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SINDACI ONESTI ED INNOCENTI: A Spese Dei Cittadini!

Di Vittorio Venditti

E Se La Camorra Fosse Estranea Ai Fatti?

Ieri, abbiamo visto come fa un Sindaco innocente a farsi giustizia utilizzando, non i normali canali validi per tutti i cittadini, ma le scorciatoie che la Legge gli permette, alla faccia dell’articolo tre della [download id=”225″ format=”2″], che ci dice tutti uguali di fronte alla stessa Legge, nessuno escluso.
Oggi, restando sullo stesso filone, andiamo a vedere come un Sindaco tratta i propri concittadini ma è comunque popolare fra loro, tanto da venir quasi santificato, dopo essere morto di morte violenta e dopo che su questa morte si sono fatte tante congetture e, chissà, si è pure trovato qualche capro espiatorio da esporre al pubblico ludibrio per evitare di assumersi e di far assumere le responsabilità che il caso impone.

Ecco cosa combinò tre anni or sono l’allora Sindaco di Pollica (SA), il popolarissimo Angelo Vassallo, (poi definito “Sindaco Anti camorra”), nei confronti di un cittadino, reo di pensarla diversamente da lui, e di cantare a squarciagola le proprie idee, magari sotto l’effetto di qualche bicchiere.

Così hanno ucciso Mastrogiovanni – l’Espresso.

Come detto, il Sindaco Vassallo, non ci ha pensato due volte a “compiere il proprio dovere”, aiutato dalle forze dell’ordine e da una burocrazia dura a morire, ma utile ad uccidere.

Come si dice: “La madre dei cretini è sempre incinta”.

E’ questo il caso che poi crea danno;
E’ questo, ciò che hanno affermato con il compilare quel verbale i locali carabinieri del tempo.

Certi fessi li trovi da tutte le parti!

Ora la domanda:
Ma non è che…?

Da quel giorno infausto, i familiari del Mastrogiovanni non si sono dati per vinti come avrebbe sperato la burocrazia italica, non si sono dati per vinti, come non lo hanno fatto i familiari di Enzo Tortora, tanto che, nonostante tutto, hanno pensato d’infilarsi in quel ginepraio che è la giustizia italica, e chissà se ne usciranno vivi.

Nel frattempo però, il responsabile primo di quell’omicidio è stato a sua volta ucciso.

Nei momenti successivi alla morte di Angelo Vassallo, tante cose si sono dette e tante lodi si sono tessute in favore di questo Santo laico.
Si è parlato di Sindaco Anti camorra, si è cercato di capire quale affare avesse scatenata una reazione così barbara e criminale ecc., poi si è steso un pietoso velo sull’ennesimo martire di una terra, votata alla criminalità organizzata e frequentata da cittadini talmente incivili che, secondo il ben pensante di turno, non saprebbero comprendere quali sono gli svantaggi dati dall’appoggiare la camorra e quali invece possono essere gl’”indubbi” vantaggi ricevuti, appartenendo con i fatti alla cosiddetta società civile.

Io sono pazzo e probabilmente più di qualcuno, nel passato ma soprattutto ora, penserebbe per me ad un liberatorio T. S. O., che eliminerebbe alla radice chi sa rompere le uova nel paniere e non ha paura delle ritorsioni già proposte o solo promesse.
Io, già in diverse occasioni, ho manifestato il sincero pentimento di chi, dopo essersi fidato della giustizia che ci offre lo Stato italiano, ha dovuto dichiarare al mondo che avrebbe ottenuta più giustizia (per l’appunto), se avesse sterminato coloro che a suo tempo, lo hanno offeso, modificandone la vita successiva.
Costoro, a differenza di chi scrive, grazie al lassismo, se non alla complicità di detta giustizia, hanno continuato a vivere normalmente, come se nulla fosse accaduto.
Io, per colpa loro e di quella giustizia della quale mi sono erroneamente e troppo ingenuamente fidato, non ho potuto vivere come avrei desiderato e quasi devo chiedere scusa a quei giudici delinquenti per il fatto che non sia morto.

Tornando dunque alla domanda: “Ma non è che…?”, la voglio completare con questa breve riflessione che lascio poi all’esame della tua intelligenza.

Come detto, a proposito della morte di Angelo Vassallo, si è detto tutto il dicibile ed anche di più, avvitandosi in discorsi di alta scienza che studia i risvolti criminali più reconditi dell’uomo, ma a mio avviso si è dimenticato il discorso più semplice e probabilmente più naturale da farsi, atteso che tutti sappiamo qual è il modus operandi della giustizia italica, quando ci si trovi di fronte ad un povero diavolo come il Mastrogiovanni o, se vuoi, come chi scrive.

Ma non è che Angelo Vassallo sia stato ucciso proprio per vendicare la morte di Mastrogiovanni?

Non lo so, ma se fosse così, visto quanto detto sopra, oltre a risolvere nella maniera più semplice un caso di biblica giustizia, questa semplice soluzione troverebbe in me tutta la comprensione e la solidarietà che il caso impone.