Di Paolo Panaccione
“Ricordare significa non sottrarsi al dovere della memoria. Il dovere di impegnarsi affinché la Shoah, come le leggi razziali e la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, siano sempre da monito per noi tutti e soprattutto per le nuove generazioni, affinché simili tragedie non abbiano mai più a ripetersi. In un periodo come quello attuale in cui la crisi sanitaria ed economica ha visto il riproporsi sul continente di episodi di intolleranza e violenza, abbiamo l’obbligo di ricordare il lavoro e lo sforzo di chi ha combattuto e lottato per consegnare alle generazioni future un’Europa in cui non fosse più consentito calpestare i princìpi e i valori umani su cui si fonda il disegno comunitario. Auschwitz è perciò la negazione di ogni umanità, uno delle pagine più buie della nostra storia. Il percorso intrapreso dagli Stati europei all’indomani della seconda guerra mondiale è il frutto di questa consapevolezza: il desiderio di costruire un futuro di pace lontano dagli orrori e dai delitti commessi in nome di ideologie criminali. Perché è dalle grandi tragedie che l’uomo trae la forza e il coraggio per costruire un future migliore e diverso”. Queste le parole di Aldo Patriciello, europarlamentare e membro del Partito Popolare Europeo, in occasione della Giornata della Memoria.