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Rispetti E Sospetti 2

Di Vittorio Venditti

Ovvero: I Corsi E Ricorsi Della Storia Locale

Continuando a trattare il capitolo “mungitura periodica del cittadino sprovveduto”, altrimenti definito Truffa, oggi affronto quanto accade a proposito del “volerci bene”, proposto, quasi imposto, da società che sono sfacciatamente appendici di enti con i quali queste vivono in simbiosi, per cui, a fronte del mantenimento elettorale di una certa casta, questa, offre mano libera all’imposizione di “Servizi”, assimilabili se non proprio di provenienza camorristica.

Proponendoti un rapido riassunto: Rispetti E Sospetti, (per l’appunto), Ancora Una Volta, La Provincia E’ Fra Noi? e Speciale Anti Truffa, sicuro della tua innata intelligenza nel comprendere dove io voglia andare a parare, passo subito ai fatti che prossimamente mi vedranno costretto a ricevere l’ennesimo disturbo da sventare, unitamente al tentativo di estorsione al quale enti privati, (non certo dissimili da privati enti più potenti e che hanno un fatturato maggiore, cercano di sottoporre il cittadino che in genere non si ribella e paga supinamente.

I fatti:

Venerdì scorso, dopo quattro anni di silenzio, ecco che torna alla carica quella “Società” emanata da quell’ente inutile che risponde al nome di Provincia di Campobasso, che a suo dire, “vorrebbe ispezionare il mio impianto di riscaldamento”, pena la richiesta di sospensione della fornitura del gas di rete.

Non volendo tornare ai dettagli già esposti nei link che t’invito a rileggere attentamente, mi soffermerò su un paio di punti che, se non toccassero direttamente la mia coscienza civica, mi farebbero sorridere.

1°: Già detto dell’assoluta impreparazione, (oltre alla quasi se non totale mancanza di diplomi di qualifica nel mestiere), dei cosiddetti “ispettori” inviati da queste società, ragione regina del mio diniego a permettere l’esecuzione di qualsiasi operazione da costoro richiesta, (punto che la dice lunga sul fatto che i Nostri rispettino le Leggi alle quali fanno riferimento), mi chiedo e sottopongo all’esame della tua intelligenza:
Perché se la Provincia di Campobasso è la stessa persona giuridica che volle importunare la mia famiglia quattro anni fa, la società disturbatrice nel frattempo ha cambiato nome, passando dal vagamente truffaldino Itagas, (si noti la somiglianza con Italgas), al nome più breve e rassicurante di ESA, (Energia Sicurezza Ambiente), tenendo la sede sempre allo stesso indirizzo della società precedente, e restando comunque a responsabilità limitate, intese secondo me, nel restare responsabili fino ad un certo punto, dei danni che i loro ispettori potrebbero creare nelle abitazioni visitate?
Io, già a suo tempo, dopo aver avvertita la Provincia di Campobasso dei fatti allora in essere ed oggi riproposti, (per altro, anche a carico di chi, a suo tempo, permise a questi “ispettori di entrare in casa propria), ti misi in guardia dal far entrare chi che sia in casa tua, fra l’altro, per evitare che si consumassero furti o truffe a tuo carico, così, come disposto da società private o parastatali che si occupino di forniture di elettricità, gas e telecomunicazioni:
Perché, a che titolo e soprattutto perché a mie spese, oggi dovrei contravvenire a questo Vangelo e far entrare in casa mia gente proveniente dal beneventano o dal foggiano ed assumermi simili rischi, accettando anche la presa in giro di dover pagare per questo servizio non richiesto?

2°: Come detto, è possibile, oggi come quattro anni fa, visionare gli atti pubblici ai quali ogni casa è assoggettata ed evincere determinate informazioni, ad esempio che vi sono abitazioni, (anche nei centri storici), alle quali non arrivi la rete del gas o che non hanno fatta alcuna richiesta di fornitura in merito:
E’ legittimo dunque decidere per difesa personale che le visite, (per altro, annunciate con lettere vagamente minacciose), vengano vietate, sospettando secondi fini, non necessariamente leciti?
Considerando che fra il truffatore ed il truffato la colpa è di quest’ultimo perché depositario dell’ultima parola in fase contrattuale:
A tuo parere, quanto è legittimo stare sulla difensiva, attuando ogni piano di dissuasione per proteggere i propri beni, atteso che una volta ricevuto il danno si può acquisire anche la beffa, data dal fatto che neppure chi è preposto a tale lavoro accetti tue eventuali querele, anzi, come da precedente, te ne emette una a tuo carico, magari perché hai fatto notare a costui che non stava facendo il lavoro per il quale viene retribuito?

Detto ciò, mi permetterai una nota di colore e neanche tanto.
Non è che cambiata la compagine politica al potere a palazzo Magno, (mai nome più azzeccato), si cambi anche il carrozzone e magari si sostituiscano i passeggeri non in grado di rinnovare l’“abbonamento”?
Anche le società che si occupano del trasporto pubblico regionale hanno cambiato nome volta per volta, con modifiche al personale assunto presso le stesse:
Ci troviamo di fronte ad un caso simile?
Sarebbe l’unica giustificazione a nuovi controlli leciti nelle abitazioni private, sempreché si voglia continuare ad essere così ottusi da non voler considerare quanto sopra esposto.

Ma io credo a ben altri fini.

Anche la Camorra si evolve!
E quanto crescono, in termini di fama e fame i vari Saviano che da falsi santoni dicono di volercene difendere?

In definitiva:

Lunedì prossimo mi accingerò a vietare l’ingresso a questi disoccupati in parcheggio a casa dei miei, proponendomi in maniera cortese ma ferma.
A differenza della volta precedente, non sequestrerò loro i documenti, considerando la “Visita” alla stregua di quelle periodiche delle quali ci onorano i testimoni di Geova, visite che si concludono ancor prima d’iniziare.
Procederò anzi con la restituzione della lettera (che ho appositamente evitato di buttare nel camino), lettera che i mandanti di tal iniziativa hanno voluto inviarci, attestando così che la visita è avvenuta e che, a differenza di quattro anni fa, non sarà necessario un nuovo appuntamento nei due mesi successivi, ne, (si spera), mai più in seguito.

Date però le minacce accluse al pezzo di carta oggetto di restituzione che annuncia tali “ispezioni”, sarà bene che gli avventori tengano conto che essendo considerati equipollenti a comuni camorristi, verranno trattati di conseguenza, (non la “normale conseguenza” conosciuta ed imposta dalla Camorra, ma ben altra conseguenza, sicuramente non convenzionale ma vigliaccamente da questa gente non considerata), qualora l’atteggiamento dovesse divenire minaccioso o ricattatorio, tutto ciò ovviamente in maniera adatta al caso e non necessariamente rispondente alle Leggi vigenti, Leggi, (come già detto), che premiando l’audacia di chi delinque colpiscono chi le rispetti, evitando di essere applicate perché è questa la soluzione più facile in mano ad uno Stato ormai incapace di tener fede agli impegni con chi si onora di farne parte onestamente, rendendosi così complice di chi, sembrando più forte, in realtà ne è il cancro che distrugge proprio questo Stato e la sua alleanza con chi ne fa parte, dalle fondamenta.