Di Mario Ricca
Meritiamo Solo Il Peggio!
A caldo, la vicenda del bambino di Padova mi ha lasciato totalmente indifferente, tra lo stupore del gestore di questo sito che si aspettava da me uno sbotto di sensibilità incompatibile col mio egoismo sincero che è sempre meglio di quel buonismo che spesso è putrido di ipocrisia.
I figli, sono e continueranno ad essere nelle controversie coniugali durante le separazioni, strumento di ricatti, vendette e esercizio di potere.
Affermare l’incolpevolezza dei figli, è una cosa a mio avviso talmente ovvia che sfiora la banalità.
Ribadendo che episodi simili continueranno a verificarsi e nemmeno il buonismo riuscirà a evitarlo, nel fatto in oggetto, la cosa che mi ha sorpreso, è stata l’”esternazione” del dolore da parte dei familiari del bambino conteso, dolore del quale hanno reso partecipi una nazione intera fino alla frantumazione gonadica.
Hanno avuto terreno fertile grazie ai giornalisti, categoria composta per la maggior parte da avvoltoi; ma siccome costoro si nutrono di queste cose, bene han fatto a speculare sul dramma visto che è stato permesso loro da sciagurati che premeditatamente hanno documentato quanto doveva essere eseguito per disposizione delle autorità.
Se gli sciagurati di cui sopra non avessero presenziato all’esecuzione della sentenza, sarebbe stato un normale atto burocratico di quelli che si verificano tutti i giorni.
Invece gli sciacalli parenti del bambino, erano pronti a documentare quanto accadeva per mettersi nelle mani dei suddetti avvoltoi, infatti la zia del minore, si è sentita chiaramente dire che avrebbe fatto finire tutti in televisione.
L’informazione non aspettava altro, potendo contare sul riscontro che avrebbe avuto in fatto di consensi, perché si parla sempre dei giornalisti che speculano sulle disgrazie della gente, ma almeno i giornalisti lo fanno per profitto.
Che dire invece di chi genera questo profitto?
Spettatori che speculano sulle disgrazie della gente per passare il tempo, con quella curiosità morbosa e patetica, che si trasforma in tifo da stadio per le varie fazioni in causa.
L’ipocrita protocollo prevede il parteggiare per uno dei genitori, affermare l’innocenza del bambino che magari da grande avrà la possibilità di servirsi del dramma vissuto per avere alibi che all’occorrenza potrebbero tornare utili.
Io esprimo la mia vicinanza agli operatori che loro malgrado, sono costretti a fare il lavoro sporco, mi riferisco all’ispettrice di Polizia che quella mattina tutto avrebbe voluto, tranne che essere coinvolta in un trambusto simile.
I rischi del mestiere possono prevedere delle noie e saranno le verifiche poste in essere dagli organi preposti a stabilire eventuali responsabilità, però gli insulti, le minacce che questa povera donna è costretta a subire per colpa di chi ha scelleratamente e spero solo scelleratamente documentato prima e dato in pasto all’informazione poi quanto accaduto, sono atti vili e deprecabili.
Ma il lavoro sporco evidentemente non fa presa sull’ipocrita emotività che fa alzare gli ascolti quindi meglio non parlarne e far apparire poliziotti e carabinieri come i cattivi che sottraggono i figli ai genitori.
Patetica è la stupidità di chi consente ai personaggi politici di acquisire visibilità in seguito a certi episodi, perché il politico è un dritto che campa grazie ai fessi e fa il suo mestiere.
Il politico infatti, agisce in nome del consenso che in questi casi , è figlio dell’italiettana stupidità.
Il solo contributo che su questo episodio ho ritenuto intelligente è riportato di seguito: I bambini non hanno sempre ragione | Caffè News.
Il benpensante mi accuserà di essere insensibile, ma sappia costui che per me si tratta di un complimento, soprattutto perché non ho mai fatto niente per nasconderlo.
I Il rotocalco spesso è un rotocalcolo e non mi sorprenderei se tra qualche mese, vedessi pubblicizzato qualche libro o qualche documento cinematografico che parla di quanto accaduto negli scorsi giorni che, plastici di Bruno Vespa permettendo, spero cada prima possibile nel dimenticatoio.