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BASKET, A1 FEMMINILE. ATTENZIONE ALLE ADOZIONI CANINE COME FOCUS PER LA GARA DEL 30

Di Vincenzo Ciccone

All’ingresso uno stand Leidaa per la sensibilizzazione ed il sostegno sul tema. Le rossoblù alla presentazione con dei cuccioli
Antonella Palmieri: «Attenzione a 360 gradi sulle tematiche sociali». Maria Lanzillo: «Partnership meritoria»

‘Il cane ha un solo scopo nella vita: donare il suo cuore’. Nel pensiero del giornalista britannico Joe Ackerley per certi versi è racchiuso il senso dell’iniziativa – ulteriore momento di forte socialità tra i tanti eventi di supporto voluti dal club – che La Molisana Magnolia Campobasso ha in cantiere per giovedì 30, in occasione dell’ultimo suo match dell’anno solare 2021, quello che andrà a chiudere (da calendario) il girone d’andata contro San Martino di Lupari.

CUCCIOLI SUL PARQUET In sinergia con la Leidaa, associazione che gestisce i canili di Santo Stefano a Campobasso, nonché, in provincia di Isernia, di Carpinone e Sessano del Molise, sarà presente un punto informativo dove saranno venduti i calendari realizzati dall’associazione con fotografati gli esemplari presenti nelle diverse strutture con la possibilità – con l’acquisto degli stessi – di contribuire non solo alle prime necessità degli stessi (il cibo), ma anche a tutte le spese di carattere sanitario necessarie.

INIZIATIVA CUCCIOLI

Non solo. Per far risaltare con ancora più forza il messaggio della sensibilizzazione all’argomento i #fioridacciaio scenderanno sul parquet, al momento della presentazione, portando con sé ognuna un cucciolo (esemplari provenienti da Campobasso e dai centri del circondario, Vinchiaturo e Busso) per rendere ancora più chiara la propria opinione sul tema. Del resto, nelle due stagioni nella massima serie della giovane storia campobassana, tante cestiste rossoblù hanno fatto emergere la loro passione per il ‘più fedele amico dell’uomo’: Gorini, Ostarello e Tikvić nella passata stagione, Chagas, Nicolodi (con la sua Chloe protagonista anche del particolarmente gettonato video natalizio delle campobassane, oltre che costante presenza negli allenamenti delle rossoblù) e capitan Trimboli nell’attuale.

DALLA PARTE DI FIDO Aspetti che riempiono d’orgoglio Maria Lanzillo, presidente di Leidaa, felice non solo per la partnership: «Quello dell’adozione canina – spiega – è un tema di non poco conto e l’opera di sensibilizzazione che può venir fuori da un contesto del genere non è per nulla marginale. Come associazione siamo presenti, direttamente o indirettamente, un po’ in tutti i canili presenti in regione e cerchiamo di portare il necessario supporto a questi splendidi esemplari. Purtroppo, quello delle spese sanitarie è un tema di non poco impatto, anche economico, per noi, non ritrovando nella struttura pubblica tutte le attrezzature necessarie. Siamo costretti così a rivolgerci al privato per radiografie o risonanze, dovendo sostenere così i costi necessari». Al confronto con il San Martino di Lupari (che nel suo logo presenta una lupa, esemplare connesso al cane da un rapporto di cuginanza in molti testi definito ‘insolito’, ndr), peraltro, sarà presente anche Chiara Bibbò, volontaria che si occupa in prima persona della gestione del canile di Santo Stefano nel capoluogo di regione.

L’OCCHIO DEL CLUB Particolare soddisfazione c’è anche nei vertici del club rossoblù, da sempre sensibile a tutte le tematiche di carattere sociale, come testimoniato anche dalle diverse iniziative che hanno accompagnato ogni confronto interno delle rossoblù.

«Il prendersi cura di tutti gli aspetti legati alla sensibilità collettiva – spiega la presidente Antonella Palmieri – ha rappresentato da sempre un ‘punto d’onore’ nel nostro manifesto sociale. Il rapporto con gli animali da affezione, i cani in particolare, è stato, nelle ultime stagioni, una costante anche del gruppo della prima squadra, che andava al di là della semplice compagnia. Del resto, parliamo di esemplari che sono dei veri e propri ‘agenti di socializzazione’ ed è questo un aspetto di questa tematica che la rende universale e valida a 360 gradi».