Di Cesare Scalabrino
Grande visibilità per il Molise al XIX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione. Organizzato dalla Coldiretti, con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti, il Forum quest’anno si è tenuto a Villa Miani a Roma, giovedì 18 e venerdì 19, in presenza, ma nel rispetto delle norme di contenimento del Covid 19 e per evitare il rischio di assembramenti, tutte le federazioni Coldiretti d’Italia hanno partecipato collegate via web. La Federazione regionale del Molise ha allestito, nella sala convegni dell’Organizzazione in via D’Amato a Campobasso, uno spazio per poter assistere in presenza ai lavori del Forum. L’appuntamento è stato inoltre trasmesso anche in diretta streaming sul sito www.coldiretti.it.
Nel corso dei lavori è stato presentato anche il nuovo censimento delle specialità, ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, che costituiscono un vero e proprio patrimonio enogastronomico alimentare nazionale. Parliamo di 5333 le specialità alimentari tradizionali, presenti sul territorio nazionale nel 2021, salvate dalla pandemia grazie agli agricoltori per sostenere la rinascita del Paese. Di queste, 159 provengono dal Molise. La nostra regione, al di la dei numeri, ha conquistato una vetrina importante grazie ad alcuni dei suoi prodotti tra i più noti come: la Treccia di Santa Croce di Magliano, un formaggio a pasta filata definito “un vero e proprio capolavoro”, che viene letteralmente intessuto fino a sembrare una sciarpa o, appunto, una treccia di capelli; ma anche la ventresca arrotolata, la ventricina e varie erbe aromatiche, solo per citarne alcuni.
“Un patrimonio – ha osservato il Direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – salvato grazie all’opera di intere generazioni di agricoltori, impegnate a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari locali. Un lavoro impegnativo e appassionato, il cui valore non viene sempre giustamente riconosciuto, ma che ha tuttavia fatto salire il numero delle tipicità regionali – ha proseguito Ascolese – dalle iniziali 2.188 del primo censimento nel 2000, alle attuali 5333, facendo registrare un aumento del 167% dei prodotti salvati dal rischio di estinzione”.
LE SPECIALITA’ SALVATE DALLA PANDEMIA PER REGIONE
Abruzzo – 149
Basilicata – 163
Calabria – 269
Campania – 569
Emilia Romagna – 398
Friuli Venezia Giulia – 179
Lazio – 438
Liguria – 300
Lombardia – 262
Marche – 154
Molise – 159
Piemonte – 342
Puglia – 311
Sardegna – 217
Sicilia – 264
Toscana – 463
Umbria – 69
Valle d’Aosta – 36
Veneto – 384
Bolzano – 102
Trento – 105
ITALIA – 5333
Fonte: Elaborazione Coldiretti sul censimento dei prodotti tradizionali regionali 2021