Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
Arditi Ed Imperterriti Nel Fango!
Come umane camionette, sprezzanti del pericolo, continuiamo a correre nel fango proposto dalla stampa mondiale, sicuri del tuo divertimento, da noi donato alla tua intelligenza, da te apprezzato, visto che non ci abbandoni.
Riprendendo dunque questa classificazione proposta in maniera del tutto fuori regola, eccoci a ripartire dal gradino più basso, che mostra il romano moralismo, visto dal vivo e considerato alla stregua di chi, da questo modo di far politica, dovrebbe fungere da bersaglio:
Maruccio, soldi ingiustificati Trovati centinaia di migliaia di euro – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Ad averceli degli amici così generosi, da ‘prestare’ soldi ad un
‘povero’ consigliere regionale in difficoltà economica!”.
Commento mio:
Lo dicevo io che sono meglio gli adepti del Berlusca!
Sanno rubare e soprattutto sono più in grado di costituire pezze d’appoggio credibili!
Salendo di una posizione, restiamo nell’Urbe per trattare un’altra delle tante sfaccettature, proposta da questo latrocinio che se sembra dei giorni nostri, in realtà vige da quando l’uomo ha cominciato a far politica, ma non è estraneo neppure agli animali, là dove questi si consorziano fra loro:
Auto blu, il parcheggio degli sprechi Il Comune lascia il garage vuoto – Il Messaggero.
Commento Di Marco:
“All’anima della spending review!”.
Commento mio:
O Marco, tu sei troppo ingenuo!
Il garage era libero, per poterlo prestare a Fiorito e compari, ed utilizzarlo per le loro festicciole!
L’ottava piazza ci riporta alla realtà che ci mostra le difese di quanto giustificato nelle posizioni sopra esposte:
Costi della politica, no ai tagli Commissione boccia il decreto – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Ma ti pareva che fosse tutto troppo bello?”.
Commento mio:
Perché alla nostra età credere ancora alle favole?
D’altronde, ecco la riprova:
Spada (Idv): «50mila euro per sei ore? Sì ma intense» – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Un altro testa di c… che fa i conti ‘a capa e c…!’”.
Commento mio:
E per fortuna che fanno la morale agli altri!
Il numero biblicamente perfetto, è occupato da qualcosa che non può conoscere perfezione, ne serietà:
Treno devia per la Roma: è bufera. Convoglio a Parma: ritardo di 40 minuti refresh_cens.
E non lo dico da interista, ne da anticomunista!
La Roma ha dirottata la freccia rossa: bè? Che c’è di male? Da quando, chi fruisce di un servizio, magari lautamente pagato, in Italia viene tenuto in considerazione? Se hai letto in questi giorni, la riprova l’abbiamo avuta con la fornitura di energia elettrica, che ha abbandonato parte di Gambatesa proprio il giorno della festa di Ogni Santi per più di dieci ore.
Fra l’altro, va detto che la zona interessata dal guasto, era abitata da una persona anziana in gravi condizioni, poi morta l’altro ieri…
Sì, va bene, ma zia Giulietta aveva quasi cent’anni! Mica stiamo parlando di Padre Giulio (andreotti) che dispone di santi a suo servizio, in cielo, in terra ed in ogni luogo!
Tornando a quei poveracci della Roma: Se questi non lavorano, ed è vero, come possono permettersi di pagare il biglietto della freccia rossa? Un minimo di comprensione va loro offerta!
E poi, perché lamentarsi di questo, (mi ha aizzato Marco), quando spesso la freccia rossa e non solo, diventa freccia rotta, o peggio, per la sporcizia imperante nelle carrozze ferroviarie, può tranquillamente chiamarsi freccia rozza?
E se parliamo dei treni che portano le sardine, (pardon! I passeggeri) a Campobasso e forse a Termoli?
Se trent’anni fa, quando mio malgrado dovevo servirmene, si poteva accampare la scusa che al basso costo del biglietto poteva corrispondere uno scarso servizio, oggi, i costi lievitati a dismisura dei biglietti, uniti al servizio ancor più scadente, hanno trasformata la freccia del Biferno in freccia per l’inferno!
Chiudiamo la prima metà di questa classifica con qualcosa che mostra bene, se mai ce ne fosse stato bisogno, il livello di decadenza raggiunto dalla nostra bell’Italia, tanto da poter tranquillamente affermare che il periodo della fine dell’impero romano, che poi è proseguito con il medioevo, ci fa un baffo a tortiglione:
Alluvione di Sestri, Amiu fa pagare il fango | Liguria | Genova | Il Secolo XIX.
Commento di Mario:
“E pensare che gente come il Signor Saviano con la macchina del fango si sta facendo i soldi…
Paradossi d’Italia”.
(Cosa farcita e meglio presentabile se unita a questo cammeo):
sentenza_169_2011_molise.pdf (Oggetto application/pdf).
Commento di Mario:
“Ti ricordi della dottoressa Fiorita Puzone, Notaio in Campobasso?
Dopo il polverone che la sua vicenda giudiziaria sollevò in città, è tornata ad esercitare la sua nobile professione in nome della Sentenza a corredo del mio scrivere.
