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Strade Gambatesane: Eccone La Manutenzione

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Chi Figlio Chi Figliastro

Dopo un breve silenzio, eccomi di nuovo a tediarti con qualche fresca farneticazione.

Il problema su cui intendo porre oggi quel che resta della mia attenzione, può esser definito di “normale amministrazione”, intendendo per “normale” lo stato in cui si trovano le strade italiane in generale e gambatesane in particolare, mentre per “amministrazione”, il richiamo alle responsabilità in merito, che va fatto a quest’ultima, intendo, per il caso specifico, l’amministrazione municipale di Gambatesa.

Passeggiando a piedi o in auto per le strade del nostro paesello, a parte piccoli peccatucci veniali, (esempio: in qualche parte come nei pressi della sala giochi, si possono notare forti dislivelli fra il manto stradale e la base dei marciapiedi, cosa utile a chi masochisticamente volesse slogarsi una caviglia), nulla fa presagire altro e sarebbe del tutto inutile questo mio scrivere.

Provando però ad uscire dal paese, ad esempio volendosi recare a visitare i propri antenati, si cominciano a vedere problemi non degni di un paese civile.

Il ben pensante di turno obbietterà che sono il solito attacca brighe, volendo far vedere problemi sorti a causa di un mal tempo che in maniera imprevista e violenta ha colpito Gambatesa.
A costui, rispondo tranquillamente che certi “difetti” delle nostre strade sono cronici e mai presi in seria considerazione.
E poi, sempre riferendomi al nostro “ben pensante”, già a suo tempo mi sono occupato delle strade interpoderali, (contrada Macchie esclusa), perché non metter lingua anche sulle strade di paese?

Fra l’altro, almeno per quanto riguarda le strade di paese, prima di me, del Problema si è occupato gambatesaBlog, ma lo ha fatto, a mio avviso, esclusivamente in maniera contabile.

Sarà per paura di ulteriori querele?

Io intendo puntare il dito, partendo dalla delibera di giunta N° 17 dello scorso primo marzo che come succede solitamente a Gambatesa, tratta il problema utilizzando due pesi e due misure.

E mi querelino pure!
Saprò come rispondere, documenti e fotografie alla mano.

DELIBERA DI GIUNTA n 17

Albo Pretorio Del Municipio Di Gambatesa

Per tua comodità ti lascio il download della delibera appena citata, oltre alla possibilità di arrivare al punto originale da cui ho estratta la medesima delibera; ciò, qualora tu pensassi che io, magari per miei interessi personali, in qualche modo abbia manomesso il documento che ti sto offrendo.

Perché parlo di parzialità nella gestione di quanto utile per ripristinare un minimo di civiltà sulle nostre strade?

Il perché, senza ulteriori giri di parole, te lo mostro in foto

Gheddafi non avrebbe saputo far meglio!

Quanto ti ho appena mostrato la dice lunga sul modo di mantenere le strade.
Se guardi il tombino ritratto, ti accorgerai che la strada in questione è stata probabilmente visitata dai carri armati che in questo periodo stanno arando le strade della Libia.

Ridendo e scherzando, devo dire che ci sono andato molto vicino, considerando che in buona parte, certo modo di scavare le strade è dato dai mezzi agricoli che, un pò per pigrizia e menefreghismo dei proprietari dei mezzi in questione, un pò per ragioni di cui parlerò dopo, passando, (magari senza i prescritti pattini montati), scavano le nostre strade urbane ed interpoderali, riducendole nello stato appena mostrato.

Ma è solo un problema di maleducazione di qualche contadino?

Non credo, visto che se fosse così, strade come la statale diciassette, dovrebbero ormai essere ridotte al rango di mulattiere, non essendolo mai state, neppure quando davvero si trafficava a dorso di asino o di mulo.

A mio avviso, parte della verità risiede nel modo di costruire e di riparare le nostre strade.
Nel farlo, infatti, più che al risultato da ottenere per il bene di tutti, come al solito, si pensa a guardare il bene di chi, alla faccia dell’educazione civica, pensa di trarne vantaggi che vanno al di là del lecito.

