Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Spiriti Liberi?
Continuando a parlare di certi “costumi” presenti nella nostra “bell’Italia”, oggi andiamo a toccare lo strano modo di fare, vigente fra chi, pur risultante del tutto regolare nel proprio lavoro, sembrerebbe privilegiato in certa parte della tassazione e, ciò che è obbiettivo di quest’inutile articolo, nel pensarla in maniera anarchica in merito alla possibilità di sporcare a proprio piacimento il suolo municipale.
Senza voler drammatizzare il problema, ti mostro un paio di foto che la dicono lunga, da una parte, sulla mancanza di rispetto per ciò che è di tutti, espressa nella facilità d’azione nel “lasciarsi scappar in terra qualche rifiuto”, dall’altra sullo strano “chiudere un occhio”, (ma qui mi sa che la cecità è imperante), da parte di chi, pagato anche per questo, dovrebbe “vigilare” sul rispetto dell’ordine, anche di questo tipo d’ordine, inteso, nell’ordine di non far gratuitamente sporcare il nostro paese.
Per dovere di decenza e di Rispetto dovuti a te e alla tua Intelligenza, evito (almeno per ora) di mostrarti lo schifo che si crea in viale Vittorio Veneto ogni venerdì che Dio ha creato, al termine del cosiddetto “mercato”, ormai inutile anche ai fini della più vetusta ed obsoleta tradizione.
In merito, ti dico solo che venerdì dopo venerdì, sussiste la diatriba che propone il tema consistente nell’accettare o negare a z giovanni u ciammarucone, la possibilità di appropriarsi dei cartoni d’imballaggio, abbandonati da coloro che si ritengono in diritto di farlo.
La cosa che ci porta al ridicolo, consiste nel fatto che mentre toccherebbe agli stipendiati comunali sottintesi sopra di vietarne a z Giovanni l’acquisizione, il Sindaco in primis e gli stessi soggetti appena citati, danno la colpa e la correità nella commistione di tal grave reato, non a sè stessi, ma agli spazzini, che per l’essere costretti alla collaborazione nel tenere in piedi una stupida tradizione come quella di avere il mercato settimanale, sono obbligati (oltre ad essere considerati “spacciatori di cartoni d’imballaggio”), a modificare il proprio orario di lavoro, restando a disposizione di coloro che (a dire dei fessi: Comandano), al di là del lecito…
Mi chiedo e ti chiedo:
proponendo leggi assimilabili per vari aspetti a quelle in vigore nel terzo Reich, aventi per tema l’ordine stradale di Gambatesa, perché ignorare il fatto che a lavoratori cui non viene fatta pagare la tassa di occupazione municipale, (e non parlo dei commercianti che popolano il cosiddetto “mercato” del venerdì, cui questa tassaviene imposta perché considerati con negozio fisso), viene poi anche concesso il privilegio di poter sporcare a piacere le strade del paese che li ospita e permette loro di Lavorare?
Il ben pensante di turno, (era parecchio che non lo chiamavo in causa), potrebbe dire:
“sarà vero che gli ambulanti sporcano un pò di più, ma hanno prezzi più a buon mercato…”.
Io rispondo a costui che i prezzi si possono ridurre, se lo si vuole, visto che spesso i ricarichi sulvalore delle merci in vendita sono più che abbondantemente gonfiati; e poi, se è vero, e se l’acquirente non è pigro, esiste la possibilità di scegliere il punto in cui acquistare secondo la miglior offerta.
Ma al di là di ciò:
Perché si vorrebbe pretendere con simili argomentazioni di bypassare furbescamente quanto disposto dall’articolo tre comma uno della nostra Costituzione?
Forse quanto disposto dalla Madre di tutte le Leggi vale a piacere di chi prima si alza la mattina?
Se le leggi valgono per tutti allo stesso modo, sarà il caso di cominciare a pensare ad una regolamentazione dell’operato di questi lavoratori, così come si fa per tutti.
Tale proposizione, sarebbe risolvibile in una maniera del tutto esente da costi aggiuntivi:
Sarebbe sufficiente, (e lo dirò fino alla nausea), costringere (magari a calci nel sedere) a fare il proprio dovere chi, per ragione del contratto con il quale ha ricevuta la tanto agognata assunzione, viene pagato dal nostro municipio, con i nostri soldi.
In sintesi:
Dove sono i Vigili urbani?
A suo tempo si diceva:
“Forse sono andati dagli Ambulanti a fare la spesa”?
Io, per la mia ragione garantista, credo di no.
Credo che costoro, come la maggior parte dei cittadini, siano lavoratori onesti e non pensino minimamente a farsi dare dagli Ambulanti la “busta” per chiudere un occhio, anzi tutti e due.
Detto questo però, mi si dia la possibilità di accertarmi del fatto che quanto appena farneticato sia vero e non sia il sogno di un pazzo.