Fu Veramente Scassinata La Porta Dell’Ufficio Postale?
28 Febbraio 2011
Tennis In Carrozzina
5 Marzo 2011
Mostra tutto

In Tutto Il Molise… La Banda Larga!!!

Di Vittorio Venditti

Sempre Le Solite Promesse?

La notizia:

La scorsa settimana, vari dispacci d’agenzia ripresi anche dalla sempre ben informata RAI, comunicavano che la Regione Molise lanciava la Sfida:
“Entro fine anno, l’intero territorio molisano dovrà essere coperto da Banda Larga”.

Come ormai ti è chiaro, prima di occuparmi di argomenti così importanti, sono avvezzo a far decantare la notizia, in maniera tale da essere il più obbiettivo possibile nel trattarla.
Ci provo, ma non ti assicuro nulla sul risultato.

Perché dico questo?

Intanto perché, considerando le imminenti prossime elezioni amministrative che vedranno l’elettorato molisano, prima impegnato nel “rinnovo” del consiglio che “amministra gli affari propri in quell’ente inutile che risponde al nome di Provincia di Campobasso, poi, sempre lo stesso paziente elettorato, verrà disturbato per “rinnovare” l’altra comune mangiatoia, avente per identificativo l’appellativo di Regione Molise, non credo, neanche se a dirlo fosse un politico del calibro e dell’onestà di Alcide De Gasperi o Giorgio Lapira, che una tale idea sia partita dai nostri politici, senza che costoro ne avessero prima attentamente valutati gli effetti collaterali.
Poi, perché se realmente ai nostri politici fosse venuta la voglia di lavorare seriamente, sarà il caso di metterci in allarme, visto che, se una proposta del genere rispondesse a Verità, sicuramente per contrappasso dovrebbe accaderci qualcosa di apocalittico.

Ma te lo immagini se l’ADSL nel Molise e in particolar modo a Gambatesa funzionasse per davvero?

Se solo per questo motivo ai comuni cittadini venisse data la possibilità di creare delle imprese che utilizzano il telelavoro come arma di concorrenza, per capirci, come avviene in India, terra sicuramente meno depressa del nostro bel Molise, come finirebbe l’attuale classe politica, non potendo avere più l’arma di alimentare false speranze?

Nò! Non accadrà mai!

Quanto dico, per altro, è suffragato dal fatto che i nostri politici, possono avere tutti i difetti, ma non quello di dimenticare il passato, inteso come passato che ha creato loro non pochi problemi.

Ricorderai che circa vent’anni fa, in Molise avevamo raggiunto uno sviluppo, in termini industriali, che faceva ben sperare per il futuro di chi, caparbio o raccomandato, era riuscito a non emigrare verso altri lidi.

Questo strano “ben essere”, aveva convinto il popolino che, con la pancia piena, era possibile districarsi meglio fra i politici utili e i politici utili solo a sé stessi; in poche parole:
Il popolino aveva imparato a far politica.

Così, con una botta di orgoglio, il Popolino molisano, (che conta in termini di voti quanto un quartiere di Roma), si era disfatto della precedente classe politica, mettendo al suo posto altri amministratori, dimostratisi con il tempo, più allupati dei precedenti, tanto che, per ristabilire l’”ordine” insanamente sovvertito e per riprendere il controllo sui voti del popolino, non hanno trovato di meglio da fare che distruggere quel poco di buono che si era creato, ributtando nella disperazione il Popolino ribelle.

Insomma:
Proprio in quel periodo nacque il proverbio che recita come segue:
“I Democristiani mangiavano e facevano mangiare; i comunisti invece, mangiano solo loro”!

Detto ciò:
A quale politico verrebbe l’insana idea di fare veramente qualcosa di buono e di valido per i propri sudditi?
Niccolò Machiavelli diceva che “governare è l’arte di far credere”.
Perché offendere cotanto letterato, confutando ad arte il suo Dire?

Tornando con i piedi per terra:
Perché dovremmo credere a chi, per anni, dopo il non aver voluto ascoltare le richieste soprattutto espresse dai giovani, in merito al problema di cui sto farneticando, ora, sulla via di Damasco, dovrebbe aver capite le esigenze di chi non vuol altro che crearsi una possibilità di lavoro, quindi di Vita, restando in loco?
Perché dovremmo credere che, come per incanto, di colpo venga data la possibilità di permettere a chi lo desideri di lavorare in mobilità, senza dover essere costretto ad assoggettarsi a contratti-capestro, per altro utili solo a chi si accontenta di avere una finta Banda Larga, e solo da postazione fissa, sapendo bene che il servizio proposto da società sicuramente non scevre da interessi in campo politico, risulta risibile, in termini di upload e download, se messo a confronto con le potenzialità proposte dalle ordinarie compagnie telefoniche operanti in campo nazionale e non solo?

Potremmo cominciare a dare attenzione alle pseudo proposte di cui si parla se, ad esempio, queste stesse proposte venissero fatte applicare in termini reali, già ai gestori in campo.

Mi chiedo e ti chiedo:
Se a Gambatesa si è combattuto per avere l’installazione di ben due stazioni Radio-Base per la telefonia mobile, perché i politici, locali, provinciali, della comunità montana del Fortore e per finire, della Regione Molise, sia di maggioranza che di opposizione, non hanno mai presa in considerazione la possibilità di far in modo che le società che gestiscono queste stazioni, vengano messe in condizioni di offrire quel servizio di Banda Larga, possibile nelle potenzialità ma non espresso sul campo?

Forse, su queste società extraregionali non si può applicare a pieno la legge del do ut des?
O sarà che come penso io, i politici in procinto di essere rieletti, facciano credere ai propri elettori che a breve avranno la Banda Larga, intendendo però per Tale solo la costituzione di un gruppo bandistico avente per componenti suonatori di grossa stazza?