Di Vittorio Venditti
Ancora Sprechi A Nostre Spese
Sai bene che alla velocità di diffusione di notizie e commenti, preferisco il lento movimento, supportato dalla “grazia” dell’elefante, con il quale generalmente uso esporre quanto a mia conoscenza.
E’ in quest’ottica che torno a trattare del fiume di danaro che gli enti pubblici spendono per azioni legali, il più delle volte artificiose ed utili semplicemente a distrarre gli amministratori dal lavoro per il quale sono stati eletti a quelle cariche.
Fermo restando che sia giusto trattare e risolvere casi di cattiva amministrazione, magari conditi da interessi che non si vorrebbero comunicare al popolo elettore, come ho già detto, sarebbe il caso di non far gravare le spese accessorie su quest’ultimo, ma di addebitarle a chi, ricorrente che perde la causa promossa o condannato, si sia posto in queste condizioni.
Così dunque, come nel caso già proposto all’inizio dello scorso giugno, ([download id=”226″ format=”2″]), che vedeva il municipio di Gambatesa costretto a rifondere l’onorario al proprio avvocato per un ricorso dal quale difendersi, atto dichiarato perento perché il ricorrente non si era presentato di fronte al giudice, o in quello che ti ho mostrato domenica scorsa, ([download id=”227″ format=”2″]), che ha vista la collettività gambatesana provvedere al risarcimento del Sindaco per quanto esposto dal documento appena presentato, adesso si dovrà fare anche per la [download id=”228″ format=”2″], che dovrà venire incontro al tecnico municipale, cui gambatesaweb, non campando sulle altrui disgrazie, propone il più grande in bocca al lupo, e la migliore soluzione per la tegola che gli è caduta in testa.
Al Di là di quanto contenuto nelle motivazioni che hanno portato all’emissione delle tre delibere che ti sto proponendo in link, quindi in maniera tale che tu possa leggerne il contenuto ed esprimere il tuo pensiero in merito, va rimarcato innanzitutto che nell’esaminarle, di primo acchito, noto la disparità di trattamento fra i destinatari dei benefici proposti dai documenti in questione.
Se per il compenso del legale del Sindaco infatti, (anticipato dall’amministratore indagato e poi prosciolto da ogni accusa), si è proceduto con l’addebito a Pantalone, ai sensi della delibera sessanta, leggendo la delibera sessantatré si evince chiaramente che il tecnico municipale verrà direttamente patrocinato dal municipio, così come accaduto in precedenza per il municipio stesso, secondo quanto riportato nella delibera trentanove.
Perché questa diversità di trattamento?
Qual è la differenza fra i tre patrocini?
Perché il Sindaco ha dovuto anticipare danaro di tasca propria mentre il tecnico e lo stesso municipio no?
Detto ciò, e ribadito per l’ennesima volta che non è corretto che la combriccola si diverta e che paghi Pantalone, (qui si parla di migliaia di euro per ogni risarcimento, da moltiplicare per ogni azione legale avente come protagonista il municipio di Gambatesa, ma tranquillamente estensibile a tutti gli enti pubblici di ogni ordine e grado), auspico che a livello nazionale si arrivi alla decisione di costringere ognuno a prendersi le proprie responsabilità, evitando di ignorare la Legge e di conseguenza di poter dare impunemente fastidio senza pagare e soprattutto obbligando noi tutti a contribuire per uno spettacolo non richiesto, se non suffragato da prove, ma esclusivamente posto in essere con il solo scopo di giocare una politica sporca, tesa ad improbabili dimissioni, per far posto a ricorrenti, magari neppure in grado di sostenere le proprie tesi.
Io, al di là del mio credo politico, come cittadino mi sento danneggiato da questo comportamento, innanzitutto perché offeso dal menefreghismo del legislatore, cui evidentemente, ai sensi del proverbio che recita che cane e cane si annusano ma non si mordono, sta bene lo status quo e pertanto tende a rimanere inerte di fronte al dover legiferare in merito alla soluzione di simili problemi, pericolosi e scottanti alla stessa stregua di patate bollenti, non annoverabili fra concorrenti traviate di concorsi di bellezza; poi, perché insultato dal comportamento del “Solerte Magistrato”, che si premura di condannare i ricorrenti solo quando non si tratti di poteri che potrebbero nuocere a lui ed alla sua casta; infine, per il fatto che gli sprechi di cui alle delibere sopra esposte, mettono in secondo piano la ragione principale del perché si paghino le tasse, vale a dire, il ritorno in servizi che queste devono dare.
Con quale delibera verrò risarcito dei danni patiti ed appena denunciati?
La mancanza di ristoro a tale furto, del quale in parti uguali e senza attenuanti, sono colpevoli tutti, indistintamente tutti i poteri dello Stato, mette il cittadino che viene calpestato in obbligo di difendersi, comunque e con ogni mezzo, magari evitando di pagare le tasse ed approfittando di questa vacatio legis, per il proprio tornaconto.
Altro che mancanza di cultura solidale!
A tutto ciò però, va aggiunto il mio voler vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, magari di ottimo vino o di birra, ovviamente per berlo!
Per questo, ho giocato 39, 60 e 63 sulla ruota di Genova, perché, come dice il vecchio “Saggese”:
La fortuna aiuta gli audaci!