Di Vittorio Venditti
Tripudio D’Intelligenza E Riforma Del Catasto
Il temuto cambio di scena più volte paventato da chi scrive, finalmente si è svelato in tutta la sua drammaticità, almeno per quanto concerne le manifestazioni meno angosciose, inizio del peggio che deve ancora venire.
A quest’uomo, amato finché ha fatto comodo anche in occidente, va dato il merito di aver gestito il cambio di solfa da propinare a lettori e spettatori tout court.
Questi, sinceramente si sono davvero stancati di sentir parlare esclusivamente dell’affare ‘coviddi’ e dei ricatti che in questi ultimi due anni ne sono derivati per chi ha avuto l’ardire di non adeguarsi a quanto ‘liberamente’ bisognerebbe accettare, non per il proprio, ma per il bene altrui.
Oggi il gregge che vive nell’opulento ovile chiamato Europa, deve sorbirsi la lagna con annessa quasi imposta colletta, (nessuno pensa al proverbio che sostanzialmente afferma che se tutti scendessero in piazza con la propria croce, ognuno tornerebbe a casa senza effettuare scambi di sorta), spettacolo che vede esporre le disgrazie ampiamente annunciate da una decina d’anni se non da un quarto di secolo, sciagure che parte dell’oriente del vecchio continente sta subendo per colpa di entrambi gli schieramenti economici in campo perché quando si compie un’azione comune, nel bene o nel male, si agisce per l’appunto in comune.
L’intelligenza umana, dopo non aver imparato niente dalla storia, non degli ultimi due millenni, ma almeno da quanto vissuto dal mondo nel cosiddetto ‘secolo lungo e breve’ chiuso una ventina d’anni or sono, come se niente fosse, si sprigiona ad esempio nel cercar di bandire e diffamare gli autori letterari, colpevoli di aver prodotti i propri libri dall’una, piuttosto che dall’altra parte dell’attuale fronte.
Così, si arriva a sentire che presso la bicocca di Milano, viene impedito a Paolo Nori di proporre un corso su Dostoevskij e dopo la ribellione dei social, vere odierne alternative agli istituti accademici come depositari degli effetti dell’intelletto, nel far macchina indietro per riparare al danno, dalla ‘civile Università’ si aggiunge la beffa, atteso che si sia cercato d’imporre al professore di esporre i propri insegnamenti relativi al letterato russo, ma con a fianco una digressione su almeno un autore ucraino per par condicio, (soluzione ovviamente declinata dall’insegnante), offendendo in un baleno sia i principali componenti dell’ex unione sovietica che di sicuro hanno ben altre armi per combattere e non certo si abbassano a chiamare in causa la loro cultura, sia coloro che vengono definiti fratelli e poi bombardati alla ‘Caino’ dai primi, novelli ‘Abele’, questi ultimi, disgraziati che se non direttamente colpiti dalla guerra a base di missili e bombe, sono stati italianamente offesi da questo ‘contentino’ che nulla può avere a che spartire con la letteratura.
Si fa propaganda da entrambe le fazioni, ma si cerca di nascondere i veri effetti deleteri che tragedie come quella enfatizzata in questi giorni, nel tempo le stesse parti oggi contrapposte hanno imposti a tanta gente, cambiamenti di vita non voluti, propinati spesso da chi ha dimenticato di aver patiti i medesimi trattamenti poi scaricati su coloro che non vengono ritenuti ‘il Prossimo’ e di conseguenza ‘non amati’.
E’ questo solo un esempio fra i più vicini al ‘civile mondo occidentale’ che si erge a Maestro di non si capisce bene cosa, visto che se ufficialmente tal consesso si presenta come il non plus ultra della razza umana, lo Stesso sottobanco produce e distribuisce ciò che serve a scannarsi al meglio, traendone profitti da far schifo, quasi sempre non riciclati in favore di chi soffre per tali premure, seppur nel vanto di agire in tal senso, ritenendosi anche in diritto di bollare chi fa notare certe discrepanze come farisei et similia.
Tutta questa manfrina a che pro? E’ ovvio che quando si parla d’ipocrisia, bisogna guardare sotto la cappa d’oro di dantesca memoria ed in Italia, ciò è cosa che distingue chi è intelligente dalla massa informe.
In questi giorni è in atto la resa dei conti fra quel politicame che fa rimpiangere la compagnia che ha gestita la cosiddetta prima repubblica, dopo che cotanto ‘rinnovamento’, democratico e non solo, non è stato in grado di eleggere il proprio arbitro/badante, costringendo quasi a mano armata chi aveva già dato, a tornare sui suoi passi per tenere appunto a bada cotanti ‘bambini’ mai cresciuti, ovvero anziani di nome e di fatto che diversamente avrebbero a dover godere di quegli ospizi che sono duri a’morire’.
E’ in quest’ottica che va vista la quasi spallata data al governo ‘drago’ da chi vorrebbe che si cambiasse tutto per non modificare niente a livello di gestione dell’italico catasto, ciò per le più disparate ragioni.
Le mire di chi campeggia nella prima foto proposta in questo pezzo, La dicono lunga sui risultati che potrebbero arrivare dall’applicazione di soluzioni sbrigative imposte dall’azione di colui che ora viene definito in ogni modo negativo, dopo che lo stesso per anni o decenni si è prestato a sopportare ogni forma di lecchinaggio profusa da soggetti più o meno raccomandabili di provenienza occidentale. Il maniero che potrebbe tornare fra le grinfie del Cattivone oggi odiato, potrebbe continuare ad essere aperto al pubblico, a differenza di quanto avviene in luoghi scordati da Dio, ove simili strutture non hanno la medesima sorte, nemmeno in caso di ‘festa’. Allo stesso modo, chi non ha più l’amicizia dei ‘potenti’ d’altra fazione, potrebbe prendere due piccioni con una fava, abbassando mediante i suoi ‘servigi’ il valore delle case a un euro e nel contempo ristrutturando seriamente ed in maniera inequivocabilmente definitiva anche il catasto, non solo italico. Soluzione da preferire all’eterno provvisorio, dottrina applicata da sempre nel ‘rotto stivale’?
Resta da rispondere solo al benpensante di turno che ritiene di provocare, pretendendo di affermare che chi scrive, se vivesse in Russia, non potrebbe dire così apertamente la sua, vedi i fatti riportati dalla propaganda occidentale. A costui si potrebbe evitare di rispondere, ma per tigna lo si fa, invitando lui ed i suoi degni compari a cliccare qui per ricordare. Ad ogni buon conto, prima che accadesse quanto richiamato nell’ultimo collegamento ipertestuale, il vostro cronista si è trovato in un discutere a casa di amici, dove gli è stato spiegato che per esempio a San Severo, (zona del foggiano non proprio allineata ai doveri ritenuti ‘civili’), blog come quello ucciso o giornali come il presente, eufemisticamente ‘non verrebbero visti di buon occhio’. La risposta è stata semplicemente adattata all’intelligenza, per cui, richiamando quanto si può osservare guardando l’ultima foto presente in quest’articolo, ciò sarebbe stata la naturale sostituzione di quanto mal visto con tutti gli annessi e connessi.
E Chi Scrive, Quel Giocattolo Ha Imparato Ad Usarlo Con, ‘Pare’, Un Certo Profitto.