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CARNE FRANKENSTEIN, ENERGIA, RISORSE IDRICHE ED AMBIENTE

Di Cesare Scalabrino

FRA I TEMI TRATTATI AL FORUM INTERNAZIONALE DELL’AGROALIMENTARE

Dalla carne Frankenstein, alla crescita dei mercati contadini, passando per il corretto utilizzo e la conservazione dell’acqua e dell’energia, fino alla transizione ecologica: questi alcuni dei grandi temi trattati nel corso del XIX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato da Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti, che si è tenuto a Villa Miani a Roma giovedì 18 e venerdì 19 novembre. Quest’anno Coldiretti ha scelto un format diverso dal solito, coinvolgendo via web tutte le Federazioni, regionali e provinciali, che hanno avuto modo di assistere in presenza ai lavori nel rispetto delle norme di contenimento del Covid. In tal modo sono state coinvolte nell’evento personalità politiche, istituzionali, oltre a numerosissimi imprenditori agricoli.

Tra gli argomenti trattati è emersa in tutta la sua gravità la notizia delle ricerche in atto per la produzione di carne “sintetica”, ovvero creata in laboratorio partendo da cellule staminali di un bovino, rompendo in tal modo il legame con la naturalità del cibo. Un prodotto sonoramente bocciato dagli italiani, secondo i risultati del dossier “carne Frankenstein” presentato, nell’occasione, da Coldiretti/Ixe”. Il 95% degli intervistati sull’argomento ha infatti dichiarato che non mangerebbe mai carne sintetica se questa arrivasse sul mercato. Il dato testimonia, secondo Coldiretti/Ixe’, il fallimento delle aggressive campagne di marketing che negli ultimi tempi hanno cercato di demonizzare la carne vera per promuovere quella sintetica esaltandone presunte proprietà ambientali attraverso l’utilizzo astuto di nomi che rimandano alla naturalità come carne “pulita” o “coltivata”, ma nascondendo i colossali interessi commerciali e speculativi di poche multinazionali, ad esse legati.

La carne italiana nasce da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo, consolidato anche grazie ad iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l’adozione di forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta in azienda e attraverso le fattorie e i mercati di Campagna Amica; senza dimenticare i controlli effettuati dai diversi Servizi Ispettivi operanti sul territorio. Questo dei mercati di Campagna Amica, sempre più numerosi in tutta Italia, è stato un altro grande tema affrontato nella due giorni. Un’esperienza, quella della vendita diretta che ha portato Coldiretti  a promuovere la nascita di una coalizione mondiale dei Farmer Market, che testimonia come l’idea della vendita dei prodotti direttamente da parte di chi li produce sia vincente, con vantaggi  sia per gli agricoltori che per i consumatori, sempre più attenti, questi ultimi, al consumo di prodotti a Km zero.

“Scegliere produzioni Made in Italy e a km Zero – evidenzia Coldiretti – significa anche sostenere un sistema socio-economico fatto di persone impegnate a produrre cibo, ma anche a combattere lo spopolamento e il degrado dei territori”.

Nel corso della due giorni si è parlato anche di ambiente, energia e transizione ecologica: temi che potrebbero sembrare scollegati, ma che al contrario, si intrecciano nel comune interesse di rendere migliore l’intero pianeta. Riguardo ai temi dell’energia è stata messa in risalto la necessità di utilizzare sempre più energia pulita, ovvero ottenuta da fonti rinnovabili, come: il mini eolico aziendale, il fotovoltaico verticale, che non pregiudica la coltivazione del suolo agricolo, il fotovoltaico istallato sui tetti o sulle strutture aziendali, ma anche i biocarburanti ottenuti dalle biomasse. Un processo, questo del passaggio all’energia “pulita” che dovrà essere graduale, seppur spedito; l’agricoltura è pronta a questa sfida epocale che ha lo scopo di migliorare la qualità della vita di tutte le persone.

L’Acqua è stato, infine, uno degli altri grandi temi trattati nel corso del Forum. A sostegno dell’agricoltura e non solo, Coldiretti ha proposto la costruzione di una rete di nuovi bacini di accumulo che renderà possibile raggiungere l’autosufficienza produttiva, da una parte, realizzando nel contempo un sistema di invasi che garantirebbero al Paese di non disperdere notevoli quantità di acqua, contrastando le crisi idriche causate dai sempre più ricorrenti periodi di siccità. Bacini artificiali che potrebbero essere utilizzati anche a scopi antincendio oltre che per la produzione di energia idroelettrica, laddove fosse possibile. Un’idea questa degli invasi accolta con favore dalla Ministra per il Sud e la Coesione Sociale, Mara Carfagna, che ha dichiarato il suo incondizionato sostegno affinché si possa passare in tempi brevi all’apertura dei cantieri.