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La Storia Del Soldato Giovanni Picciano Sulla Linea Gotica Dell’Appennino Bolognese

Comunicato Dell’Organizzazione

È stata una presentazione molto sentita e coinvolgente. Una presentazione speciale, in un luogo altrettanto speciale. Circa una trentina di persone, guidate dal giornalista nonché divulgatore scientifico e profondo conoscitore delle bellezze e peculiarità dell’Appennino bolognese Loris Arbiati, hanno preso parte ad una passeggiata lungo i crinali tra le località di Pianoro e Livergnano. Tra Natura incontaminata, bellezze naturalistiche, storia, cultura il gruppo di appassionati ha percorso un itinerario di circa tre chilometri che li ha messi in stretto contatto, tra le altre cose, con un bosco naturale ed uno con piante micorrizate cintato da siepi.

Il momento clou per quanto riguarda l’aspetto letterario-culturale è coinciso con l’arrivo del gruppo lungo la linea Gotica nelle vicinanze del comune di Livergnano, luogo scelto dal giornalista Arbiati per la presentazione del libro scritto dal giornalista marzabottese di origini molisane Stefano Venditti.

copertina

Al centro dell’evento, che si è svolto in un piccolo spiazzo tra le essenze arboree del bosco, il manoscritto intitolato “Viaggio di sola andata” edito dalla Casa Editrice PubMe che narra le vicende del soldato Giovanni Picciano, originario del comune di Busso in provincia di Campobasso, che ha partecipato alla campagna “Piccolo Saturno” durante la II Guerra Mondiale lungo il fiume Don in Russia e che a tutt’oggi risulta ancora disperso in guerra.

giovanni picciano

La storia del soldato Picciano presentata fisicamente sulla linea Gotica bolognese ha assunto un valore ed un significato del tutto speciale in un luogo che ha visto gli orrori della guerra che ancora oggi sono vivi nelle menti e nei ricordi delle popolazioni residenti. Durante, poi, la lettura di una poesia trovata in una tasca di un cappotto di un soldato russo, presente all’interno del libro del giornalista Venditti, effettuata dallo stesso Arbiati un senso profondo di commozione ha invaso tutto il gruppo di astanti. Un momento di condivisione e di riflessione fuori dal comune che poi ha avuto il suo apice nei minuti di silenzio che lo stesso Arbiati ha richiesto alla platea di osservare per rendere il dovuto omaggio a tutti quei soldati che hanno immolato la propria vita sui campi di battaglia durante la II Guerra mondiale. Molto toccante ed apprezzata è stata anche la visita al Museo Winter Line di Livergnano che grazie alla passione di due abitanti è diventato ormai da anni una testimonianza diretta e fisica degli avvenimenti che videro contrapposte le forze belliche tedesche e americane proprio lungo i crinali del piccolo comune di Livergnano e di tutte le zone limitrofe. Un’esperienza forte e molto molto particolare che ha unito nel ricordo dei soldati italiani e non solo, due regioni diverse del nostro Paese, due piccoli comuni come Busso e Livergnano, ma unite nell’unico ed accorato ricordo di tutti coloro che immolarono la loro giovane vita lungo la linea Gotica bolognese e lungo tutte le strisce di territorio dove si svolsero i principali scontri tra le forze alleate e quelle d’occupazione tedesche.