Di Associazione Italiana Persone Down
Si conclude, ma continua, la campagna che l’Associazione Italiana Persone Down ha lanciato, una settimana fa, per declinare il significato della parola “Inclusione”. Così come richiesto dallo slogan scelto, in tutto il mondo, per celebrare la Giornata mondiale del 21 marzo: “Inclusion means..”.
E proprio perché l’inclusione non sia un evento, ma la quotidianità, l’associazione ha presentato, in questi giorni – e continuerà a farlo fino al 21 marzo, ma anche dopo – volti e storie di ragazzi e ragazze che raccontano e testimoniano cosa sia per loro l’inclusione. Ogni giorno, sui canali Facebook, Instagram e Twitter, oltre che sul sito, si apre una “finestra” sulla vita di un ragazzo o di una ragazza: una fotografia, una frase e poi, sul sito, il racconto completo dell’inclusione vissuta nel quotidiano.
A inaugurare questa “galleria di storie” è stata Marilenia, che sente l’inclusione nelle note cantate insieme al suo coro Manos Blancas di Bari, con il quale ha cantato anche a Montecitorio (qui il video del coro che canta Blowin’in the wind).
Abbiamo poi conosciuto Diego, “zio Poldo”, che ha 40 anni: “Con i miei nipotini gioco, li faccio divertire, li faccio disegnare e preparo la merenda.
Qualche volta li vado a prendere a scuola e li porto a casa alla Giudecca. Io mi prendo cura dei miei nipotini e ci coccoliamo tanto. E Chiara, campionessa di pallacanestro della Nazionale Italiana di atleti con sindrome di Down, famosa per aver cantato l’inno di Mameli in Lis e aver ricevuto per questo la Laurea Honoris Causa in Economia e Tecnica della Comunicazione. Nei giorni successivi, abbiamo conosciuto Mariopio, che con gli scout ha imparato a cavarsela in ogni circostanza.
E Mattia, che a dicembre ha firmato il suo contratto a tempo indeterminato come cuoco per Lagardère. E abbiamo conosciuto Flavia, che ama la scuola, lo studio e soprattutto i successi. Conosceremo ancora, in questi giorni, Lucrezia,Veronica, i ragazzi de “I Circoli” di Roma e la coppia di fidanzati, Emanuele e Moira, tra i protagonisti del recente docufilm di Christian Angeli “Come una vera coppia”.
“Sbirciare” nelle vite di questi ragazzi e di queste ragazze che ogni giorno danno il proprio senso e significato alla parola inclusione, è il modo che AIPD ha scelto per celebrare questa Giornata, ma soprattutto per celebrare valorizzare la quotidianità di queste persone e scoprire così come intendano, loro, l’inclusione.
Dichiara la presidente di AIPD, Tiziana Grilli: “Inclusione significa accesso, significa accoglienza, significa appartenenza e soprattutto significa partecipazione. Le persone con Sindrome di Down e tutte le persone con disabilità devono poter esercitare il diritto all’inclusione nei contesti di vita secondo il principio di uguaglianza e di pari opportunità, come cita la Convenzione ONU del 2006 sui diritti delle persone con disabilità. Ogni persona con disabilità è cittadino della sua Comunità con la sua unicità irripetibile, con quello che può dare, con i suoi desideri ed anche con i suoi bisogni. AIPD promuove , da oltre 40 anni, il diritto all’ inclusione, alla non discriminazione delle persone con Sindrome di Down e delle loro famiglie e soprattutto sostiene il loro diritto alla realizzazione di una vita di qualità , autodeterminata e per quanto possibile indipendente”.
La campagna di comunicazione è stata realizzata con il sostegno di Lagardère Travel Retail e con la collaborazione di Agesci e dell’Accademia Italiana Arte Moda e Design.