Di Vittorio Venditti
E Spero Che La Cosa Accada
Avrei dovuto scrivere già questa notte, ma ero troppo sconvolto per mettere mano al computer, anche se non mi sarei pentito affatto di quanto espettorato, e non mi pento di una virgola per quanto scriverò, se non, del fatto che essendo passata mezza giornata, la mia farneticazione risulterà annacquata e quindi non del tutto genuina, intendendo con ciò, che quanto dirò, sarà la minima parte del disprezzo che nutro verso certa casta, che questa volta comprende in minima parte il solerte magistrato, ma annovera fra le sue sporche fila gli psicologi, lerci esseri che non sapendo cos’altro fare di una vita vissuta a traino, cercano di rendersi utili sconvolgendo la vita di altri, la cui unica colpa è stata quella d’incontrare questa gentaglia.
Non voglio prendermela neppure con chi ha dovuto eseguire l’ordine di cattura del bambino di cui al video, anche se, necessariamente, dovrò dire qualcosa in merito, non certo benevola.
Io, a suo tempo, per Leggi che mostravano già allora la loro vetustà, allo scopo di ottemperare, (vedi come parlo bene il burocratese), alla scuola dell’obbligo, fui deportato in Roma.
I miei genitori, poveri ma più che progressisti, si permisero di obbiettare che la scuola avrei potuto frequentarla anche a Gambatesa e subito fu detto loro che, se non avessero ottemperato a quanto da ottemperare, sarebbero arrivati i locali carabinieri in casa nostra, per costringerli ad ottemperare…
Col senno di poi, nonostante i maltrattamenti subiti nel lager nel quale sono stato recluso, posso dire che è stato un bene evitarmi di frequentare la locale scuola, visto il livello di asinità con il quale gli studenti venivano sfornati da tal luogo.
Detto ciò, posso orgogliosamente aggiungere che a violenza ho potuto rispondere con violenza, grazie alla mole che ho potuto acquisire a lungo andare.
Tornando al fatto che, suo malgrado, ha visto coinvolto il povero ragazzino padovano e senza voler entrare nelle beghe che lo hanno visto protagonista di tal epilogo, in considerazione di quanto patito, sicuramente il Nostro ricorderà per il resto della propria vita i fatti accaduti, per i quali, sinceramente auspico, la giusta vendetta, che a mio avviso dovrebbe prevedere l’eliminazione fisica dei suoi aggressori, giudici, (se non ci pensa prima il Padre Eterno, ma secondo me, neanche lui vuole fra i piedi certa feccia), psicologi e poliziotti in assetto di guerra, cui la nostra vittima dovrebbe dare lezione di scienza costringendoli ad una morte orribile, possibilmente, (ma è quasi impossibile), trattandoli peggio di com’è stato trattato lui, quindi, facendo vedere a costoro l’inferno in terra.
Nel frattempo, avendo notata fra i “Valenti agenti” una femmina, desidero augurare a costei come antipasto di perdere con una delle peggiori onte, il titolo di Donna.
Intendo dire che le auguro di non poter avere figli.
Se però disgraziatamente questa femmina avesse già messa al mondo qualche anima innocente, le auguro di vero cuore che i suoi figli, viste le materne capacità che lei ha espresse nei confronti di quel bambino, siano così intelligenti da farle patire lo stesso dolore, disconoscendola come madre e sfruttandola come datrice di danaro, fino alle estreme conseguenze.
Io, come detto, rispetto le Donne perché madri e donatrici di vita, e rispetto le forze dell’ordine, perché le ritengo una delle ultime serie certezze di questo Stato e non solo.
Disprezzo però con tutto il cuore quel concentrato di malvagità ed idiozia che è possibile veder agire nel video che ti ho mostrato in testa a quanto scritto, al punto tale da augurare a quegl’imbecilli ed ai loro mandanti quanto di peggio si possa augurare, magari contribuendo in prima persona a che ciò accada.
Spero davvero di poter dare una Mano.