Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
Rubrica: Non A Scadenza, Ma Per Decadenza
Avrei voluto proporti questa rubrica a scadenza quindicinale o almeno settimanale, ma le notizie degne di vergogna sono talmente tante che “indignarsi” a tal distanza e con la cronaca che incalza, diventa praticamente impossibile se non frustrante.
Ecco perché mi sono permesso di disturbare la tua sensibilità con qualche giorno d’anticipo sulla tabella di marcia, sicuro che sarai del mio stesso parere nello schifare certi atteggiamenti proposti dalla cronaca e ripresi, spesso per far cassa, qualche volta per vera denuncia.
La top ten si apre con un pezzo degno di un giornale di provincia:
Sesso in auto davanti alla chiesa e ai carabinieri: coppia denunciata – Il Messaggero.
Chissà perché quanto appena proposto mi ricorda certi “riempitivi” leggibili su quotidiani che altrimenti non avrebbero notorietà, ne pubblici finanziamenti, ammassi di carta che inoltre per raggiungere un maggior volume si cibano di informazioni rubate sui blog e poi, modificate ad arte, proposte come farina del proprio sacco, ovviamente in maniera maldestra e strafottente, tanto da oscurare anche la vista a quella corporazione denominata “Ordine dei Giornalisti”, che tollerando simili comportamenti si abbassa alla stessa stregua di questi sciacalli…
Salendo un gradino più in alto, m’imbatto nella prima delle notizie che dovrebbero avere un “sapore” sportivo:
Juve-Napoli, Cecchi Paone rivela: almeno 2 gay in campo – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Ariecchelo!”
(Si riferisce all’”oracolo” che propone la “riflessione” ripresa dal “giornale” che ci fa da fonte).
Commento mio:
“Già mi tocca sopportare queste due formazioni in quanto interista: perché dovrei preoccuparmi anche del sesso di costoro che, osannati dall’italiettano medio, non fanno altro che tirare calci ad un pallone, definendo ciò un Lavoro e comunque per ciò acquisendo un volume di danaro in poco più di due ore che forse ne io ne Marco riceveremo durante l’intera vita?”.
Ottavo posto, sicuramente da assegnare a questo “Dire”, anch’esso di sapore vagamente calcistico:
Lotito, sputi e insulti dei tifosi della Salernitana – Il Messaggero.
Marco, così schifato, in questo caso non si è sprecato neppure a rifare il commento, dando per buono quello precedente.
Dal canto mio, evito di commentare una notizia che è il reale epilogo del proverbio che così recita:
“Il maiale, quand’è sazio, ribalta il trogolo”.
La settima piazza spetta di diritto al Giornalista fra i Giornalisti:
Emilio Fede scende in campo: i sondaggi ci danno al 3% – Il Messaggero.
Se Marco ti dice: “Vedi i punti 8 e 9”, io mi permetto l’ardire di ricordarti come e quanto il protagonista di questa stupidaggine abbia sguazzato nella fanghiglia proposta da certo giornalistame, Maestro di chi oggi con enfasi mette in mostra il “Dire” di un uomo, forse derivante da una ormai acclarata demenza senile.
Sesta posizione, da assegnare allo scrocco, anzi, è il caso di dire, a quell’arte che si assimila alle complicanze artistiche di sapore seicentesco, Il “bar-scr-occo:
Milano, chiude il McDonald’s in Galleria In 10mila in coda per il panino gratis – Il Messaggero.
Come considerare allora i pezzenti di Gambatesa durante la defunta “Festa del Comune”: una nullità?
Marco dice: “Effetti della crisi”, a me sembra la solita storia: Tutto il mondo è paese!
Il “Disonolevole” quinto piazzamento è per questa chicca dagli occhi a mandorla:
Il portiere del Giappone con 4 braccia «E’ l’effetto Fukushima»: è bufera – Il Messaggero.
Commento di Marco:
“Humor francese”.
Commento mio:
“Questa gente è talmente stupida che per essa, sarebbe disonorevole anche se per farsi perdonare facesse harakiri”.
Restando per un pelo fuori dal podio, acquisisce la proverbiale medaglia di cartone una notizia che, riportandoci alla politica consumista, si lascia alle spalle anche la fonte poco seria, dalla quale finora abbiamo tratta la linfa per questa farneticazione:
La Camera per il parking gratuito e riservato spende 5 mln di euro – camera, montecitorio, parcheggio, gratuito, riservato, casta – Libero Quotidiano.
Questa pezza, inviata per l’occasione da Mario, pur nel suo proverbiale ed a te conosciuto cinismo, ha indotto il nostro ad evitare ogni commento, ed a propormi schifato ma compiaciuto la seguente domanda:
“Questo, pensi di metterlo nel barile raschiato o nei costi della politica?”.
Per rispondere a Mario, se fossero tutti questi i costi della politica, potremmo anche evitare di preoccuparcene!
ED ORA IL PODIO:
Sul gradino più basso, una notizia che sembrando provenire dal quotidiano a tiratura nazionale che ci ha “aiutati” per le posizioni che vanno dalla decima alla quinta compresa, ci spiega, (se mai ce ne fosse stato bisogno) che lo schifo e la vergogna si possono reperire anche presso altre fonti, ristabilendo anche in questo caso il diritto alla pluralità d’informazione.
