dar fuoco all’automobile, non certo per comprarne poi una a trazione elettrica, (memoria recente, sicura assente), considerato quanto sopra ed altro che non viene aggiunto per carità imposta dall’intelligenza che scarseggia, ma che ancora la si può trovare, chiaramente a prezzi moltiplicati all’ennesima potenza, chi scrive ed i quattro lettori di questa testata, chiedono a coloro cui comunque hanno dato voce, l’azzardo di una risposta almeno palliativa, alla domanda:
Festa Nazionale… DE CHE!!!