Di Luca Giordano
È di queste ore la notizia della morte della grande attrice romana Monica Vitti.
Musa ispiratrice dei più importanti registi del nostro cinema come Antonioni e Monicelli, la Vitti ha portato sul grande schermo personaggi ironici, ma interiormente complessi.
Anche a teatro Monica ha brillato e proprio lì è avvenuta una storica collaborazione con il maestro De Filippo. Infatti, nel 1976 è andata in scena “il cilindro”, commedia di Eduardo che racconta le vicende di quattro disoccupati che cercano di sbarcare il lunario in un modo alquanto bizzarro.
Rita (Monica Vitti), finge di prostituirsi adescando potenziali clienti dalla finestra che da sulla strada. Questi ultimi, recependo l’invito della provocante cortigiana, accettano di entrare in casa, ma subito dopo aver pagato, scoprono che in camera da letto giace la salma di un uomo. Quell’uomo è il fidanzato di Rita (Luca De Filippo) che finge di essere morto per impaurire i clienti e farli fuggire a gambe levate. Così accade: uno dopo l’altro, gli uomini scappano dalla casa alla vista del morto, dimenticando anche di farsi restituire i soldi dati precedentemente a Rita. Gli affari procedono bene, fino a quando un signore, alla vista della salma, evita d’impressionarsi, volendo portare a termine l’accordo stabilito con la Vitti. A quel punto, entra in scena Eduardo, che sfoggia il proprio cilindro, cercando di far ragionare l’uomo sull’impossibilità di avere un rapporto sessuale con quella donna che ha appena perso il compagno. L’uomo però, vuole la vitti ad ogni costo aumentando addirittura l’offerta per avere la donna, che intanto scoppia in lacrime. Allora si alza dal letto il fidanzato che in preda alla gelosia minaccia di uccidere tutti con un coltello. Inizia una furiosa lite tra la Vitti, Luca ed Eduardo De Filippo che accecati da quella somma così alta di denaro non sanno come comportarsi. Nel frattempo, l’uomo si addormenta, sognando di aver avuto almeno per un po’ di tempo la Vitti tra le sue braccia. Così, i De Filippo suggeriscono di far coricare la donna con lui, in modo che al risveglio egli creda che il fatto sia accaduto realmente. Al risveglio, l’uomo vedendo la donna accanto a sé, si rallegra per quanto successo (in realtà tutto falso) tornando felicemente a casa, ma lasciando la gran somma già consegnata a quei disperati.