Sai che a Campobasso c’è ancora chi piange per quello che per colpa di questa “signora” ha perso?
Se tieni conto dell’altra notizia appena sopra esposta a proposito dell’imprenditore Ligure, potresti legittimamente domandarti, se avremo forze sufficienti a raschiare questo enorme barile, prima che (per rimanere in tema) l’italico fango ci inghiotta del tutto!”.
Commento mio, cumulativo:
Faccio mie le sante parole proferite dal buon Mario, perché lo stomaco non mi regge e se dovessi scrivere, rischierei di vomitare, sporcando il pc.
Comunque, per qualcosa di più dettagliato, ti rimando al commento della schifezza regina di questa classifica.
Superandola, questa metà classifica, avviciniamoci un po’ al “Sacro”, gustando questa prelibatezza:
I vigili fermano i bus del Vaticano: in servizio con la doppia targa – Il Messaggero.
Commento Di Marco:
“Miracoli moderni: la moltiplicazione delle targhe!”.
Commento mio:
Da tempo vado farneticando che satana sia l’amministratore delegato di Santa romana Chiesa.
Prima di me, cose simili le disse Martin Lutero e fu scomunicato.
Fra i peccati che possono essere contestati in fase di confessione, vi è quello che recita la contravvenzione all’ottavo comandamento.
Santa romana Chiesa dice che si fa peccato anche quando si pensa, dunque se ciò che penso non lo dico sono già in peccato.
A questo punto, perdonami, ma preferisco rivolgermi direttamente a Dio, sperando che riesca lui a sbrogliare quest’intricata matassa.
Che potrà fare alla mia anima, Santa romana Chiesa, per il fatto che ho detta una sacrosanta verità?
Quanto, a tuo parere deve interessarmi un’eventuale scomunica a divinis, considerato che Gesù Cristo delegò Pietro ed i suoi successori, unitamente agli altri apostoli a fare le proprie veci su questa terra?
Perché devo continuare a fingere di credere in determinati proclami, sconfessati proprio da chi li predica?
Insomma:
Perché a costoro è permesso di predicare bene e razzolare esattamente al contrario del loro dire, mentre a noi ciò non è permesso, anzi, farlo, significa entrare in rotta di collisione con il creatore?
Volendo essere più chiaro:
Quando la smetteranno di prenderci per i fondelli?
Medaglia di cartone a questa notizia che se da una parte è da inserire in questa classifica, dall’altra mi permette di trovare un’eccezione che conferma la regola, a proposito del comportamento dei giudici italici:
PADOVA, IMPRENDITRICE EVADE L’IVA PER PAGARE GLI OPERAI. IL GIUDICE LA ASSOLVE.
Commento di Mario:
“Un plauso a questa imprenditrice, che ha saputo stabilire le priorità, decidendo di pagare i suoi dipendenti dai quali sicuramente ha continuato a trarre beneficio, anziché piegarsi al pizzo legalizzato imposto da uno Stato che con il braccio lungo estorce e con quello corto da le briciole”.
Commento mio:
Per una volta (e non ne sono certo scontento), voglio ringraziare pubblicamente un giudice che ha avuta l’intelligenza di sputare una sentenza senza subdole sottomissioni alla burocrazia, sentenziando che la Legge, è un mezzo necessario allo Stato per potersi gestire, ma che va considerata anche la legittima arma che deve permettere a chi fa parte di questo Stato, di poterci convivere senza riceverne male gratuito, e soprattutto senza che la convivenza con lo Stato provochi cannibalismo fra chi, questo Stato mantiene.
Grazie Giudice padovano!
Ma adesso raccomandati a Sant’Antonio, visto che, in qualche modo ti faranno scontare questa insubordinazione e questa tua capacità di saper leggere la vita reale.
Gradino più basso del podio e medaglia di bronzo a questa chicca che vede il civile nord, con l’appoggio di un’“Importante” intellettuale proveniente dal meridione, proporre:
Cittadinanza ai nuovi italiani, Saviano sta con la giunta – Corriere di Bologna.
Commento di Mario:
“La cittadinanza onoraria generalmente viene data a chi si è reso protagonista di azioni degne di tale titolo.
Qualcuno mi può spiegare il merito dei destinatari di questa cittadinanza?
Diciamocelo francamente, si tratta di una legittima se apertamente dichiarata, operazione propagandistica messa in atto a ridosso delle prossime competizioni elettorali, caldeggiata anche da quel ciarlatano del signor Saviano, fantino della Sovietizzazione del Paese che ha fatto di questo essere una persona autorevole”.
Nel frattempo, nel barbaro sud, patria d’origine dell’Intellettuale “Importante” di cui sopra, accade quanto di seguito puoi leggere:
Napoli, immigrati assaltano la Questura. Feriti dieci agenti – Adnkronos Cronaca.
Commento di Mario:
“Se siamo in un paese che ci sta costringendo a essere ospiti a casa nostra e che per questa gente propone cittadinanza onoraria, significa che siamo in guerra e siccome chi è preposto alla nostra difesa non viene messo nelle condizioni di difendere nemmeno se stesso, bene fa chi ci ospita in Patria, a trattare questo Paese come merita”.
