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LA RACCOMANDAZIONE E’ LEGALIZZATA: OGGI SI PUO’!

Di Vittorio Venditti

Finalmente “Nuove Opportunità Di Lavoro”!

Non che in Italia non si sia mai fatto, ma da oggi è tutto legale:
La raccomandazione è ammessa e perfettamente legittima, sia pur entro certi limiti.
La Sesta sezione penale della Corte di Cassazione, con sentenza n° 38762/12 infatti, ha dichiarata ammissibile una “Segnalazione” che l’allora Sindaco di Pescara, propose al direttore della A. S. L. di Chieti, in favore di una dottoressa che desiderava essere trasferita dal centro marinaro abruzzese a detta Azienda Sanitaria Locale.
L’“Interessamento” diede i frutti sperati e la petente, per sdebitarsi, regalò al suo postulante un computer.

Insomma: Chieti e ti sarà dato!

Cassazione : la raccomandazione dall’esterno non costituisce reato | Sentenze Cassazione.

Come si dice: La giuris-Prudenza non è mai troppa!

Quest’inutile sito, ha fra i suoi collaboratori quella Mina vagante che da sempre propugna tali comportamenti, e per Mario si aprono spiragli di ragione, fino ad ora impensati ed impensabili.
Ora ci attendiamo che venga legalizzata la droga d’ogni genere, (fregheremmo anche Marco Pannella), e che venga giustificato lo “storno”, fatto a quella parte di stipendio, destinata a soddisfare le esigenze di politici ed affini, parte denominata: Tasse.

Per inciso:

D’ora innanzi, come sempre, mi atterrò alla Legge; ma quanto è successo a tal proposito, te lo devo raccontare.
Della sentenza di cui sopra, ho sentito parlare per la prima volta ieri, durante il GR uno delle tredici, che solitamente ascolto su Radio Rai Uno.
Immediatamente ne ho informato Mario che, come detto, di lì a poco avrebbe espressa tutta la sua gioia per la sorpresa che il “Solerte Magistrato”, cassando cassando, ci ha voluto proporre.
(vedi articolo successivo).
Ho chiesto dunque alla Mina vagante di reperire la sentenza in questione, cosa che Mario ha prontamente eseguito, per poi inviarmela come pezza d’appoggio.
Non ci crederai, ma quel documento ha fatto schifo perfino al computer.
Infatti, aprendo la casella di posta elettronica, quel messaggio l’ho ritrovato fra la posta indesiderata:

Vorrà dire qualcosa?

Al di là dell’inciso: un velo d’ipocrisia è svanito, visto che i tanti “Picone” e gli ancor più numerosi mandati dallo Stesso, dovranno esclusivamente attenersi alla regola secondo la quale chi raccomanda, non deve appartenere al ramo o all’ufficio (pubblico, s’intende), presso il quale la “Segnalazione arrivi.

Per essere più chiaro:

Se ad esempio tu volessi ricevere la “Botta Giusta” per entrare nell’organico del municipio di Gambatesa, ovviamente a tempo indeterminato, potresti tranquillamente evitare di candidarti alle prossime elezioni municipali e sperare nella tua elezione, per poi essere avviato all’agognato “posto”, ma ti sarà sufficiente chiedere di venir segnalato alla direzione del personale o all’amministrazione di detto municipio, ad esempio, dal direttore della a. S. L. di Isernia, Benevento o Foggia, che sarà tutto perfettamente legale.

Tutta questa storia, contrariamente a quanto potresti pensare, non m’indigna, anzi, mi solleva da una marea di dubbi in fatto di legalità e morale:
Finalmente, chi ha più polvere è legittimato a sparare, con tutto ciò che ne consegue.
E’ possibile infatti, bypassare tutta quella serie di lacci e lacciuoli che rendevano vincolante una richiesta di raccomandazione e che costringevano il “Segnalato” a rimanere obbligato vita natural durante al proprio “Padrino”.

Oggi non più.
Oggi, una volta che hai ricevuto quanto richiesto onorando quanto pattuito con la controparte, non avendo più obblighi, puoi riacquistare la tua libertà d’azione e magari, qualora si proponesse il caso, maltrattare chi, a suo tempo, ti è e ti ha servito.

A tutto ciò, (e non è cosa di secondaria importanza), va aggiunto il fatto che finalmente, eliminati questi interessi, ora risolvibili senza italici sotterfugi, potremmo trovarci di fronte candidati che, messi in liste elettorali e regolarmente eletti, facciano davvero politica fine a sé stessa, quindi, ci governino con un minimo di conoscenza degli argomenti trattati, a differenza di quanto accaduto finora, tempi passati, nei quali le liste sono sempre somigliate a greggi di pecore, capitanati dai rispettivi pastori.

Un altro punto che mi obbliga a plaudire incondizionatamente a questa Sentenza, consiste nel fatto che, stabilito il principio secondo il quale si può essere tranquilli nel farsi raccomandare, può entrare in campo anche la meritocrazia, espressa nella maggior capacità d’azione e di acquisizione di quanto desiderato, senza il cruccio di doversi sentire in soggezione, ma potendo esprimere il proprio vanto nell’essere riusciti, là dove agli altri ciò è stato precluso e farlo alla luce del sole!

Saranno i primi effetti dei decreti “Salva, Cresci e Trasforma Italia”?