Sì! intendo dire che c’è chi ci marcia! e se avessi a disposizione il nome della ditta che si occupa di certe “riparazioni” non esiterei a pubblicarlo.

Per ora non ho a disposizione questo dato, ma sta sicuro che almeno d’ora innanzi, sarò vigile, (non vigile urbano, e soprattutto non con l’impegno da lor profuso in merito), nel sapere a chi appioppare le responsabilità di futuri disservizi come quello che vedi in foto.

Insomma:

D’ora innanzi, ditte importanti e sedicenti “importanti ditte” si preparino, perché saranno nominate e disprezzate su questo sito a causa del loro mal affare, così, come verranno ringraziate (nonostante il vero ringraziamento è loro già riconosciuto all’atto del pagamento per il lavoro prestato), verranno ringraziate proprio per aver ben eseguito quanto sarà stato loro affidato in termini di lavoro per il bene di tutti.

Sarà d’importanza irrilevante il mio ringraziamento, ma ti assicuro che l’importanza in palio, sarà rilevante ed economicamente valida, in caso di “messa alla Berlina” di chi non avrà fatto il proprio dovere.

Non conto tanto sulla solerzia del nostro “solerte magistrato”, campa cavallo!… ma se per un caso assai lungi dal verificarsi, si dovesse trovare anche in questa categoria di impiegati statali, qualcuno che in maniera impopolare conoscesse il significato del termine “Lavorare”, allora avrò fatto un bingo, degno del miglior bottino di gioco.
Intelligenti Pauca.

Non a caso ormai da tempo giro armato, OPS, per ora solo di macchina fotografica!

Perché, (dirai: come al solito), ce l’ho con i vigili urbani?

Ma perché! non si sono mai visti anche per il centro di Gambatesa, mezzi cingolati sprovvisti di pattini?
E visto che è così, perché non si è mai visto nessuno elevare esemplari multe a questi vandali?
Forse che, (come già detto in precedenti articoli), i beni di tutti, all’atto pratico, non sono di nessuno?

Tornando alla tanto discussa ordinanza sulla segnaletica stradale.

Si sono fatti installare segnali di divieto di transito per mezzi agricoli, in qualche caso, arrivando alla paradossalità per cui un cittadino che abita nel centro di Gambatesa non può (o non potrebbe) più rimettere nel proprio garage il proprio mezzo agricolo.

Cosa si può leggere nella stessa ordinanza, a proposito di coloro che, magari non abitando in Gambatesa-centro, attraversano queste strade o le strade come quella che ti ho mostrata in foto, (che ormai è sita nella periferia del paese), senza i pattini installati ai cingoli dei loro mezzi agricoli e non solo?

Con il “non solo”, non voglio parlare di carri armati, (quand’anche tutto è possibile), ma di mezzi adibiti ad altri usi che non siano quelli prettamente agricoli, esempio i mezzi utilizzati dai costruttori edili ecc.

In definitiva:

Quando si prenderanno i dovuti provvedimenti contro questi nostri concittadini un pò “superficiali”, non volendo infierire con i termini da usare nei loro confronti?

E poi!

A quando, una Delibera che imponga di costruire utilizzando i giusti parametri, (ad esempio), che nell’asfaltare le strade, l’Asfalto utilizzato venga obbligatoriamente fatto calcolare nei giusti quantitativi, in pratica, non solo in teoria?

E a quando, una Delibera che imponga ha chi è pagato per vigilare anche in questo, (ed in questo caso, più che degli agenti di polizia municipale, parlo dell’ufficio tecnico presente nel nostro, come negli altri municipi), di Vigilare in maniera compiuta?

Le leggi in merito esistono già da tempo immemorabile?
Ma Va! non me ne ero accorto!
Allora sono proprio un emerito idiota!
Che campo a fare!
Fessi come me, sarebbe meglio se venissero soppressi!
Perché allora non farla finita e fucilarmi direttamente?

Ti piacerebbe, é?

