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SOCIETA’: SOS INFODEMIA

Di Luca Giordano

A due anni di distanza dal primo caso di Covid accertato nel nostro paese, Marco Foresta, noto youtuber e divulgatore scientifico, ha realizzato un documentario denominato “Infodemic- Il virus siamo noi”, per fotografare ed analizzare questi due anni di pandemia, nei quali siamo stati letteralmente bombardati di notizie spesso inaffidabili o addirittura fake news: bufale.

Barbascura

Questo caos, creato da una quantità esponenziale di proposte riferite ad un argomento, sia accurate che no, prende il nome di infodemia (fusione delle parole informazione ed epidemia), non utile di certo a rasserenare il lettore, ma al contrario, ad aumentarne lo stato di confusione. La pandemia ci ha sorpresi, il terrore e l’angoscia hanno dominato la prima ondata nella quale noi semplici cittadini speravamo di capire qualcosa in quel turbinio di notizie, accuse, bollettini, scandali, voci, leggende, fake news che hanno letteralmente invaso i media e le home dei nostri social. Per la prima volta, abbiamo assistito alla difficoltà della scienza che non aveva ancora risposte certe da darci, ma ipotesi sbandierate ai tg piuttosto che sulla rete, utili solo ad aumentare la quantità di notizie puntualmente alterate da giornalisti o blogger per renderle più visibili. In tutto questo inferno ognuno ha trovato sollievo nel leggere ciò che più si avvicinava al proprio modo di pensare, scansando quello che non si condivideva, arrivando a dubitare della malattia stessa. Così siamo arrivati, dal grido di unità iniziale nel combattere il Covid, a vere e proprie fazioni anche violente, gruppi di parte che si gettano fango addosso per averla vinta.

Nel documentario si parla per esempio anche dei dubbi nutriti sul primo allunaggio, perché molte teorie negazioniste del fatto sono girate in rete diventando di dominio pubblico, Addirittura è stato intervistato l’astronauta Luca Parmitano che ha ammesso di aver ricevuto commenti nei quali è stato definito ‘un attore’ e che le sue missioni fossero state girate da registi come se si fosse trattato di un film.

Insomma, tutto quello che non riusciamo a capire diventa una minaccia dalla quale dobbiamo difenderci e appunto per difenderci da questo mitragliamento di notizie che possono destabilizzarci, bisogna sempre controllare la fonte, affidarsi a quelle riconosciute e documentarsi il più possibile senza credere al “titolone sensazionista”.