Di Vittorio Venditti
Oggi: Chi E’ Veramente Fascista?
Si fa risalire al nove novembre millenovecentoventuno la trasformazione in partito del movimento dei fasci di combattimento.
L’adunanza che riflesse quanto già ‘trattato’ due anni prima a piazza San sepolcro, dopo aver ‘ampiamente discusso’, decidendo di eleggere a primo segretario tal Michele Bianchi che rimase in sella fino alla Marcia Su Roma, decretò la nascita del Partito Nazionale Fascista.
Il partito, già profondamente strutturato, atteso che con i duecentomila tesserati che spaziarono dal potere che diede linfa a tal azione al popolino che pur affamato, si autotassò, pur di veder allontanare il bolscevismo del quale non conosceva alcun che, quel partito con ferrea ossatura, si contrappose ai socialcomunisti che imperversarono in Italia, soprattutto del nord, durante gli anni successivi alla fine della prima guerra mondiale.
Non è però un errore considerare la nascita del Partito Nazionale Fascista come avvenuta il dodici novembre millenovecentoventuno, in quanto quel giorno, il futuro Duce del fascismo e dell’Italia, con un articolo giornalistico, dichiarò la vera essenza della nuova formazione, che più che politica, fu dichiarata ‘milizia’, quindi armata e così si comportò a seguire per ristabilire quell’ordine che in quel periodo non fu proprio il massimo che i governi deboli e quasi assenti seppero offrire al già ‘rotto stivale’.
Cent’anni dopo quei funesti eventi, l’Italia, nel frattempo ‘democratizzata’, si trova ad avere gente esagitata che urla nelle piazze, come un secolo fa se la prende con gli uffici della CGIL perché li trova vuoti e li distrugge, operando in ogni maniera utile a chiedere che si ristabilisca un ordine che i governi attuali, non meno deboli ed assenti di quelli del tempo che fu, non riescono a tener a bada, nonostante quanto la storia patria abbia già dato in tema. Si parla, spesso a sproposito, dopo che per almeno un paio di lustri si sia evitato di andare alle urne per permettere alla democrazia di fare il suo corso.
Si cercano tutte le scuse, serie e facete, necessarie a chiudere la bocca a chi si ritiene un pericolo per la stessa democrazia, dimenticando che tali operazioni sono utili come lo specchietto per le allodole.
Non se ne parla quasi più, ma in maniera sotterranea si sta tentando di chiudere qualcosa che cambierà solo nel simbolo, per restare così com’è ed avere la scusa per diventare vittima sacrificale da opporre a ‘democratici’, probabilmente la vera novità in tema di genuino e rinato fascismo.
Da Qui Ad Un Anno: Come Andrà A Finire, Visti I Tempi Che Corrono?