Medaglia di bronzo quindi a:
UN PREMIO PER IL PENE PIÙ CORTO: IL PRIMO VINCE UN IPHONE 5.
Che dire! Se c’è gente che pur di avere un minimo di notorietà è capace di scendere a così bassi livelli, vuol dire che siamo proprio alla frutta.
Se però consideriamo che il concorso è aperto esclusivamente a chi ha la prerogativa di essere idiota, (desiderare un premio come quello proposto, denota inequivocabilmente tale “Qualità” nei partecipanti), allora tutto è chiaro e possiamo stare tranquilli.
Il gradino sotto la vetta lo artiglia questo schifo che, se non è al primo posto, lo deve al fatto più grave che è dietro alla notizia Regina, del quale parleremo in seguito.
Medaglia d’argento a:
IL BIMBO TOCCA L’IPAD: MADRE ‘MOSTRO’ GLI BRUCIA LE MANI SUL FORNELLO –FOTO.
Se il cinico Mario si è rifiutato di commentare, ciò la dice lunga sulla ripugnanza generata da una notizia simile.
Per quanto mi riguarda, avendo già trattato di violenza su bambini, non posso dirti altro che lo stomaco si sta incominciando a ribellare e che spero di reggere fino alla fine.
Certo però che per una volta devo dare atto agli americani di essere stati più capaci di noi italiani a risolvere un problema di maltrattamento su minori.
L’avranno fatto per istinto bestiale?
La tua intelligenza senz’altro sa che anche (o soprattutto) fra gli animali esiste l’istinto materno…
PAPPARAPAAAAAAA!
Schifezza Regina di quest’abominevole classifica:
L’Università di Trieste ospita un’opera teatrale della nipote di Tito che si dichiara “fiera di suo nonno”. Fiera anche delle foibe e dello sterminio di Goli Otok? « bollettino trieste.
Questa notizia, oltre a far schifo a me ed a Mario, ha voluto incutere ribrezzo anche al mio computer, tanto che questo, senz’alcun ordine preventivo impartito da me o da chi lo ha costruito, me l’ha consegnata relegandola nella casella della posta indesiderata, come a dire:
“Anche le macchine, se ben siano cretine, hanno un’anima”.
Mario, prima di me impegnato ad eruttare tutto l’eruttabile, per commentare quanto appena abbinato alla medaglia d’oro, ha voluto scomodare uno statista che stranamente per una volta ha farfugliata una sacrosanta verità:
“Dicono che ci siano solo due posti dove il comunismo funzioni: In cielo, dove non ne hanno bisogno, e all’inferno, dove ce l’hanno già” (Ronald Reagan).
Io invece, intendo articolare il mio commento come segue:
1°: Visti i precedenti dei quali abbiamo già Parlato, riferiti alla cinesizzazione imposta all’Italia da Super Mario e comunisti allegati, in segno di omaggio ai futuri investimenti che il Dragone d’oriente vorrà realizzare nel bel paese, e considerato il potere assoluto che i rossi hanno già nelle scuole del patrio confine orientale, c’era da aspettarsi un risultato simile.
La cosa che mi lascia perplesso però, consiste nel fatto che in nome della democrazia e dell’§Europa unita, si arrivi a considerare quasi Santo, uno dei più volgari e vigliacchi assassini che la storia ricordi.
Un assassino non molto diverso da suoi colleghi che per rispetto del politicamente corretto, oltre a non poter essere nominati, secondo questo modo di fare, devono essere oscurati, pena la commistione del reato di apologia.
Che sarebbe successo se qualche parente di gerarchi nazisti avesse proposto uno spettacolo che mettesse in luce tale ideologia?
In quanti, dei benpensanti si sarebbero stracciate le vesti in segno di obbrobrio?
Quale stampa in vista si sarebbe rifiutata di inzupparci il biscottino?
D’altra parte:
Che differenza c’è fra lo sterminio degli ebrei avvenuto durante la presenza in Germania del regime nazista, l’eliminazione degli italiani infoibati da cotanto “Nonno” al termine del conflitto appena nominato e lo stillicidio di morte che i reduci dai lager tedeschi perpetrano nei confronti dei palestinesi, dopo averli depredati della loro terra, simile sterminio tutt’ora in essere?
Perché per il primo non si perde l’occasione di presentarcene la memoria, mentre il secondo forse viene affannosamente ricordato ed il terzo è affidato alla divulgazione non ufficiale di blogger, magari poi uccisi, perché infastidiscono la “diffusione della democrazia”?
E’ proprio vero: C’è differenza fra morto e morto, fra donna violentata e donna violentata, fra profugo e profugo.
Oppure si lascia parlare certa feccia, perché risulti sacrosanto quanto sto per espettorare?
2°: Nell’articolo primo in classifica, si ricordano le foibe, capolavoro imposto dal “nonno di cui andar fieri”, proprio nei paraggi dell’università succursale di quella pechinese, posti dove in nome della Libertà e dell’uguaglianza fra i popoli, si è fatto quanto già ricevuto, fregandosene della “Memoria”, così come avviene oggi in Israele.
Ma non sarà che la persona, (definiamola così), che riesce ad andar fiera di un blasonato parente così dolce di cuore, sia essa stessa una foiba, quindi un cesso da cui tenersi alla larga?