Giornata Delle Forze Armate
4 Novembre 2012
Enews, sabato 3 novembre 2012
4 Novembre 2012
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Juventus 1 Internazionale 3

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Marco Frosali

La Rivincita Dei Potenti

A Ccett perplesso e deluso

Non parlo mai di calcio perché com’è noto io e quell’industria siamo agli antipodi in fatto di conoscenza reciproca, ma oggi, dopo aver lodate le forze armate, con il supporto di Marco, anche lui della stessa parrocchia in termini di tifo, ti voglio tediare raccontandoti i retroscena verificatisi dove mi trovavo ieri sera, durante la partita, denominata pomposamente “Derby d’Italia”, più simile ad una battaglia fra scemi:

Juventus/Inter.

Ieri sera infatti, come ogni sabato che Dio comandi, siamo usciti e dopo qualche indecisione, abbiamo pensato di acquartierarci presso il bar del mio amico Salvatore Gallo (a Ccett).

Ecco però la svolta:

Visto che già dal pomeriggio si parlava della partita di calcio in tema, per riderci un po’ su, ho pensato bene di attingere alla scaramanzia.
Ho una radio a transistor di marca Philips, retaggio del passato ma pur sempre perfettamente funzionante, apparecchio che utilizzo raramente, quella volta che decido di ascoltare come va l’Inter, che se così si può dire, è la mia squadra del cuore, con tutti i limiti che il caso impone.

Quando l’accendo, l’Inter vince di sicuro!

Ieri sera per l’appunto, mi è venuta l’insana idea di portarla con me ed accenderla periodicamente per aggiornarmi su quello che poi si è presentato, non come un incontro di calcio, ma come una battaglia fra pedine che giocavano una partita a scacchi, dalla quale dipenderà il futuro delle azioni di borsa, emesse dalle due società che gestiscono le relative squadre di calcio, pagandone le spese e guadagnando sui proventi che ovviamente cambiano in base ai risultati ottenuti.

Della partita in sé si sa tutto ed il contrario di tutto, ma delle cose che sono accadute presso il bar di Salvatore, in pochi, finora, sappiamo.
Arrivati nel locale e presa la solita Forst, ci sediamo ed io, preso l’apparecchio portafortuna, faccio per accenderlo, (a basso volume, è ovvio), per sentire come stavano le cose.
Salvatore, visto il mio estraniarmi, mi chiede cosa stessi facendo, ed alla mia risposta, esclama:
“Ma spegni quella radio! I risultati li vediamo a sorpresa con il televideo!”.
Io, sapendo i fatti miei, di rimando rispondo che periodicamente, comunque avrei rifatto quel gesto, ovviamente senza disturbare gli astanti.
A questo punto, Salvatore, sicuro del fatto che la Juventus avrebbe vinto l’incontro, mi fa una proposta, alla quale era difficile opporre rifiuto:
“Tieni spenta la radio e riaccendila fra quattro minuti esatti; ti garantisco che la Juventus avrà segnato il goal che eliminerà ogni dubbio sul fatto che saremo noi a vincere.
Mi gioco una birra, e la pago io, se non sarà cambiato il risultato secondo quanto sto dicendo”.
Totore, (il nostro fotografo, anche lui juventino), si associa al nostro barista e, orologio alla mano, prende il tempo in attesa della riaccensione del mio apparecchio.
Dieci, nove, otto e così via, si arriva al fatidico momento.
Riaccendo la radio, questa volta ad alto volume e si presenta uno stadio in festa, con il radiocronista che sta facendo un commento; Al goal? Sì, ma scopriamo subito dopo, con sommo sconcerto da parte dei due Salvatore, juventini entrambi, che la rete l’aveva segnata la mia Inter.

PAGARE!!!!!!!

Salvatore il barista, senza pensarci due volte ma in religioso silenzio, prende non una ma due birre, visto che l’offerta era nel frattempo stata estesa agli astanti, partigiani per me o per lui nella scommessa.
Da quel momento però, il clima è cambiato: Festa per me e per Marco, (che nel frattempo ci aveva raggiunti), mestizia per Totore e Salvatore, juventini che non si capacitavano di un tal risultato.

Così è andata avanti la serata ed anche la mattinata odierna, quando abbiamo dovuto constatare la fuga di ogni juventino, per paura della realtà.

Va detto che per le squadre di calcio, la giornata di ieri è stata a dir poco strana.
Detto di quanto accaduto fra Inter e Juventus, va registrato un curioso episodio accaduto a Gambatesa, dove una delle squadre secondarie appartenenti a quella polisportiva locale che per “poli” intende una molteplicità di compagini, operanti nel e per lo stesso sport, l’unico conosciuto da costoro, il calcio per l’appunto, (parlo dello Sporting Fortore), si è resa protagonista di un fatto che se fosse accaduto a carnevale, sarebbe stato nella norma.
Questa squadra, nel pomeriggio di ieri, armi e bagagli si è recata a Busso per incontrare la locale squadra avversaria.
Sulla fontana, principale punto di ritrovo di Gambatesa, l’intera compagine e la classe dirigente, ovviamente compreso anche l’“opinionista” Gianluca Giorgio, (che a voce alta si affannava a dare consigli ai giocatori, chissà quanto richiesti), la squadra si preparava a partire.
Si dice che giunti a Busso, i Nostri non abbiano trovato nessuno e, aggiungo io, qualcuno già pregustava una vittoria a tavolino perché l’altra parte non si era presentata al campo.

Certo: la partita era per oggi!
Perché il Busso si sarebbe dovuto presentare ieri pomeriggio?

Misteri della fede!

Al di là di tutto, io sono convinto che se mi leggi da una città popolosa e sviluppata, potrai godere di tutto, ma non potrai ridere mai come stiamo facendo noi fra ieri ed oggi, cosa genuina, cosa che solo in posti come Gambatesa è possibile apprezzare.