Di Domenico Lanciano
L’Università delle Generazioni di Agnone, in occasione dell’imminente Natale 2021 e del nuovo anno, intende formulare a tutto il Molise i più fervidi auguri di serene festività con la speranza che il 2022 sia nettamente migliore.
Lo fa con la cartolina “AUGURI DA AGNONE” dove la “A” raffigura il cosiddetto “campanocchio” (campana + occhio) che simboleggia il festoso suono delle campane, ma anche l’intelligenza dell’occhio e della mente.
Stampata nel 1988 dalle Arti Grafiche San Giorgio di Franco Bocchetti e Antonio Litterio e brevettata al Ministero dell’Industria, questa cartolina è una creazione del fondatore dell’associazione culturale agnonese, Domenico Lanciano.
L’occhio indica, in particolare, l’intelligenza che pure come lungimiranza, serve per evitare le cose negative, tra cui – in questi anni di Covid – la necessità di prestare maggiore attenzione alle occasioni di più probabile contagio. Perciò, l’Università delle Generazioni raccomanda a tutti, specialmente ai giovani, non soltanto di vaccinarsi con le dosi a loro riservate, ma pure di far sì che si evitino i rischi per sé stessi e per gli altri, con maggiore sensibilità e riguardo per le persone più fragili.
Il simbolo del “campanocchio” non poteva che nascere in Agnone dove esiste la più antica fonderia di campane del mondo, la millenaria Marinelli, e dove la Cultura (con la C maiuscola) ha avuto piena cittadinanza, tanto che Agnone è stata denominata “l’Atene del Sannio”. In verità, anche da periodi prima del Covid, la Cultura è un po’ trascurata, a parte il grande evento della ‘Ndocciata che viene curato molto bene. Però, ad esempio, le “Biblioteche Riunite Comunale e Baldassarre Labanca” non godono più delle dovute e necessarie attenzioni da parte delle ultime Amministrazioni municipali.
Negli ultimi decenni, specialmente dagli anni ottanta fino ai primi del duemila, la Biblioteca Comunale è stata, assieme alla Pro Loco e a tutte le altre Associazioni, il più vero ed assiduo motore pure per la promozione turistica e per altre manifestazioni che hanno attratto intellettuali da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, i quali hanno contribuito a fare di Agnone una vera città d’arte e di mito.
Perciò, gli Auguri dell’Università delle Generazioni vanno pure per la stessa città di Agnone, con l’esortazione a non dimenticarsi della Cultura anche come Memoria sociale, ma bensì di arricchire il patrimonio bibliografico e documentario con quelle donazioni di privati che già hanno chiesto di poter far parte della struttura fondata e bene avviata da Baldassare Labanca nel 1911.
Il Covid non sia quindi il pretesto o la giustificazione per trascurare ciò che invece va potenziato e maggiormente valorizzato, poiché è quella speciale eredità che noi lasceremo alle future generazioni le quali hanno necessità di avere ancora gli indispensabili strumenti di conoscenza e di civiltà sulle origini, la storia ed il valore di questo territorio. Tenendo sempre presente che la Cultura è la più vera anima e la migliore identità di qualsiasi popolo. – stop –