Innocenti Curiosità
27 Ottobre 2012
Santa Lucia
28 Ottobre 2012
Mostra tutto

La Marcia Su Roma

Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Dal Mio Telefonino

NOVANT’ANNI, MA NON LI DIMOSTRA!

Il Duce

Oggi sono tali, novant’anni da quel giorno che fa paura a tutti coloro che devono averne, novant’anni da un giorno di normale pigrizia, proposta dall’allora classe dirigente, imposta dagli allora industriali, subita dall’allora popolino:

Che differenza c’è fra quel giorno ed il periodo che stiamo vivendo?

Sai bene che non piace ripetermi, soprattutto quando ho già espettorato in merito, per cui ti ripropongo quanto già dato giusto un anno fa, La Marcia Su Roma; ma non posso non stigmatizzare il comportamento dei principali fruitori del bene creato dopo la data che ricorre oggi, quei comunisti che, lindi e pinti, oggi si mostrano alla pubblica opinione per condannare chi, stufo di tanta ipocrisia, ricorda il giorno in cui un governo, dormendo a sette cuscini, non ha fatto altro che dare la possibilità a dei “circensi” d’instaurare un po’ d’ordine, voluto da coloro che ci avrebbero guadagnato, per poi (questi ultimi) ribaltare il trogolo nel quale avevano mangiato, sazi e ruttanti, ma con il muso ripulito e pronto per il pasto repubblicano.

Oggi c’è chi s’indigna:
Marcia su Roma, 90 anni dopo. Convegno a Perugia, è bufera. Consigliere Pdl: “Da fare, ecco perché” – Libero Quotidiano, oggi c’è anche chi, come me, deride gli indignati.

C’è poi chi, come il mio amico Mario, si ostina ancora a considerare certi “affamati” che non perdono occasione per aprire la bocca ed acchiappare mosche, commentando la notizia di questi giorni così come segue:
“Nei teatri si può elogiare Tito, nelle università si deve leggere Vendola; a questi tutto può essere permesso mentre chi non è con loro deve essere privato della conoscenza, se questa non è manipolata dal regime bolscevico”.

Io parto da un principio di parità del diritto:
Chi non mi considera, non è degno della mia considerazione.

Sarà per questo che calcolo i dirigenti umbri approssimativamente quanto lo zero?

Al di là di ogni considerazione proposta o imposta da certo parassitame che campa alla giornata, rubando idee e lavoro altrui, considerando che il dire serio, è fatto anche di autocritica, imposta proprio dalla serietà d’azione di chi sa autocriticarsi, rimetto alla tua intelligenza quanto proposto da un giornale della sinistra più Sinistra, basato sulla verità storica, non certo sulle loro idee, Roma Marcia Quel giorno lungo un Ventennio – Repubblica.it » Ricerca, a dimostrazione del fatto che chi ha delle idee da proporre, eventualmente può anche fare macchina indietro e ripensare a quanto è stato il proprio passato, a differenza di chi, non avendo idee, può campare esclusivamente guardando ed impossessandosi dell’altrui lavoro, degna azione proposta in simile anniversario.

Per finire, (ma la domanda è posta all’attenzione della tua intelligenza, non certo in attesa di risposta da chi intelligenza non ne ha), dopo aver giustamente brindato al novantesimo anniversario di quell’azione circense che è stata la Marcia su Roma, ti ripropongo la domanda che chiudeva la farneticazione da me espettorata giusto un anno fa:

“Perché allora ci si ostina a non voler considerare parte della Storia Patria, anche quel tanto vituperato ventennio, da cui tutti hanno attinto, e che da tutti è rinnegato?
Forse… per paura di far crescere la coscienza degli italiani, liberi finalmente di distruggere quest’inutile palcoscenico, su cui si esibiscono ormai scialbe marionette?”.