Di Vittorio Venditti
La Risposta
Generalmente certe aziende, magari importanti, fanno della burocrazia la loro arma di difesa, fregandosene della clientela.
Per Enel non è così.
I fatti:
Giovedì scorso, a Gambatesa è accaduta una cosa che mi ha fatto dubitare ancora una volta di vivere in un paese civile:
Enel 2012.
Passato il ponte, tutto mi sarei aspettato, tranne che venisse nel mio ufficio il massimo dirigente di zona, (l’Ingegner Antonio Paciulli), per esaminare la questione e trarne suggerimento per il futuro.
Il Nostro, con massima volontà d’ascolto, si è fatto rispiegare quanto già proposto nella farneticazione di giovedì scorso, per poi soffermarsi a spiegare le ragioni che hanno reso un banale guasto, fonte di tanti problemi.
L’ingegnere infatti, nel chiedere scusa per il disagio arrecato ai miei concittadini, ha spiegato che la giornata festiva ed il clima di emergenza che si è respirato quella notte in varie parti della macroregione Lazio/Abruzzo/Molise, hanno contribuito ad ingigantire un banale scatto dell’interruttore della cabina che alimenta la zona che non aveva più corrente quel giorno, cosa che nel prossimo futuro verrà risolta, in quanto verranno progressivamente installati degl’interruttori radiocomandati dal Centro Operativo Enel di pertinenza.
Per essere più chiaro:
Un problema come quello accaduto al Serrone la mattina della festa di Ogni Santi, non potrà più verificarsi, visto che se la cabina risultasse non presente, verrebbe riattivata nel giro di pochi secondi dal Centro Operativo Enel di Campobasso.