Commento mio, cumulativo:
Io credo che come in tanti casi, anche qui in mediu stat virtus.
Se è necessario rendersi conto che sia stupido non considerare italiano un bambino che nasce sul suolo patrio, bisogna anche entrare nell’ordine di idee che le forze dell’ordine, per l’appunto, vadano considerate come tali e perciò rispettate, sia nel senso dell’educazione con la quale trattare queste Persone, sia dal punto di vista economico, atteso che si guadagni di più e più rapidamente lavorando per la parte che si ritiene avversa allo Stato.
Detto ciò, va aggiunto innanzitutto che se così trattate, le forze dell’ordine potrebbero riportare quanto oggi è solo un sogno in realtà, permettendoci di lasciare case ed auto aperte, magari tornando ad avere fra questi Lavoratori, esclusivamente gente preparata alla bisogna.
Va da sé che in questo modo si risolverebbe in partenza anche l’atavica paura dello straniero, atteso che quei pochi delinquenti che necessariamente arrivino misti a tanta gente che vuole solo lavorare, verrebbero presi e ricacciati a calci al loro emisfero meridionale, lasciando fra noi, finché costoro volessero restare, (già cosa difficile), esclusivamente coloro che vogliano solo esercitare il loro diritto a vivere, possibilmente in maniera dignitosa.
Noi, a Gambatesa, da un anno e mezzo ospitiamo ragazzi di varia nazionalità, persone molto più educate di tanti autoctoni, ormai nostri amici, ai quali, se fosse possibile, personalmente darei la cittadinanza italiana, magari togliendola a nostri “compatrioti”, il cui comportamento non può essere considerato neanche da patrie galere.
Gradino di mezzo e medaglia d’argento, a questo combinato che presenta qualcosa da me più volte commentata, in religioso ordine alfabetico, tenendo conto dei termini con i quali vengono definite le ideologie che le fanno da sfondo):
Militare ucciso: ultrà del Livorno voltano le spalle | Notizie Ansia.
«Servono kamikaze cattolici» – Vatican Insider.
Commento di Mario:
“Chi ci mette il culo, chi ci mette la faccia.
Ognuno ci mette quanto si può permettere!”.
Commento mio:
Già detto del fatto che l’argomento l’ho più volte trattato, aggiungo tre brevi cose:
1°: Che quando si parla di gente subnormale, è necessario estrarre da questa categoria chi è diversamente abile, ed inserirvi coloro che si auto estromettono dal consesso della civiltà, magari perché non hanno mai patiti dolori.
2°: Il militare che è morto recentemente in guerra, era perfettamente a conoscenza di ciò a cui andava incontro; non per questo però, è legittimo maltrattarne la memoria.
3°: Per quanto riguarda coloro che sono stati definiti da più parte “imbecilli” e che troviamo trattati nella seconda notizia, va detto che andrebbe trovata la ragione per la quale a costoro sia possibile affibbiare tale qualifica.
Personalmente mi onoro di far parte di quel gruppo, anche se non ero fra loro lo scorso vent’otto ottobre, non fosse altro che per il fatto che a chiamarmi imbecille, è chi, di questo termine conosce bene ogni piega, atteso che l’imbecille è colui che non riesce a comportarsi in maniera intelligente, e per questo suo modo di agire disturbi chi, restando nella propria libertà, agisce di conseguenza.
PAPPARAPAAAAAAA!!!!!!!
Primo posto e medaglia d’oro, quasi di platino, a questa notizia e straordinariamente anche a quel cretino che l’ha partorita:
San Giuliano: il giudice reintegra il tecnico Mario Marinaro – Il Quotidiano del Molise.
Mi onoro di commentare da solo, come fossi un pilota dell’Armata Disperata.
Per un momento mi tocca sottostare alla Legge del contrappasso, per cui, alle tante volte che mi sono visto copiare i miei scritti, con improbabili copia/incolla dal Quotidiano del Molise, oggi devo rispondere appropriandomi di sana pianta di quella vergogna nazionale che è riportata nell’articolo che ti ho appena proposto, preso proprio da quel giornale.
Scrivo questo commento non per chiedere Perdono, (da loro dovrei ricevere una carrettata di scuse e giustificazioni, ma non ne vedo la necessità), quanto per fare a costoro i complimenti per il fatto che abbiano anche loro un’anima.
Va detto infatti, che il titolo l’ho dovuto copiare entrando proprio nell’articolo, visto che auto inviandomi il relativo link, ho potuto constatare che nell’oggetto del messaggio è presente solo il nome della testata giornalistica che mi fa da fonte.
Ciò, probabilmente perché un obbrobrio del genere ha fatto schifo anche a loro.
Per concludere, se ti azzardi a dire che le sentenze vanno accettate e mai discusse, ribatto in modo fiero che è questa la ragione per la quale ci si debba dotare di argomenti di fronte ai quali dev’essere difficile opporre rifiuto:
Proprio per non discutere ed agire in fretta!