Di Matteo Renzi
Barack Obama vince nonostante una delle crisi economiche più drammatiche vissute dagli Stati Uniti. E dice la cosa più di sinistra di tutte:
il meglio deve ancora venire.
Già, perché se sei progressista il futuro è un piacere, una sfida, un’opportunità.
Non una minaccia.
Non una pattumiera.
I democratici americani segnano una strada.
Spero che anche noi saremo capaci di percorrerla.
(questo è l’articolo che ho scritto per Quotidiano Nazionale).
Il viaggio in Italia ha toccato tutte le province.
Percorse le ultime tappe in Sicilia, dove abbiamo raggiunto luoghi simbolici: da Piazza Armerina alla “Pozzallo” di Giorgio La Pira, dai cento passi di Peppino Impastato fino alla Marsala dello sbarco dei Mille).
Il camper si ferma per qualche giorno, dunque.
Ma adesso tocca a voi.
In molte città i volontari stanno tirando fuori dal garage i camper di qualche amico.
Lo attrezzano graficamente (chi vuole può chiedere un aiuto su come fare a comitati@matteorenzi.it). E iniziano a girare comune per comune, mercato per mercato, frazione per frazione. Per adesso sono 46 i camper che stanno girando in tutta Italia.
Spero che arriveremo a quota 100 entro la Leopolda!
Mentre ero in Sicilia ho ricevuto l’ennesimo insulto da parte di Beppe Grillo. Che ha poi pensato di accusarmi sul bilancio del Comune di Firenze. Chi vuole, può trovare una spiegazione su tutti i tagli alle spese che abbiamo realizzato per migliorare i conti del bilancio del comune, un comunicato sulle mie presenze in città e gli ultimi interventi realizzati in questi giorni: bolla wifi sulla T1, visita alla scuola Marconi e tutte le altre iniziative realizzate in città.
In questi giorni si discute molto di economia e cultura a Firenze in occasione della manifestazione “Florens”. Io credo che sia arrivato il momento di considerare questo settore come strategico. Se perdiamo l’opportunità di scommettere su questo settore, perdiamo una delle ultime chances di contare qualcosa nel mondo. Segnalo tra l’altro un paio di eventi molto suggestivi, come l’installazione di Mimmo Paladino in Santa Croce o l’esposizione dei crocifissi in Battistero.
Nei venti giorni che rimangono, dobbiamo mettere in campo tutto il futuro che abbiamo. Tutto il futuro di cui siamo capaci. Tutto il futuro di cui l’Italia ha bisogno. Speravamo di poterlo fare con una gigantesca battaglia di idee, ma per come sono andate le cose occorre anche una capillare organizzazione. Già, perché il voto è facile e segreto (e non potrebbe essere diversamente alla luce del dettato costituzionale). Ma le procedure di registrazione sono studiate unicamente per rallentare e complicare. E mi fa molto piacere che ormai se ne siano accorti anche tanti amici che vogliono del tutto legittimamente votare Bersani e che hanno iniziato a condividere gli stessi dubbi che noi abbiamo espresso ormai da qualche settimana.
Questo, delle regole, è stato proprio un pasticcio che ha dato il segno della paura: ma come puoi governare una crisi spaventosa se ti fai impaurire dal voto dei diciassettenni (qui un bel discorso di Federico, un ragazzo di Cesena, che ha introdotto la tappa cesenate). Ma adesso la partita è organizzativa. I sondaggi ci offrono un quadro impressionante. La partita è aperta (noi dobbiamo recuperare un po’ sui pensionati, secondo le rilevazioni). Per vincere però dovremo mettere in campo:
– 150.000 volontari online (siamo a quota 95.000).
– 2.500 comitati ufficiali. Molti comitati non si sono ancora registrati. Suggerisco di farlo perché anche alla Stazione Leopolda ci saranno momenti riservati solo ai comitati. E anche per il materiale delle ultime ore, faremo grande riferimento alla struttura ufficiale.
– 200.000 euro dalla raccolta fondi dei singoli cittadini. Oggi siamo a quota 127.000. Mancano dunque poco più di 70.000 euro. Con piccoli contributi, da 5 e 10 euro, stiamo rivoluzionando il modo di fare finanziamento politico in Italia. Grazie!
E soprattutto dobbiamo portare tante persone a votare. Se avete dubbi, chiamate il comitato al numero verde 800800555 o mandate un’email a chiedi@matteorenzi.it. Nei prossimi giorni, da qui a 25 novembre, la newsletter tornerà con cadenza quasi quotidiana. Mi scuso in anticipo per il disturbo. Ma vorrei che mi credeste: vedendo i dati ci rendiamo conto di come l’occasione del cambiamento sia realmente alla nostra portata. Dobbiamo solo riuscire a organizzare la partecipazione. E se lo facciamo, il 25 novembre l’Italia potrebbe davvero voltare pagina. Dipende solo da noi.
Pensierino della sera.
Giovedì prossimo, alle 18, prende il via la terza edizione della Stazione Leopolda.
Il titolo? “Il meglio deve ancora venire”.
Termineremo sabato 17 novembre nel pomeriggio così da consentire a chi deve tornare a casa di avere la giornata di domenica per organizzare i banchetti sul territorio.
Nelle prossime ore arriveranno i primi programmi. Sarete dei nostri?
Un sorriso,
Matteo