Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Maurizio Silla
I #fioridacciaio devono imporsi da cinque punti in su al ‘Taliercio’ per proseguire in un percorso stagionale da applausi
Il tecnico Mimmo Sabatelli fissa le priorità: «Limitare gli errori difensivi e a livello offensivo non dar vita a forzature»
Quattro punti da rimontare per risalire la corrente e provare a proiettarsi in un’altra storica dimensione per il team rossoblù: l’accesso alle semifinali. Vivrà così un Venerdì Santo senz’altro particolare La Molisana Magnolia Campobasso, chiamata al confronto a Venezia nello scenario del ‘Taliercio’ contro l’Umana Reyer con l’intento di ribaltare il gap figlio del 75-71 patito martedì sera all’Arena (con un successo superiore ai quattro punti di scarto le molisane andrebbero in semifinale, diversamente con lo stesso scarto si disputerebbe un tempo supplementare o al di sotto vincerebbe Venezia che andrebbe avanti anche in caso di parità al 40’, risultato che diversamente dalle situazioni canoniche, porterebbe alla chiusura della contesa).
DENTRO O FUORI Così in una gara senza un domani per Mimmo Sabatelli, coach del quintetto rossoblù, c’è la certezza che «sarà necessario in questo contesto da dentro o fuori farsi trovare pronti per provare a dar vita ad un miracolo. Col gruppo abbiamo analizzato gli errori commessi nel match di martedì per provare a non ripeterli».
VISIONE D’INSIEME In particolare, in quello che è stato l’intreccio del confronto d’andata, il trainer delle magnolie spiega come «in tutti i nostri tentativi di fuga, loro sono poi rientrate, complici alcune nostre scelte sbagliate. Ad inizio quarto periodo invece, nel nostro momento più complicato, abbiamo finito per patire il loro allungo perché abbiamo provato ad emergere individualmente, senza giocare d’insieme, il che ci ha portato a soluzioni offensive che hanno permesso loro di poter spingere sempre il contropiede. Il gruppo però, ha saputo ritrovarsi ed arrivare ad un margine più gestibile rispetto a quello che sarebbe potuto essere uno scarto in doppia cifra, come stava rischiando di palesarsi ad un certo punto».
FASE D’AVVICINAMENTO Dopo un allenamento mattutino alla vigilia, il gruppo partirà ben presto alla volta del Veneto. Da un punto di vista delle condizioni complessive «siamo sereni e tranquilli, consapevoli della difficoltà della contesa, ma pronti a ripartire dagli ultimi tre minuti del match d’andata. Noi non abbiamo nulla da perdere, anzi, possiamo solo guadagnare e senz’altro a livello di pressione quella sarà particolarmente sulle loro spalle, considerando anche tra l’altro quelli che sono gli obiettivi complessivi del team lagunare».
AMBIENTE UNICO Per le rossoblù, tra l’altro, complice anche un match di ritorno saltato a causa degli impegni europei delle reyerine, ci sarà anche la prima stagione in un impianto particolarmente ampio e tra i luoghi storici del basket nazionale come il ‘Taliercio’.
«È sempre bello scendere sul parquet in simili contesti – riferisce Sabatelli – ancor più quando hai la consapevolezza, dopo quello che è stato il match d’andata, di dover tentare l’impresa per proseguire la tua stagione. Con certezza, daremo il massimo. Se poi alla fine il tabellone dirà che il campionato per noi è finito, saremo orgogliosi di quello che è stato il nostro percorso nel complesso. Diversamente, se ci sarà data la possibilità di continuare a sognare, lo faremo con tanto entusiasmo».
PIANO PARTITA In tal senso, determinanti – per l’allenatore delle campobassane – saranno due riferimenti imprescindibili nel piano partita elaborato per la circostanza.
«Limitare – chiosa – gli errori difensivi commessi e in attacco evitare tutte le possibili forzature per non innescare la possibilità per Venezia di poter correre in campo aperto».
ARBITRI E STREAMING Con diretta su Lbftv, la piattaforma streaming pay di Lega Basket Femminile, il confronto esterno in casa della Reyer Venezia per La Molisana Magnolia Campobasso è previsto con palla a due alle ore 19.30 di venerdì 15 aprile con direzione arbitrale affidata ad una terna ‘mista’ composta dal triestino Enrico Bartoli, dal siracusano Luca Attard e dalla milanese Cristina Mignogna.