Di Vittorio Venditti
Detenuto: Mio “Tesoro”
E Poi Dice Che Uno S’“Indigna”!
Mi dispiace solo che non siamo in febbraio, se no, questa farneticazione la destinerei al giorno quattordici…
Il problema del sovraffollamento delle patrie galere è di stretta attualità ed il governo (così efficiente), attualmente in carica, ha deciso di occuparsene per risolvere al meglio una situazione che via via, va sempre più ad incancrenirsi.
La guarda sigilli Paola Severino, sulla scorta del lavoro già fatto dai suoi predecessori e sulle insistenze che da una vita ci propone/impone il civilissimo Marco Pannella, ha pensato di utilizzare la moderna tecnologia per, da un lato alleviare le sofferenze dei detenuti messi in semilibertà o agli arresti domiciliari, dall’altro, rendere la vita un po’ meno scomoda a coloro che, loro malgrado, devono restare per forza di cose in cella.
Come?
All’americana: Con il braccialetto elettronico, che segnala, momento per momento, la posizione del detenuto, dando così alle forze dell’ordine la possibilità d’intervenire tempestivamente, in caso di violazioni della pena alternativa.
Sì, un braccialetto, gioiello generalmente anelato e gradito dalle donne.
Sarà questo il motivo per il quale la Severino è arrivata a pagarlo tanto?
Ma questi braccialetti li hanno presi da Bulgari?
Nemmeno Re Silvio avrebbe speso tanto in braccialetti per le olgettine!
Adesso sì, che ho capito come si rieduca a non commettere più determinati reati!
Che Geniacci, al ministero della giustizia:
Da premio Nobel!
Il mio essere sadico, già mi fa immaginare che se mettessero uno di questi gioielli al braccio di un rapinatore incallito, costui smetterebbe immediatamente di compiere il reato per il quale studia da una vita:
Il bottino lo avrebbe a portata di mano e senza neanche sporcarsele, quelle mani.
Tornando seri, devo dire che è bello sapere che ci governano Personcine così Intelligenti e Capaci.
Costoro, con la scusa di risanare il bilancio dello Stato ci salassano a volontà, poi, in uno sbotto di generosità, (prestazione fornita con l’altrui “organo”), regalano ai nostri detenuti modello, un “dolcissimo” dono, come se fossero le loro fidanzate.
Se si parla di detenuti per furto e reati simili:
Lo sono, lo sono!
Fra Ladri Ci S’Intende!
Bene per il braccialetto al detenuto:
Ma dov’è stato acquistato cotanto gioiello?
Chi si è abboffato a questa ennesima tavolata?
Una volta, le tavole venivano utilizzate nelle patrie galere come giaciglio per i carcerati.
Oggi, le tavole vengono utilizzate nelle patrie galere per dar da mangiare a chi le carceri le gestisce.
Il vero problema è che questi porci non si strozzano!
Comunque, mio malgrado, devo registrare il fatto che sto inesorabilmente invecchiando.
La vita moderna ormai, non prevede più alcuna regola di rispetto per il Galateo, se ci si riferisce alle attenzioni da riservare alla persona che condivide la propria vita con noi.
Una volta, era d’obbligo donare a chi era al fianco nostro qualcosa per ingraziarci questa Persona, ovviamente spendendo nostro danaro, a volte al prezzo di duri sacrifici.
Oggi, la modernità impone di fare questi regali, spendendo e molto, ma l’altrui danaro.
Sono troppo vecchio o sono troppo scemo?