Di Vittorio Venditti
Viva Le Onde Corte!
‘Ulisse’ nel tempo lo ha detto più volte: ‘Arriverà il momento nel quale rimpiangerete le radio analogiche’ e quel tempo è arrivato.
Non un terremoto, ne un’apocalisse nucleare: è bastato un semplice conflitto regionale che usa come teatro la vecchia Europa e tutto è tornato indietro di un quarto di secolo, quando internet non si sapeva neppure se e come sarebbe servito in grande scala, quando in Italia, anzi, in provincia di Campobasso, si è arrivati al punto di prendersi gioco anche delle autorità costituite, visto che i di queste componenti, addetti al controllo delle trasmissioni ‘dilettantistiche’, venivano sbeffeggiati, stante la loro incapacità di gestire la situazione, tenuta sotto controllo direttamente dai radioamatori. Allora si è pensato a chiudere l’era ‘Morse’ ed oggi poco ci manca che il vecchio alfabeto ed i suoi derivati non tornino in auge come il vero sistema di telecomunicazione essenziale per trasmettere, non quello che le parti vogliono, (benché la propaganda abbia agito per i propri scopi anche con l’uso e l’abuso di quei mezzi), ma soprattutto ciò che realmente si può vedere e verificare in maniera neutrale, anzi più che interessata, ma dal punto di vista di chi è sul campo e capisce, in quanto patisce.
In Ucraina si colpiscono le antenne trasmittenti perché fanno più danni di un bombardamento a base di missili, siano esse ufficiali e famose, siano solo quelle poste sulla casa di chi, russofono, ma amico di entrambe le parti, è stato in grado di unire gli abitanti della cittadina nella quale ha vissuto perché ucraini e russi, lì, si volevano e si vogliono rispettare, in barba alle decisioni politiche di soggetti lontani anche in quei posti dalla gente comune. Lì, chi ha avuto l’ardire di far valere le ragioni di unione e fratellanza fra la gente, insieme alla propria famiglia, ha pagato con la vita tal affronto alla politica ed ora guarda dall’alto della Verità, sia chi combatte, sia chi resta in quell’unione che è propria della gente cui non frega niente di pirati informatici o della sospensione di una Rete che di certo in questo momento non unisce, ma anzi, contrappone. Oggi se questa sembra un ‘CQ/DX’, (una richiesta di comunicazione a distanza), in realtà è la pura costatazione che la vecchia radio ha seminato e sicuramente raccoglierà perché chi ne ha ricevuti i benefici, col tempo non dimenticherà e soprattutto se il seme caduto come al solito rinasce, ciò potrà anche essere prodromo di quella riscossa che sulle onde corte porterà al mondo intero la notizia che in qualche modo la giustizia seria vincerà sui capricci di pochi stolti.
Ciao Miro: 73+51. QRX, (Non QSK), Di Speranza Per L’Umanità. Over.