E ‘Mbe’: Che C’E’?
30 Gennaio 2022
BASKET, A1 FEMMINILE. LA MOLISANA MAGNOLIA, RIENTRO CON MILLE EMOZIONI: MA IL FINALE SORRIDE A LUCCA
30 Gennaio 2022
Mostra tutto

Mattarella bis: La Mia Analisi

Di Antonio Di Domenico

Per eleggere il presidente servivano 505 voti. Nella più ampia configurazione possibile (vedi foto) il centrodestra “compatto” poteva contare su 459 voti (454 in realtà, ma cambia poco). Per farcela era necessario ovviamente lasciar scorrere le prime tre votazioni in cui serviva una maggioranza qualificata di 673 voti.

Mattarella

Dopo non poche difficoltà nell’individuare il candidato migliore della coalizione il risultato è stato che la Casellati si è fermata a 382. È stata affossata da una corrente di Forza Italia e dai centristi di Toti. Di voti ne mancavano 123, missione impossibile a questo punto.

Quando non puoi più vincere, punti al pareggio. Vediamo quali erano gli obiettivi dei singoli e cosa hanno fatto:
🟢 Salvini: ha provato ad eleggere un candidato di area centrodestra o quantomeno super partes. Non ha volutamente proposto alcun nome targato Lega e si è speso per la coalizione, forse troppo, cercando di fare le nozze coi fichi secchi, ma questi erano pochi ed alcuni anche avariati. Alla fine avrebbe accettato la Belloni proposta da Letta e Conte, ma l’hanno ritirata per la contrarietà di una parte del PD e di LEU;
🔴 Letta: silente e bloccato dai problemi interni. Praticamente metà partito voleva Draghi e metà gradiva Casini, più una piccola parte che avrebbe preferito Amato. Letta ha detto di NO a tutte le altre proposte fatte;
⚫️ Meloni: unico interesse andare subito ad elezioni per monetizzare i voti attuali. Ha fatto di tutto per distinguersi dal resto della coalizione. Nell’ordine: si è inutilmente  intestata Nordio nella rosa dei tre nomi, bruciandolo in un amen. Quando il cdx ha deciso di votare scheda bianca, lei ha votato Crosetto e si è fatta dare 50 voti dall’area dei 5S più ostile a Salvini. Il suo presidente ideale era Draghi, l’unico con cui poteva sperare in una crisi da ingovernabilità che avrebbe potuto portare ad elezioni prima del 2023;
🔵 Tajani con mezza Forza Italia: Leale e coerente con Salvini. Nulla da dire se non che non è riuscito a tenere uniti i suoi, ma non essendo “l’unto del Signore” i miracoli non li può fare;
⚪️ L’altra mezza Forza Italia e “alleati” centristi (Toti e compagnia cantante): vogliono creare la “nuova DC” con Renzi e Calenda. Mettere una legge elettorale proporzionale per rendere ininfluenti Lega e FdI, per poi governare col centrosinistra. Hanno puntato tutto su Casini, gli è andata male, ma sono stati vicinissimi al risultato;
🟡 5stelle: obiettivo principale, forse unico, evitare Draghi e la possibile conseguente fine anticipata della legislatura. Conte, seppur azzoppato dalla miriade di correnti interne,  onestamente qualche tentativo di dialogo con Salvini l’ha fatto, ma è sempre stato richiamato all’ordine da Letta.
⁉️ In questo quadro i veti incrociati avrebbero mantenuto lo stallo ben oltre il record del 23esimo scrutinio. Il paese in questa crisi, ormai quella economica ha sopravanzato addirittura quella sanitaria, non si poteva permettere di aspettare all’infinito.
Già dopo i primi tre giorni di voto c’era insofferenza diffusa. (Quelli che “sfaticati… quanto ci vuole ad eleggere un presidente?!?” sono però gli stessi che oggi dicono “dovevate insistere ad oltranza, che delusione!!!” Vabbè).
🏁 Alla fine con la scelta di Mattarella non vince nessuno e perdono un po’ tutti. Probabilmente l’unico aspetto positivo è che ora c’è la consapevolezza che bisogna cambiare questa modalità di elezione inefficace ed antiquata.

Far eleggere il Presidente dai cittadini, a mio avviso, potrebbe essere la strada da seguire in futuro.