Di Domenico Lanciano
La guerra in Ucraina e le tante altre guerre che ancora devastano varie parti del mondo hanno indotto l’Università delle Generazioni a listare a lutto le mimose insanguinate da immani uccisioni, conseguenza di troppe violenze contro vittime civili (specialmente donne e bambini), cui si aggiungono i femminicidi e le morti sul lavoro.
Bisogna assolutamente correre ai ripari e contrastare tutta questa violenza bellica e privata con un’intensa e massiccia operazione di educazione alla pace, iniziando dalla graduale distruzione di tutte le armi, altrimenti non usciamo da tale spirale. Tutti indistintamente potremmo essere travolti dalla violenza, come dimostra la guerra in Ucraina.
E’ questo il momento ed un motivo in più per fare tesoro di tutto il plurimillenario lavoro di filosofi, pacifisti ed educatori come ad esempio Maria Montessori, la quale sosteneva: “Tutti parlano di pace, ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si educa per la competizione e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la pace”.
Perciò è tempo di invertire seriamente la pedagogia della competizione, della violenza e dell’onnipotenza con una pedagogia scolastica e sociale di collaborazione e di pace, poiché altrimenti è assai concreto il rischio di annientare il nostro pianeta e l’intero genere umano. – stop –