Di Luca Giordano
Anche quest’anno abbiamo consumato tonnellate di uova pasquali come da tradizione, ma questa volta abbiamo avuto un po’ di strizza nel mangiarle e nel donarle ai più piccoli. E’ comparsa infatti in rete la notizia di una sospetta salmonellosi contratta da un ragazzino di Ravenna, che in precedenza aveva mangiato un ovetto di una nota marca nazionale.
I NAS stanno indagando sull’accaduto e la casa produttrice del dolce incriminato si dice disposta a far analizzare campioni di cacao usato per confezionare i prodotti pasquali, visto che alcuni di essi hanno dato problemi sempre di salmonella a consumatori belgi.
Guai non dissimili sono nati Anche a causa di pizze surgelate, prodotte da un marchio una volta italiano per il mercato francese, visto che un giovane è entrato in stato vegetativo poche ore dopo aver ingerito un pasto prodotto da quella casa, ora svizzera, con il conseguente ricovero in ospedale del malcapitato per essere entrato in contatto con il batterio dell’Escherichia-coli.
Forse, è arrivato il momento di ridurre i consumi di prodotti alimentari industriali e riscoprire le care, vecchie ricette delle nonne, scegliendo prodotti sicuri e di qualità.