Già vedo la soddisfazione per l’aver raggiunto un simile ed insperato risultato, dipinta sul volto di certi imbecilli (sedicenti notabili) che da quasi trent’anni vorrebbero vedermi al muro davanti all’ufficio postale, (così, come mi ero sistemato la notte di capodanno), e di fronte a me, vorrebbero sia pronto un plotone di esecuzione, composto in buona parte dai personaggi allegorici e non solo,che continuamente cito nei miei farneticanti ed inutili articoli, con le armi spianate ed il colpo in canna, in attesa dell’ordine di farla finita, spegnendo questa “Voce Fuori Dal Coro”.
Ma sono ancora qua, quantomeno per solleticare la coscienza di chi, in altri momenti, si presenta lindo e pinto per indottrinarci su come contribuire per una miglior vita collettiva!…

Già! ma come detto dal nostro “elettore altruista”, mi sto allargando un pò troppo nel pensare ai fatti miei e non a quelli degli altri, magari di chi, così facendo, ha la legittimità di lucrare su tutti, me compreso….

Ora passiamo ad esaminare la delibera N° 17 nei dettagli.

Leggendola, non si può, come ho già detto, non notare l’uso dei proverbiali due pesi e due misure.

Come detto sopra, andrebbe fatto tutto un discorso a parte per la cronica situazione di contrada Macchie e per lo stato della maggior parte delle strade interpoderali del nostro agro; discorso che riprenderò per quanto riguarda le strade interpoderali e che farò ex novo e con un buon corredo fotografico, non appena il Signore mi concederà il giusto impulso di “Pazzia” per quanto concerne la strada di contrada Macchie.

Ma al di là di ciò, non noti anche tu, (se ne sei a conoscenza), il fatto che si vanno a “mettere in sicurezza” solo strade in cui, (ma è solo un caso! per carità!), abita buona parte della nomenclatura di stanza presso il nostro municipio, nomenclatura composta sia da politici che da impiegati?
Nomenclatura (ovviamente) di ambo le fazioni!

A proposito!

In una delle strade oggetto della “messa in sicurezza”, abita anche il nostro carissimo “elettore altruista”:
Non sarà che anche in questo caso il bue chiama cornuto l’asino?

Mi s’incolpa di pensare ai fatti miei, (e con i miei soldi la cosa è più che legittima), poi, come se niente fosse, si ottiene, (per carità! senz’aver chiesto nulla!), quanto ad altri, come il sottoscritto, è toccato pagarsi con proprio danaro.

Parliamo però, dei lavori che si dovranno eseguire.

Onore al merito, a chi è riuscito a far quadrare i conti talmente bene, da non far avanzare un misero euro, da spendere per brindare al risultato ottenuto, presso il bar Trash e Hish.
Noterai che nella delibera non vengono in alcun modo considerate le spese politiche, cosa, per altro, normalmente omessa.

La mia domanda però è un’altra:
considerate le strade in questione, mi domando e ti domando:
Ma le lastricheranno d’oro con duecentomila euro?
O le “metteranno in sicurezza” eseguendo lavori del tipo di quelli eseguiti nel centro storico, dove, lavori o non, la situazione precedente è rimasta tale?

E poi:
Possibile che da questo “progetto” non si possa in alcun modo far derivare una piccola insignificante somma, tale da esser utilizzata, (ad esempio), per sistemare il tombino, (meglio sarebbe, tutta la strada), che ti ho presentato in foto?

Una volta si diceva:
“i democristiani mangiano e fanno mangiare; i comunisti invece mangiano da soli”.

Sarà che dopo trentatré anni dalla morte di Aldo Moro, finita la guerra fredda e la contrapposizione U. S. A.-U. R. S. S., sia finalmente possibile, almeno a Gambatesa, far vivere il progetto per il quale lo stesso Moro ha dovuto sacrificare la propria vita:
il “Compromesso Storico”?

Ma poi, detto da “cafone”, chi si sta occupando con varie mansioni di questa “torta” chissà quanto Inattesa, non sa che a mangiar da soli ci si strozza?

Non vorrei essere in costoro quando la mia maledizione li colpirà inesorabilmente.

Già! Ma questi sono solo i sogni di un pazzo.
O di chi “pensa solo ai fatti suoi”?…