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Perle Dal Fronte

Di Ouday Ramadan

VERSO L’INVERNO SIRIANO

All’inizio degli anni Settanta, andavamo dal Libano in Siria a trascorrere le vacanze e il fine settimana. Spesso trascorrevo le nottate in compagnia dei contadini della pianura costiera siriana.

Siria

Non erano ancora compiuti i nove anni dall’abbattimento del regime feudale precedentemente esistente in Siria, status ereditato dall’occupazione ottomana e abbattuto dalla Rivoluzione Socialista Siriana. I contadini si trovarono a gestire un numero considerevole di terreni, avendo a disposizione però, pressoché nessuna disponibilità monetaria e con mezzi di produzione totalmente inadeguati. I metodi e gli strumenti di produzione che usavano a quel tempo in Siria, già nella preistoria erano superati. Per dirne una su tutte, si arava ancora con l’aratro trainato dai due buoi. I contadini dunque avevano a disposizione i terreni, ma nessun capitale per avviare la produzione agricola. Grazie ai piani quinquennali della Repubblica Socialista Siriana, i contadini hanno potuto costituirsi in cooperative socialiste, eleggendo in ogni villaggio un segretario e un comitato di gestione. Il comitato di gestione della cooperativa socialista aveva per obiettivo il miglioramento della produzione agricola, ma anche delle condizioni sociali dei lavoratori addetti a quanto in tema.

Penna Antica Con Aculeo D’Istrice E Piuma

Il punto di partenza principale per il miglioramento delle condizioni sociali era l’abbattimento dell’analfabetismo, molto diffuso a quel tempo in Siria. La cooperativa si occupava anche di questo, e si coordinava con il locale Maestro di Scuola che era inviato dalla Repubblica Socialista Siriana nei villaggi, per insegnare ai bambini. Il Maestro insegnava ai bambini di giorno, e proseguiva la sua missione la sera, con gli adulti allora analfabeti.

Zappa

Nella pianura costiera siriana, un tipo di produzione agricola molto diffuso era la coltivazione delle arachidi. La Repubblica Socialista Siriana forniva alla cooperativa agricola tutto il necessario per coltivarle. Verso il mese di ottobre avveniva il raccolto. Durante quest’evento, i contadini della pianura erano affiancati dai colleghi provenienti dai villaggi montani che per il lavoro prestato, ricevevano in cambio tutta la parte verde delle piante di arachidi, che veniva utilizzata come foraggio per le mucche. Le arachidi venivano essiccate dalle famiglie del villaggio, portate alla pesa pubblica e vendute allo Stato, tramite la cooperativa. I contadini ricevevano i soldi del raccolto dalla Repubblica Siriana, la quale vendeva poi il raccolto niente po’ po’ di meno che agli Stati Uniti d’America. In quelle serate di dicembre, i contadini abbrustolivano le arachidi e mangiandole, trascorrevano quei momenti in compagnia.

Italia

Sentendo oggi il profumo delle castagne abbrustolite qui in Italia, che annunciano l’ingresso dell’inverno locale, mi è venuto in mente il profumo delle arachidi abbrustolite, che annunciavano allora l’ingresso dell’inverno siriano.

Buon inverno a tutti, alle primavere arabe si risponde con l’INVERNO GELIDO SIRIANO.