Di Vittorio Venditti
E Parlano Dell’Afghanistan
E’ dei giorni scorsi, se c’è chi se ne ricorda ancora, lo squallido episodio accaduto non certo nelle oscure e remote terre interne del paese asiatico di cui al sottotitolo, ma in un palazzo storico, sito nel centro della capitale della cristianità, ombelico del futuro noto per civiltà avanzata e da non dissacrare, espressa con enfasi dal mondo occidentale, luogo nel quale alberga e governa la terza carica dello Stato che ospita i discendenti di chi si è caricato dell’onere di ‘portare modernità e democrazia’ laddove i selvaggi la fanno comunque ancora da padroni. La ragione di vanto, consumata e buttata nell’oblio dalla normale cronaca di ogni frenetico giorno che la ‘società civile’ dei tempi offre alla moderna ed indaffarata umanità di questa parte del globo, ha vista protagonista una collega, (non c’è bisogno di sottolineare ‘donna’), cacciata dal suo posto di lavoro per aver indossato un vestito senza maniche.
Fa riflettere il titolo dell’editoriale in tema, proposto dal giornale nel quale la Nostra opera: Alla Camera le giornaliste donne sono trattate come oggetti di decoro. Ritenendo che dopo aver definita chi è femmina e lo mostra con l’educazione e la sincerità che ogni vera Donna sa presentare, utilizzando la qualifica che contraddistingue la persona in oggetto per ciò che costei propone professionalmente parlando ed in riferimento a quant’è accaduto, non ci sia bisogno di aggiungere ‘donna’ e glissando sulla recondita ragione che ha visto tal allontanamento attuato da chi appartiene al medesimo sesso di colei che ha patita tal punizione, tenendo conto del retroterra culturale che viene sbandierato in occidente a proposito di libertà sessuali o giù di lì, chi scrive si domanda senza troppi giri di parole:
A Breve Anche In Italia Entrerà In Vigore L’Obbligo Del Burqa?