Di Vittorio Venditti
E… Per Tutti Gli Altri?
La giornata dedicata alla resurrezione, dalle presenti pagine serve proprio a farsi giustizia in maniera autarchica, atteso che a quella terrena, eterna, si possa contrapporre solo la giustizia divina, forse più veloce e non vengono rimessi link al tema per carità cristiana.
Oggi dovrebbe essere la ‘giornata dei buonisti’, approfittando della ‘resurrezione’ di chi viene utilizzato come pezza d’appoggio per la vera celebrazione: quella del Dio Danaro. Si è cristiani praticanti, se innanzitutto si cerca di non far peccato con cognizione di causa e senza accampare scuse per peccare giustappunto e poi mostrare il ‘pentimento’ ristoratore, alla stessa stregua di ‘pentiti’ d’italica giustizia.
Ciò dovrebbe includere anche l’evitare di essere falsi per ‘partecipare’ alla farsa. E’ in quest’ottica che volendomi guadagnare il Paradiso, augurando tutto il bene possibile a chi non mi ha fatto niente di male, voglio destinare il mio pensiero a chi, più che me, di riflesso ha offeso chi mi è caro, procedendo come segue:
Partendo dal Sacro. Ai componenti più o meno importanti di S. r. C. non capita perché in tema sono vaccinati, quindi si ammalano perché così funziona il vaccino ‘pro coviddi’ e ne riparleremo a breve con dovizia di particolari, ma se passassero una pessima giornata (come peccato da riparare già basterebbe l’inutile e falso tentar di ‘consolare’ chi, in tempo di pace, ingrassa simili avvoltoi), assistiti da un’intossicazione, ‘Corona’ è oberato, o solo un’indigestione a seguito dei loro lauti pasti, con conseguente ‘elargizione’ di ciò che avanza a questi bufali, da destinare ai ‘poverelli’ “raccomandati” di turno, come politicamente corretto impone, (con tutto il rispetto che si deve agli omonimi animali), ne sarei davvero felice.
Già, ma oggi non siamo in pace…
Passando al Profano. Auguro tutto il male possibile a chi, scambiando la lotta politica per fonte di guadagno, non ha tenuto conto dei danni collaterali perpetrati nei confronti di terzi, comunque innocenti. Nella fattispecie: “Oggi si è concluso il processo penale che ha visto Vittorio Venditti, creatore e amministratore del blog “gambatesaweb”, imputato del reato diffamazione a mezzo internet e me persona offesa, costituita parte civile.
Sentire riecheggiare le pesanti offese rivolte alla mia persona in un’aula di Tribunale, al cospetto di tanti avvocati, è stato per me una ulteriore fonte di sofferenza, ma ho sentito anche forte la solidarietà dei colleghi, che hanno seguito la discussione con particolare attenzione. Entrando in aula ho percepito il disappunto dei presenti per la vicenda in uno alla loro vicinanza. Vittorio Venditti è stato condannato senza esitazione a tre mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione, oltre al pagamento delle spese di costituzione di parte civile e al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede. La mia soddisfazione di oggi spero ripaghi anche quanti non hanno avuto l’energia, la forza e la possibilità di far valere i propri diretti nelle opportune sedi. Spero davvero che la sentenza di oggi sia di monito per quanti usano mezzi di comunicazione particolarmente efficaci, qual è internet, per offendere e infangare la reputazione di persone per bene. Sono stata vittima di una violenta azione denigratoria, frutto di quello che lo stesso autore degli scritti offensivi definisce mera “farneticazione”. Ma oggi è un bel giorno.”, è quanto proferito via facebook, (per altro, senza saper nemmeno scrivere bene il suo ‘discorso di vittoria’), da chi si è ritenuta ‘offesa’ ed ancora non sa cosa le dovrà accadere, atteso che al di là di quanto scritto negli anni precedenti, sto aspettando come un famelico avvoltoio che la ‘persona per bene’ venga condannata per l’omicidio di un uomo che nel pieno delle sue facoltà mentali, si è sacrificato per ‘obbedire’ a ciò cui avrebbe dovuto tener distanza, continuando a vivere. Il giorno di quella condanna, per Gambatesa, ma soprattutto per chi scrive, a differenza di quanto sputato su fessbook da chi li ha il suo ambiente di vita, per il vostro cronista non sarà ‘un bel giorno’, ma il giorno più triste per la storia del borgo nel quale chi è pregiudicato si ostina a vivere, in attesa di post giudicare chi ha contribuito e non poco alla depauperazione della vita di un paese già morto, ormai praticamente sepolto dai tempi e soprattutto dagli eventi che mostrano che anche per Pasqua, qui non si vede anima nuova, anzi, addirittura c’è stata chi se ne è andata a mezzogiorno di ieri, probabilmente perché dove quella donna vive, effettivamente c’è da fare, più che dove comanda chi dichiara ‘bel giorno’ il suo non capire come si fa politica, in quanto per operare in tal senso, bisogna essere a stomaco pieno, possibilmente un po’ brilli, cosa distante anni luce da gente come chi sta rimanendo sola e non si accorge della catastrofe da lei stessa generata.
Davvero serve Continuare A Scrivere di chi Non Ha Visibilità?