Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Marco Frosali E Antonio Venditti
Eterni Compromessi… Politici
Stavolta tutto verrà sdoppiato perché di strade si parlerà venerdì prossimo, magari in attesa di ‘sviluppi’. Le ‘Brevi’ di questa settimana, verteranno sul voler scendere a compromessi che per dirla con Primo Levi, l’appartenente ‘alla razza umana’ mette in pratica per campare e riprodursi, laddove esiste materia prima per agire in tal senso, ma qui valgono anche i sogni, come rimedio alla disperazione.
Così, siccome in questi giorni la ‘rottura regina di zebedèi’ consiste nell’invito ad andare o meno a votare per cose che sono state già delegate a suon di decine di migliaia di euro mensili, ripartite fra soggetti che spesso non sono nemmeno in grado di proporre un comunicato stampa, (figurarsi il comporre Leggi autorevoli), motivo di faide più o meno sotterranee fra gruppi d’interesse contrapposti fra loro, ma a spese del resto dei contribuenti, quest’incombenza viene fatta pesare in ogni angolo del ‘rotto stivale’, come accade a Gambatesa mediante la delibera di giunta n 53 che detta le “LINEE DI INDIRIZZO ALL’UFFICIALE ELETTORALE PER SPOSTAMENTO TEMPORANEO DI N.2 SEGGI ELETTORALI PRESSO LA SCUOLA DELL’INFANZIA SITA IN VIA 24 MAGGIO PER I REFERENDUM POPOLARI DEL 12 GIUGNO 2022.”, (In paese, da sempre esistono solo due seggi: chissà chi ha redatta e promulgata questa corbelleria che ‘avrà’ voluto dire…). La naturale conseguenza è descritta ed imposta dalla delibera di giunta n 54 che indica l’“UBICAZIONE, RIPARTIZIONE ED ASSEGNAZIONE SPAZI PROPAGANZA – fa rima con panza… – ELETTORALE PER N. 5 REFERENDUM ABROGATIVI DEL 12 GIUGNO 2022, DA PARTE DEI PARTITI O GRUPPI PRESENTI IN PARLAMENTO O DEI PROMOTORI DEL REFERENDUM.”, cosa che visto il clima rovente già in essere, può avere una sola utilità: quella di scivolare come olio lubrificante, nemmeno di provata qualità. La cosa più ridicola in tutta questa storia, la si legge nella determina n 163, non tanto per la spesa in merito, quanto in ragione del motivo di tal spreco di soldi pubblici: “POSIZIONAMENTO STENDARDO PER AFFISSIONI SU VIA NAZIONALE APPULA – SP 12 – IMPEGNO DI SPESA E LIQUIDAZIONE SPESE DI ISTRUTTORIA”, il che vuol dire che non si parla di quanto dato per il punto d’affissione, ma di ciò che lo stesso Stato, tramite le sue propaggini, ha richiesto per poter dire che lì, a tangente assolta, si possono affiggere i manifesti. Se poi si reagisce sparando, tutti pensano a Putin…
Il peggio però non è quello di cui sopra: la parte più crudele per la vita locale deve ancora venire ed è descritta dalla delibera di giunta n 55 che testualmente impone le “DISPOSIZIONI PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI NEI LOCALI SITUATI AL SECONDO PIANO DEL CASTELLO “DI CAPUA” DI GAMBATESA”, probabilmente per emulare quanto accaduto il ventinove maggio del duemilaundici, stavolta a nome e per conto di ‘partecipanti’ all’attuale fazione di mangioranza, cerimonia a suo tempo pagata da chi ha affittato il loco. Tal manfrina si è già vista durante l’agosto del duemiladiciassette, per via delle disposizioni dettate dalla DELIBERA DI GIUNTA n 61-2017 che però ha permesso di svolgere l’unica celebrazione vissuta, ma nella piazza antistante ciò che forse ha trovato un ruolo, atteso che con tutta la buona volontà, il castello di Gambatesa fino ad oggi non abbia fatto il proverbiale botto in senso turistico. Dell’argomento, da queste pagine se ne è discettato brevemente il cinque agosto di quell’anno con un pezzo dal titolo piuttosto eloquente: Gambatesa: Anche Il Matrimonio Civile E’ Da Pezzenti.
Nel Frattempo: Avranno Fatti Progressi?
E Per Oggi E’ Tutto.