Di Vincenzo Colozza
Domenica scorsa nella chiesa di Santa Maria del Parco a Bojano, alla presenza di un pubblico attento e interessato, si è tenuta la cerimonia di presentazione del libro “Santa Maria del Parco in Bojano – Un percorso storico-culturale: da Cappella laicale ‘ricettizia’ a Chiesa di comunità”, autori i coniugi professori Clorinda Colalillo e Pietro Mario Pettograsso che hanno trovato nel parroco don Alessandro Iannetta la massima disponibilità e collaborazione per portare a termine questo prezioso lavoro che come sottolineato dagli stessi autori, non si conclude qui, ma c’è spazio per chi voglia continuare la ricerca, integrarla e se nel caso correggerla. L’opera che fa parte della collana del “III Millennio”, nella cui copertina è riprodotto un pregevole disegno artistico del portale stile arco gotico del tempio religioso redatto dallo Studio laboratorio Chirico, si è avvalsa della presentazione di mons. Giancarlo Bregantini.
Dopo i saluti del sindaco Carmine Ruscetta è intervenuto il prof. Antonio Mario Di Nunzio che ha curato la postfazione e che in precedenza aveva redatto la prefazione di un altro libro degli stessi autori sulla chiesa di San Biagio. «Gli autori del libro sulla chiesa di Santa Maria del Parco o de partu – ha commentato Di Nunzio – sono riusciti ad apportare un’ulteriore tessera volta a ricostruire l’intricato mosaico che connota l’identità di un luogo e di una comunità, cogliendone la fisionomia sua più genuina, le “radici”, l’essenza: l’insieme di miti, tradizioni religiose, linguaggio, usi, un comune sentire, in definitiva lo spirito dei popoli, il ‘genius loci’. Valori che possono essere un punto di riferimento anche per i giovani in questi tempi perduti e folli, dove domina la globalizzazione che tende ad omologare. Senza la tradizione, senza la ‘matrice identitaria’, senza le storie che emergono dai lavori dei nostri studiosi, senza la loro narrazione, senza la riproposizione della miriade di elementi che sembravano irrimediabilmente perduti, il rischio nel quale si incorre è quello di cogliersi stranieri nel proprio paese».
Il libro tratta delle prime testimonianze dell’esistenza della chiesa di S. Maria del Parco, l’origine della sua denominazione, della sua confraternita, della gestione di quest’ultima, dell’ospizio o ospedale posto nelle immediate vicinanze, dei santi e martiri presenti nell’edificio religioso, delle vicende del dopo terremoto del 1805 e i suoi effetti a livello di patrimonio delle chiese locali e dello stesso edificio religioso, l’interpretazione delle iscrizioni delle campane, la cronaca e la sua storia nell’ultimo secolo, per terminare con l’impegno profuso dal parroco don Alessandro Iannetta nella riapertura dell’edificio religioso dopo i danni del sisma 2012 che aveva portato alla sua interdizione e soprattutto un invito a recuperare quei principi fondamentali dell’associazionismo confraternale basilari per la sopravvivenza delle stesse confraternite in tempi difficili come quelli attuali.
Pettograsso, che negli anni ha contribuito insieme alla moglie Clorinda ad accendere una luce su periodi sconosciuti della storia locale, nel suo intervento ha tenuto a sottolineare: «La storia di Bojano è ancora tutta, o quasi, da scrivere perché chi ci ha provato, tranne pochi che vi hanno impiegato tempo, denaro e cervello, ha fatto cattivo uso dei documenti d’archivio, civile o ecclesiastico o di altra provenienza, o addirittura non li ha per nulla consultati, così facendo non solo ha reso un pessimo servizio alla ricostruzione dell’itinerario storico e di civiltà del suo territorio e della comunità d’appartenenza, ma ha fondato il presupposto per mettere spesso sulla strada sbagliata eventuali altri, desiderosi di conoscere meglio e di più. Per carità di patria accenno soltanto ai trafugamenti perpetrati negli archivi, specialmente comunali, ma anche di stato ed ecclesiastici, con la conseguenza di aver prodotto una voragine nella quale è stata sepolta molta parte della storia degli antenati»
Mons. Bregantini nel ringraziare gli autori del libro i coniugi Colalillo-Pettograsso che insieme a don Alessandro hanno permesso la pubblicazione del libro che può rappresentare uno stimolo nei giovani per conoscere il loro passato e vivere con gioia il presente guardando con speranza al futuro, ha voluto rimarcare e concludere che «Se le chiese rinascono, anche i paesi si rinnovano. Ma in questa rinascita sono decisivi gli storici che osano riaprire i polverosi archivi e che ci danno lo spessore di una storia solcata da tragedie e da speranze, quella storia che loro ci fanno rivivere in pienezza».
La presentazione del libro ha avuto il patrocinio della Parrocchia di San Biagio e dell’assessorato comunale alla Cultura.