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Acqua: Ricco Il Molise, Poveri I Molisani

Di Vittorio Venditti

Si Parla Però Di ‘Tariffe Fra Le Più Basse D’Italia’:

Oggi per tigna e con qualche nota di redazione per rinfrescarlo, verrà riproposto un pezzo datato diciotto luglio duemiladiciotto, vale a dire quando questa testata, allora in formato blog, era stata oscurata con somma felicità di chi poi ha ricevuta una fra le tante ‘sofferenze indicibili’, sofferenza per la riapertura ed il rifiorire di ciò che vive per ragione di giustizia, indicibile per il torto che ne deriva per chi si ritiene intoccabile, (incompetente che verrà toccata e come se verrà toccata), atteso che alla fine della fiera, chi è più forte, non chi corrompe, vince e si può permettere il lusso di dire la sua, senza scendere a compromessi, ne provvedere ad artificiali ‘ripopolamenti’, normalità per alcuni gambatesani che camminano giornalmente a schiena piegata.

Rubinetto Antico

Tornando a bomba. Da quel periodo, l’unica cosa che è davvero cambiata in tema di distribuzione idrica, è il fatto che a Gambatesa ora l’acqua arriva nei rubinetti H24, il che non fa notizia per chi l’acqua per l’appunto la paga per ottenerla H24, ma diventa enfasi quanto si sta dicendo, atteso che a consumarla in paese sia sempre meno gente.

Qual E’ La Situazione Nel Resto Del Molise? Si parla, quasi con una puntina di rivalsa verso chi denuncia e si afferma che nella regione che ‘non esiste’ le tariffe per la distribuzione idrica siano fra le più basse d’Italia, la qual cosa richiama fatti accaduti politicamente più di dieci anni or sono, (qui per ricordare), cosa che da allora, in termini di spesa per ottenere il ‘servizio migliore’, gambatesani e molisani tout court, spendono cifre di gran lunga più alte rispetto a quanto bisognerebbe dare a chi dovrebbe farsi pagare da coloro che prendono, ma non danno e spesso si lamentano anche del trattamento di favore ricevuto da una regione che non esiste e per questo ha difficoltà persino nel far valere ciò che è ragione a prescindere, ma che diventa torto marcio, lasciato ai molisani al posto dell’acqua pulita.

Quanto si sta per riproporre, è stato caricato ufficialmente in Rete il nove novembre duemiladiciotto e viene rimesso all’esame dell’intelligenza dei quattro lettori di questo giornale in maniera integrale, aggiungendo la domanda: Cos’E’ Cambiato Da Quel Giorno Per Il Resto Del Molise?

Buona Rilettura.

GAMBATESA, 18 luglio 2018. – Ci siamo, l’estate è abbondantemente inoltrata ed i problemi atavici che derivano dalle contraddizioni locali si ripropongono. L’acqua, bene che in Molise abbonda, è distribuita generosamente alle regioni limitrofe, ma manca sistematicamente nei borghi molisani come Gambatesa, (come detto sopra, per ora non più: NDR), luoghi dipinti dai politici locali come posti da sogno, alla stessa stregua della strada larga, utile per raggiungere agevolmente l’inferno.

Nei giorni scorsi, a Chiauci è stata concessa la “grazia” di un riempimento maggiore della locale diga, così da servire meglio l’Abruzzo, mentre il resto del Molise è e sarà afflitto dalle continue interruzioni del servizio di distribuzione di questo bene che la natura regala ai pochi abitanti che imperterriti continuano a non volersene andare da una regione che non esiste, acqua che in molti comuni manca sistematicamente ogni notte anche d’inverno. (Oggi dalla diga del Liscione si pretenderebbe di ‘offrire’ l’acqua alla Puglia… 22 novembre 2021: NDR).

I molisani si stanno preparando alla consueta catechesi che imporrebbe loro l’uso parsimonioso del prezioso liquido ed i locali governanti già stanno preparando lo spauracchio di multe, appropriazione indebita nei confronti di chi invece, sapendo che un bene pubblico, passato per un misuratore che serve a determinare il controvalore in danaro che l’utente deve a chi gestisce questo servizio, diventando proprietario di ciò che per aver pagato è suo, evita perfino di tenere in considerazione tali personaggi, utilizzando ciò che per l’appunto è suo a proprio piacimento e pretendendo a sua volta che i “catechisti” sopra citati, rinsaviscano e si prendano le colpe che da più di mezzo secolo vedono la rete idrica molisana ridotta ad un colabrodo, le relative bollette sempre più care e la sostanziale eterna stasi di una contraddizione che non va risolta, atteso che un tal rimedio comporterebbe l’eliminazione di un disagio per la popolazione, utile ai politici di ogni estrazione ideologica per tenere a bada chi viene definito libero, ma in realtà va considerato loro schiavo, da sempre e per sempre.

Aggiornamento del 8 ottobre 2018. – Come immaginavo, l’acqua anche quest’estate è mancata, magari mentre i politici locali si pavoneggiavano nel mostrare progetti non loro. Ne riparleremo a tempo debito, aggiungendo che se quest’anno le lamentele sono state inferiori agli anni precedenti, ciò è da imputare alle condizioni meteo che come vedremo a seguire, hanno buttata pioggia a rotta di collo, pur in presenza di interruzioni giornaliere come quella di oggi pomeriggio, senza contare quelle notturne, a Gambatesa la prassi da mezzo secolo prevede che il prezioso e vitale liquido manchi dalle nove e mezza di sera alle sei di mattina, quale sia la condizione meteo, in qualsiasi stagione. (durerà? NDR).

Ma tornerò a parlare dell’acqua.