Di Vittorio Venditti
Per La CGPelle, Sempre ‘Ottimo Auspicio’
Un po’ di ritardo non guasta, soprattutto se si parla di vino. Da queste pagine se ne torna a trattare proprio il giorno nel quale per tradizione si assaggia giustappunto il vino nuovo e ciò è bello anche se capitato praticamente per caso.
Prendendo sempre la notizia di prima mano, quest’anno, come il precedente, il quantitativo di nettare risultante dalla pigiatura dell’uva è stato pari alla metà del prodotto originale e di campagna.
Per chi, come la CGPelle, (che ricordiamo essere un’associazione goliardica nata per lodare e coltivare la sbornia se presa con criterio e rispetto della salute delle cavie), tiene a far parte della nicchia di coloro che sanno ubriacarsi, senza creare problemi al Prossimo ed a sé stessi in primis, la notizia del buon raccolto d’uva e del confermato risultato della vendemmia duemilaventuno nonostante la persistente siccità che ha attanagliata questa valle di lacrime durante la scorsa estate, oltre ad essere il non plus ultra, ripaga ed allevia non poco dai disagi generati dalla guerra mascherata che il mondo attuale vive e che dovrà tollerare ancora per parecchio.
C’NCION!!!